In questa guida
- Costi per le certificazioni degli impianti di riscaldamento
- Quali sono le certificazioni per gli impianti di riscaldamento?
- Informazione utile
- Quali sono i certificati obbligatori per l'impianto di riscaldamento?
- Domande frequenti sulle certificazioni per gli impianti di riscaldamento
- I due documenti di certificazione necessari per ogni impianto di riscaldamento
- Quali sono le norme che regolano la sicurezza degli impianti di riscaldamento?
- Altre certificazioni per gli impianti di riscaldamento
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Costi per le certificazioni degli impianti di riscaldamento
Tipo di certificazione | Prezzo | Dettagli |
Certificazioni impianti di riscaldamento casa | 300 € | Impianto a gas |
Certificazioni impianti di riscaldamento villa | 250 € | Impianto a metano |
Certificazioni impianti di riscaldamento edificio | 400 € | Impianto a pellet |
Certificazioni impianti di riscaldamento locale commerciale | 200 € | Impianto elettrico |
Certificazioni impianti di riscaldamento ufficio | 150 € | Impianto solare (certificazione energetica) |
Come otteniamo i prezzi?
Quali sono le certificazioni per gli impianti di riscaldamento?
Dichiarazione di Rispondenza (DIRI)
La DIRI (Dichiarazione di Rispondenza) è un documento ideato per sostituire la ormai obsoleta Dichiarazione di Conformità degli impianti termici. Per ottenere questa certificazione è necessario contattare un tecnico specializzato, in grado di rilasciarla rispettando le norme vigenti.
Il costo medio della DIRI per l’impianto di riscaldamento è di circa 250€, cifra alla quale è necessario aggiungere da 10€/kW a 30€/kW, in base alla potenza dell’impianto stesso.
Libretto di climatizzazione
Tra le varie certificazioni per gli impianti di riscaldamento vi è anche il Libretto di Climatizzazione. Si tratta di una sorta di documento riassuntivo di tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria eseguiti sull’impianto in questione.
La conservazione del Libretto di Impianto per la climatizzazione spetta esclusivamente al responsabile dell’impianto, ossia, al proprietario dell’immobile in cui questo è collocato. La compilazione del documento invece, deve essere effettuata dal tecnico che si è occupato dell’installazione o della manutenzione del sistema di riscaldamento. Il costo di un Libretto di Climatizzazione varia da 100€ a 200€.
Informazione utile
La certificazione di conformità degli impianti di riscaldamento, che deve essere rilasciata esclusivamente dall'impresa installatrice al committente, ha un prezzo medio di 250€ (IVA esclusa).
- 1 giorno lavorativo
- Dificoltà: Media
Quali sono i certificati obbligatori per l'impianto di riscaldamento?
I certificati per gli impianti di riscaldamento sono obbligatori e devono essere richiesti per tutte le tipologie di impianti.
- La dichiarazione di rispondenza (DIRI) fa riferimento ai vecchi impianti che sono messi a norma. Dunque, questo documento sostituisce la dichiarazione di conformità. In tal caso il tecnico abilitato deve prima intervenire per apportare eventuali modifiche di adeguamento dell'impianto per essere a norma, rilasciando successivamente la dichiarazione di rispondenza. Il costo varia in base alla tipologia di interventi da dover fare. In media si può spendere circa 300€.
- La dichiarazione di conformità (DICO) certifica che l'impianto di riscaldamento, così come avviene per altre tipologie di impianti, sia a norma e sicuro. Si tratta di un documento obbligatorio da produrre quando si installa un nuovo impianto, e può essere rilasciato solo da un tecnico abilitato. Il prezzo medio per ottenere la certificazione è di circa 135€.
Domande frequenti sulle certificazioni per gli impianti di riscaldamento
Quando non è obbligatorio possedere una Dichiarazione di Rispondenza dell'impianto di riscaldamento?
La Dichiarazione di Rispondenza relativa agli impianti di riscaldamento deve essere rilasciata per l’installazione ex novo di un impianto e per la manutenzione straordinaria dello stesso (ampliamenti e modifiche sostanziali). Non è obbligatorio possedere una Dichiarazione di Rispondenza in seguito a tutti gli interventi di manutenzione ordinaria dell’impianto.
Quanto dura la DIRI?
