Sicuramente a tutti noi piacerebbe vivere in una casa gigantesca, magari costituita da più piani, con piscina, campo da tennis, palestra e sala cinematografica privata. Purtroppo miei cari lettori la verità è che servirebbe un miracolo o una super vincita alla lotteria per trasformare questo sogno in realtà. Ciò non toglie che anche le case più piccine possono avere un fascino tutto da scoprire, come nel caso delle abitazioni-caravan di cui abbiamo parlato in un precedente post. Se non ci credi dai un’occhiata a questo elenco nel quale abbiamo raccolto una selezione di 14 case piccolissime a dimostrazione del fatto che con tanta immaginazione e un pizzico di umorismo si può vivere anche in meno di 10 m2.
In questo articolo
- #1 Una casa per uno (1 m²)
- #2 Sconsigliata ai claustrofobici (1 m²)
- #3 Vivere in un uovo (2 m²)
- #4 Una casa-bici trasportabile per vagabondi (3 m²)
- #5 Casa o contenitore per rifiuti? (4 m²)
- #6 La casa più stretta del mondo (1,2 m di larghezza)
- #7 La casa Batman o del futuro (4 m²)
- #8 Una roccia per eremiti (5 m²)
- #9 Casetta con portico estensibile (7 m²)
- #10 Appartamento con 25.000 palline da Ping-Pong (8 m²)
- #11 Da semplice ripostiglio ad appartamento magico (8 m²)
- #12 Casa sostenibile per studenti (10 m²)
- #13 Casa in cammino (10 m²)
- #14 La casa intelligente (10 m²)
#1 Una casa per uno (1 m²)
Se sei scapolo o se la convivenza non fa per te, prendi nota di questa mini casa in legno che il suo costruttore, l’americano Derek Diedricksen, ha battezzato con il nome di Boxy Lady. Nonostante le dimensioni ridotte l’abitazione sembra abbastanza comoda, almeno nella parte interna. E come puoi apprezzare è la prova di quanto sia difficile porre limiti alla creatività di un architetto. Per Diedricksen però questa casetta di 1 m² non era abbastanza, così ha costruito altre due micro abitazioni realizzate con materiali riciclati. Credi sia complicato abitarci? Puoi sempre utilizzarla per riprodurre la vita degli Ewok.
Via: New York Times e Apartment Therapy
#2 Sconsigliata ai claustrofobici (1 m²)
Credi sia difficile abitare in un appartamento di 30 m²? Pensa in una casa di un solo metro quadro! Più che un’abitazione per la vita di ogni giorno, questa costruzione sembra l’elemento ideale da integrare nel proprio giardino, utilizzandolo come angolo di lettura o come uno spazio distaccato nel quale schiacciare un pisolino. Per tutte le altre attività credo che la sensazione di oppressione diventi insostenibile anche per chi non soffre di claustrofobia. Siamo sinceri: gli unici che potrebbero vivere quotidianamente in questa micro casa senza essere colti da improvvisi attacchi d’ansia sono i personaggi dei “Polly Pocket”.
Via: Designboom
#3 Vivere in un uovo (2 m²)
Stanco degli elevati costi dell’affitto richiesti in Cina, il giovane Dai Haifei ha deciso di costruirsi la sua mini casa su strada caratterizzata da un design innovativo ispirato a un uovo. Ma il suo genio creativo non si è limitato alla sola forma, infatti questo designer, mosso dall’intento di realizzare una casa ecosostenibile, ha impiegato tronchi di bambù per costruire la zona interna e rivestito quella esterna con sacchi di juta pieni di semi che, germogliando, pian piano vanno a creare uno strato termoisolante che lo protegge dal freddo. La creatività non conosce limiti, ormai ne siamo certi!
Via: Designboom
#4 Una casa-bici trasportabile per vagabondi (3 m²)
Incredibile ma vero: si può vivere in una casa-bici di appena 3 m² senza troppe rinunce. Il segreto sta nella struttura di questa micro abitazione, o meglio nel materiale di cui è composta. Il polipropilene è un materiale traslucido e molto flessibile; ciò consente all’abitazione di estendersi come fosse una fisarmonica e di lasciar passare la luce naturale. Nonostante le dimensioni ridotte, questa piccola ma utile invenzione dispone di lavandino, cucinino, vasca da bagno, tavolo e letto.
Via: Inthralld
#5 Casa o contenitore per rifiuti? (4 m²)
A primo impatto abitare in un contenitore per rifiuti non sembrerebbe poi così allettante, neanche se fosse ubicato a New York. Eppure dopo aver conosciuto quello riadattato dall’americano Gregory Kloehn quasi quasi un pensierino ce lo farei… Si tratta di una micro abitazione compatta che include letto, bagno, cucina con annesso minibar, copertura retrattile e una cisterna per la raccolta di acqua piovana. Unico neo: la doccia esterna, aspetto che fa sembrare questa casa in miniatura meno accogliente in inverno.
Via: Gregory Kloehn e Nydailynews
Gregory Kloehn non si è limitato alla cosiddetta casa-spazzatura, ma ha creato anche altre abitazioni mini per offrire un riparo ai senza tetto. Per realizzare questi piccoli rifugi ha utilizzato rifiuti riciclati come vecchie porte, finestre o cartoni gettati per le strade della California, dando loro un nuovo uso sociale. Sicuramente un esempio da imitare!
#6 La casa più stretta del mondo (1,2 m di larghezza)
Considerato quanto arrivi a costare un metro quadro al giorno d’oggi, sfruttare tutta la superficie a nostra disposizione non è più una scelta ma una necessità, anche in caso di spazi ridotti all’osso. Non mi credi? Posso provartelo con la prossima costruzione, ovvero la casa più stretta del mondo. Ubicata a Varsavia, si estende su appena 1,2 metri di larghezza, coprendo tutto lo spazio che separava due enormi edifici. Credo sia una delle costruzioni più creative e geniali che ho visto finora, soprattutto considerato che, per quanto rocambolesca possa sembrare, con un po’ di adattamento è possibile vivere tranquillamente al suo interno.
