Il Mulino Bianco, come ben sappiamo, è uno dei marchi piú conosciuti in Italia. Chi ha vissuto i magnifici anni '80/'90, si ricorderá sicuramente le sei casette-giocattolo prodotte dal 1988 al 1993. Prodotti divertenti e colorati che piacevano a bambini ed adulti, utili per le loro funzioni e per gli oggetti che contenevano. È arrivato il momento di rispolverare i ricordi ed allora facciamo una passeggiata tra i i momenti piú belli a cavallo tra due annate, riscoprendo, così, il piacere e la genuinitá dei bei tempi, rievocando oggetti come questi che hanno riempito e fortemente caratterizzato le nostre case durante quei magnifici anni.
"Cosa resterá di questi anni '80?" Sicuramente le casette della Mulino Bianco!
In questo articolo
- La radio del Mulino (1988)
- La sveglia del Mulino (1989)
- Il Mulino dei segreti (1990)
- Il Mulino delle meraviglie (1991)
- Il Mulino degli artisti (1992)
- Il Mulino di Archimede (1993)
La radio del Mulino (1988)
La prima della serie delle casette del Mulino era quella che fungeva da radiolina. Erano i tempi in cui il testimonial negli spot era il "mugnaio bianco", diventato uno dei simboli della marca. Nella ruota del mulino vi era l'autoparlante, mentre dal comignolo sbucava l'antenna. Una trovata che rese nota la Mulino Bianco e che inizió a dare spazio ad una serie di casette che hanno marcato la storia ed hanno riempito le nostre case, donando un design speciale e riconoscibilmente marcato anni '80.
La sveglia del Mulino (1989)
Passiamo alla seconda casetta, un anno dopo la casetta con la radio incorporata, ci troviamo dinnanzi alla sveglia del Mulino. Mantenendo lo stesso stile della prima, questa casetta riprende il design e la struttura della prima: tetto rosso e pareti bianche, ma questa volta, sulla grande ruota, di fianco ad una delle due facciate della casa, l'autoparlante della radio è rimpiazzato dall'orologio che funge da sveglia.
Il Mulino dei segreti (1990)
Il Mulino delle meraviglie (1991)
Passiamo al 1991 con il Mulino delle meraviglie, ancora una volta diverso dal precedente, piú ludico e meno scolastico. Al suo interno nascondeva giochi da tavolo, dadi, domino, la dama e gli scacchi in versione mini, la porta che cela in sè il giochino dei cerchi, la porta posteriore il giochino delle palline, i blocchetti e le matitine per annotare i punti ottenuti giocando ai vari giochi e questa volta è il fienile a trasformarsi in temperino. In questo Mulino la differenza lo faceva il tetto con la sua totale apertura.
Il Mulino degli artisti (1992)
Il Mulino di Archimede (1993)
L'ultimo mulino è molto diverso dai precedenti. Meno "smontabile", ma piú colorato e con maggiori dettagli nel design. Conteneva occhiali 3D, giochini meccanici ad energia solare, una giostrina ed addirittura una funivia con cabina trasformabile in cingolato.
Purtroppo l'ultimo della serie, ma non per questo il meno ricordato.