Non è stata stabilita una durata precisa della DIRI ed ogni impianto è differente, perciò, è necessario richiedere al tecnico competente tutte le informazioni del caso. In generale però, una volta consegnata al committente, la Dichiarazione di Rispondenza per i sistemi di riscaldamento ha una valenza massima di 10 anni.
Chi rilascia le certificazioni per gli impianti di riscaldamento conformi alla legge?
Le Certificazioni per gli impianti di riscaldamento possono essere rilasciate soltanto dai tecnici iscritti al proprio albo professionale, con esperienza lavorativa di 5 anni nel settore impiantistico.
Quanto giorni sono necessari per ottenere le certificazioni per l'impianto di riscaldamento?
L’impresa che ha svolto i lavori di installazione o modifica degli impianti di riscaldamento, è obbligata a fornire ai committenti ed al SUE (Sportello Unico per l’Edilizia) le certificazioni di conformità entro 30 giorni dagli interventi effettuati.
I due documenti di certificazione necessari per ogni impianto di riscaldamento
In base al DPR 412/93 tutti gli impianti termici, ossia, gli impianti di riscaldamento e di produzione centralizzata di acqua calda, devono essere dotati di apposite certificazioni, in particolare, del Libretto di impianto e del Rapporto sull’efficienza energetica.
Il libretto di impianto deve essere accuratamente compilato e firmato dall’installatore responsabile del sistema, e deve essere aggiornato periodicamente riportando le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria che vengono eseguite sull’impianto.
I tecnici addetti alla manutenzione completano ed annotano sul libretto le informazioni relative agli interventi effettuati sull’impianto, tenendo conto anche delle istruzioni fornite dai produttori dei singoli apparecchi e delle componenti dell’impianto nel suo insieme.
Affinché il documento sia considerato valido e completo, è quindi necessario che vengano svolti tutti i controlli e che gli esiti di questi siano riportati sul libretto in quanto, in base al D.L. 192/2005, l’operatore, dopo aver eseguito a regola d’arte le operazioni di controllo e eventuale manutenzione, deve redigere e sottoscrivere un rapporto tecnico.
Il Libretto d’impianto è una certificazione obbligatoria non solo per gli impianti di riscaldamento, ma per tutti i tipi di impianti della casa: gli impianti di climatizzazione estiva e invernale, le caldaie, le pompe di calore, i caminetti, le stufe e le termocucine fisse con potenza superiore a 5 kW.
Il libretto è unico ma composto da più schede che vanno compilate in relazione al tipo di impianto. Per ogni sistema edificio/impianto, infatti, va compilato un solo libretto, in modo da stabilire un legame univoco tra edificio e codice di impianto.
A partire dal 2016 la legge impone che il libretto di ogni impianto venga caricato in formato digitale sul sito del C.I.T., cioè il Catasto degli Impianti Termici.
Nel libretto a disposizione dovranno quindi essere presenti tutti i dati fondamentali: il codice impianto, la potenza, il combustibile utilizzato, i tutti i rapporti e le certificazioni di avvenuta manutenzione eseguiti fino ad oggi per il vostro impianto di riscaldamento.
Leggi questo approfondimento per sapere di più circa le certificazioni di efficienza energetica!
Il libretto di impianto per il rapporto sull’efficienza mostra invece le caratteristiche tecniche e di efficienza energetica dell’impianto.
Tenete presente che i rapporti di controllo di efficienza energetica, pur prevedendo alcuni controlli di sicurezza sull'impianto e sui relativi sottosistemi di generazione di calore o di freddo, non sono rapporti di controllo o manutenzione ai fini della sicurezza e pertanto non sono esaustivi in tal senso e non sostituiscono il Libretto di impianto.
Anche il controllo di efficienza energetica deve essere effettuato su ogni impianto tecnologico destinato ai servizi di climatizzazione invernale e estiva degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria e indipendentemente dal tipo di alimentazione dell’impianto.
L’impianto comprende tutti gli eventuali sistemi di produzione, distribuzione e utilizzazione del calore e gli organi di regolarizzazione e controllo, mentre non sono considerati impianti termici i sistemi dedicati esclusivamente alla produzione di acqua calda sanitaria al servizio di singole unità immobiliari a uso residenziale e assimilate. La certificazione del controllo di efficienza energetica per gli impianti di riscaldamento, inoltre, non è necessaria per caminetti, stufe e termocucine fisse se non hanno potenza superiore a 10 kW.
