Oggi focalizzeremo la nostra attenzione sull'architetto Carla Gatto che si è gentilmente prestata per rispondere alle nostre curiose domande sul suo lavoro. Una passione che dura una vita e che ha un retroscena legato alla propria famiglia. Parliamo di design, quasi come se fosse un'attitudine del tutto naturale, che si è sviluppata ed ha preso sempre più piede nella sua vita, grazie all'influenza artistica che ha caratterizzato la sua infazia. Con l'intervista che segue, vi accompagneremo alla scoperta del suo mondo creativo.
In questo articolo
- 1. Puó parlarci un po' di lei e della sua passione per l'architettura?
- 2. Qual è la sua filosofia di base?
- 3. C' é uno stile in particolare al quale si sente piú vicina?
- 4. Come nasce l’dea per la redazione di un nuovo progetto?
- 5. Quali sono le sue fonti di ispirazione?
- 6. Su cosa sta lavorando al momento? Puó anticiparci qualcosa?
1. Puó parlarci un po' di lei e della sua passione per l'architettura?
Ho iniziato a lavorare presto vivendo il lavoro come un gioco: mio padre è un artista e mia madre, laureata in filosofia, è la proprietaria di un negozio di interior design. Sono cresciuta fra i colori e gli oggetti d’arte e design; a tavola si parlava di come allestire la prossima mostra, di come impaginare un catalogo, della scelta di tessuti per un nuovo arredamento. Presto mi sono ritrovata a realizzare progetti grafici e piccoli progetti di arredamento d’interni. La scelta universitaria e poi professionale è stata una conseguenza estremamente naturale.
2. Qual è la sua filosofia di base?
La filosofia di base è l’attenzione verso il cliente e le sue necessità. Ogni progetto è unico ed è la combinazione perfetta fra le aspettative del committente, la valorizzazione dell’immobile ed un’idea creativa che contraddistingue la realizzazione.
3. C' é uno stile in particolare al quale si sente piú vicina?
Secondo me non c’è uno stile che va bene per tutti, ogni progetto viene cucito addosso al cliente in base alle sue esigenze e ai sui gusti. Penso che il mio lavoro sia anche quello di “perfezionare” le idee dei clienti.
Mi piace creare spazi puliti e funzionali, dove inserire elementi di arredo, d’arte e design che riflettano la storia della casa e dei suoi abitanti. Mi piace combinare gli stili differenti, inserire un elemento che diventi il punto focale di un ambiente o un colore che conferisca una nota di originalità.
4. Come nasce l’dea per la redazione di un nuovo progetto?
Cerco di capire al meglio le esigenze e i gusti dei clienti creando una sorta di collaborazione durante la fase progettuale. Inoltre, affrontare il rinnovo di un immobile è un’occasione da non perdere per realizzare dei piccoli sogni per il proprio benessere. Ad esempio una vasca da bagno più comoda, un angolo lettura raccolto, una camera da letto insonorizzata. Questi desideri spesso vengono accantonati per far posto ad esigenze ritenute più importanti o per paura di un costo eccessivo. Ma è proprio la realizzazione di questi elementi che caratterizzeranno il progetto e lo renderanno unico.
5. Quali sono le sue fonti di ispirazione?
Sono una grande curiosa e trovo ispirazione potenzialmente ovunque! Adoro visitare i musei, le ville antiche, gli hotel storici, le opere di architettura contemporanea e le mostre d’arte. Seguo le riviste di interior design e navigo tantissimo su internet. L’offerta è praticamente infinita e riesco sempre a trovare almeno un elemento che mi dia uno spunto di riflessione o un’idea per il progetto che ho in corso.
6. Su cosa sta lavorando al momento? Puó anticiparci qualcosa?
Tanti progetti in fase di ideazione e in via di realizzazione. Si tratta soprattutto di progetti residenziali e di immobili turistici. Oggi, è piuttosto comune che si decida di investire per ristrutturare una “seconda casa” in modo da trasformarla in una struttura turistica, una casa vacanza o un bed and breakfast. In questo modo è possibile ricavare una buona rendita e mantenere “viva” la proprietà.
Il lavoro, inoltre, si è ampliato prescindendo dalla territorialità. Con l’aiuto di internet riesco a svolgere il mio lavoro sia in Italia che all’estero, gli immobili possono essere situati ovunque.