#7 La casa Batman o del futuro (4 m²)
Sebbene per il momento sia solo un prototipo, credo abbia tutte le carte in regola per diventare un modello costruttivo esemplare da qui a pochi anni. Si tratta di un’abitazione di 4 m2 progettata dagli alunni dell’Università di Ucla, con il fine di offrire un rifugio tecnologico ai giovani. La struttura esterna è ispirata alle ali di Batman, mentre gli interni dispongono di bagno, cucina, camera e scrivania. È stata realizzata tramite una stampante 3D con materiali a base di sabbia e colla e dispone di un lucernario in grado di aumentare l’illuminazione e la ventilazione.
Via: Is-Arquitectura e Ucla
#8 Una roccia per eremiti (5 m²)
Sicuramente ci avrai pensato anche tu almeno una volta: abbandonare tutto e rifugiarti in montagna per vivere immerso nella natura, lontano dallo stress cittadino. È proprio a tale scopo che lo studio di architettura Bureau A ha progettato il rifugio Antoine, ubicato nelle Alpi svizzere. L’aspetto più interessante riguarda il rivestimento, che riproducendo l’aspetto di una roccia si mimetizza perfettamente con il paesaggio circostante. Nonostante l’aspetto rude, al suo interno questo rifugio dispone di tutto ciò che serve a rilassarsi circondati dalla natura.
Via: Fubiz
#9 Casetta con portico estensibile (7 m²)
Possedere una lussuosa villa in montagna è sicuramente il sogno di molti, tuttavia se dobbiamo accontentarci di soluzioni più modeste possiamo comunque vedere il lato positivo: una casa più piccola richiede meno manutenzione e risulta più facile da pulire. Se poi sommiamo a tale aspetto la possibilità di goderci un portico estensibile nel quale rilassarci bevendo una birra, diventa difficile non desiderare una casetta così. Frutto della collaborazione tra Derek Diedricksen (l’inventore della Boxy Lady), David Styles e Joe Everson, questa casetta con tetto simile a quello degli chalet è stata costruita con appena 1.200 dollari.
Via: Relax Shacks
#10 Appartamento con 25.000 palline da Ping-Pong (8 m²)
Una buona dose di pazienza è quanto è servito a Daniel Arsham per rinnovare il suo appartamento newyorchese di appena 8 m2. Nello specifico Daniel ha decorato le pareti con ben 25.000 palline da Ping-Pong, allo scopo di ottenere una casa dall’aspetto “pixelato”. L’immaginazione non ha limite e questo lo sappiamo già, ma ciò non toglie che idee innovative come questa siano esenti da rischi… in questo caso l’architetto è stato costretto ad applicare uno strato di pittura ignifuga su tutte le 25.000 palline poiché a quanto pare oltre ad essere multifunzionali sono anche infiammabili.
Via: My Modern Met
#11 Da semplice ripostiglio ad appartamento magico (8 m²)
Esistono tanti tipi di magie più o meno credibili, ma a nostro avviso far sparire e ricomparire le cose rientra nella prima categoria. A Parigi sono riusciti a convertire un vecchio ripostiglio di 8 m2 in un accogliente appartamento, i cui mobili possono comparire e scomparire in base alle necessità del proprietario: un arredamento con proprietà magiche (e senza il bisogno di pronunciare l’abracadabra). In questo video puoi apprezzare le funzionalità di questo appartamento incredibile.
Via: Archdaily
#12 Casa sostenibile per studenti (10 m²)
Tutti coloro che hanno provato l’esperienza di condividere un appartamento con altri studenti sanno che non sempre le aspettative iniziali coincidono con la realtà. Feste, nottatacce, rumori, disordine… poter disporre di un’abitazione propria si converte nel sogno di molti studenti. La soluzione ci arriva dalla Svezia, dove sono state costruite varie case economiche ed ecosostenibili di appena 10 m2, a disposizione degli studenti dell’Università di Lund.
Via: Dezeen
#13 Casa in cammino (10 m²)
Fino a questo momento se immaginavamo una casa visualizzavamo mentalmente un luogo statico e tranquillo nel quale risposare. Sappi che da oggi questa immagine potrebbe avere i giorni contati. Tutto merito della casa in cammino, una costruzione che può ospitare fino a 4 persone e grazie alle sue 6 zampe può spostarsi percorrendo circa 60 metri l’ora. Sicuramente non sembrerà poi così veloce, ma dobbiamo ricordare che le case (per quanto incredibili e originali possano essere) devono comunque rimanere luoghi sicuri. L’abitazione capta l’energia esterna attraverso pannelli solari e mulini a vento e dispone di una stufa interna che trasmette calore a tutta la stanza. Se vuoi vederla “camminare” per le strade della Danimarca non perderti questo video.
#14 La casa intelligente (10 m²)
E concludiamo questo post con una casa leggermente più grande rispetto alle costruzioni precedenti. Anche in questo caso, comunque, parliamo di dimensioni estremamente ridotte ma il punto forte di questa soluzione abitativa è la capacità di utilizzare in modo intelligente il poco spazio a disposizione. Questa casetta è opera dello studio di architetti sloveni Allergutendinge. Gli architetti hanno separato lo spazio di lavoro da quello dedicato al relax, collocati su due piani differenti. Ma il vero punto forte di questa soluzione abitativa sono i mobili, che all’occorrenza possono scomparire permettendo agli inquilini di muoversi più facilmente.
9 anni fa
:O bravissimo!