Di norma, la certificazione relativa agli esiti del controllo di efficienza energetica dell’impianto termico va riportata sulle schede 11 e 12 del Libretto di impianto. Gli interventi di controllo dell’efficienza energetica devono essere eseguiti da operatori abilitati, i quali, al termine delle operazioni hanno l’obbligo di compilare il libretto.
Per quanto riguarda l’esecuzione del controllo di efficienza energetica del sottosistema di generazione, che di solito si identifica con la misurazione in opera del rendimento di combustione, anche questo deve essere effettuato a scadenza periodica, in base alle norme vigenti e alle decisioni prese dal manutentore professionista in base allo stato del generatore.
Va comunque tenuto conto che per i singoli apparecchi con potenza inferiore a 12 kW non si compilano i rapporti di controllo di efficienza energetica, a meno che non esistano specifiche disposizioni regionali in merito.
Quali sono le norme che regolano la sicurezza degli impianti di riscaldamento?
Le norme relative alla sicurezza degli impianti sono numerose. La più importante è la Legge n°46 del 5 marzo 1990, Norme per la sicurezza degli impianti. In seguito, vi sono altre disposizioni da considerare, definite da:
- d.P.R. n° 412 del 1993, ossia, il Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia;
- d.P.R n° 74 del 16 aprile 2013, Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari;
- Legge n° 10 del 9 gennaio 1991, Norme per l’attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso nazionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia;
- Legge n° 615 del 13 luglio 1996, Provvedimenti contro l’inquinamento atmosferico;
- d.P.R. n° 577 del 29 luglio 1982, relativo alla prevenzione ed alla vigilanza antincendi, che include le modalità per ottenere le certificazioni per gli impianti con potenza massima superiore a 116 kW (CPI, Certificato Prevenzione Incendi);
- Direttiva 90/396/CEE ed altre norme UNI (5104, 8061, 8065, 8211, 8364, 8855, 9317, 9511, 9615, 9711, 9731, 10281 e 10412).
Infine, la sicurezza degli impianti di riscaldamento è definita anche dalla normativa di riferimento in materia di manutenzione. Nello specifico, a regolamentare le procedure di manutenzione di tutti gli impianti di climatizzazione sia invernali che estivi, è il decreto del 10 febbraio 2014, che ha introdotto il cosiddetto Libretto di impianto.
Altre certificazioni per gli impianti di riscaldamento
Esistono poi altre certificazioni per gli impianti di riscaldamento, che devono però essere considerate aggiuntive e non alternative rispetto a quelle indicate in precedenza.
Le componenti d'impianto termico generalmente interessate da certificazione sono le linee del gas, i serbatoi del combustibile, gli impianti idrosanitari, i camini e le canne fumarie.
Certificazione relativa a Inquinamento e risparmio energetico:
Per tutti gli impianti termici di riscaldamento e di produzione centralizzata di acqua calda occorre depositare in Comune il progetto di impianto, che deve essere certificato come conforme alla Legge 10/1991 in materia di inquinamento e risparmio energetico. La relazione tecnica a corredo del progetto è necessaria sia quando si installa un nuovo impianto che in caso di ristrutturazione di un vecchio impianto.
Certificazione per la Prevenzione Incendi:
La certificazione Prevenzione incendi va ottenuta solo per gli impianti termici e di riscaldamento alimentati a da combustibile gassoso installati dopo il 1996. Sono esonerati dal presentare questo documento i proprietari di locali ad uso abitativo all’interno dei quali sono presenti al massimo un forno, una cucina a gas, uno scaldaacqua a gas e una caldaia a gas, ma soltanto se nessuno degli impianti è di potenzialità nominale superiore a 35 kW.
Certificazioni necessarie per la Prevenzione Scoppi:
La certificazione è necessaria per tutti i tipi di generatori di calore per impianti centrali di riscaldamento alimentati con qualsiasi combustibile, di potenzialità superiore a 35 kW. Si ottiene tramite la pratica di controllo e la relazione di collaudo ISPESL per gli impianti installati dopo il 1976, mentre per gli impianti precedenti al cambio della normativa è necessario presentare la relazione di ispezione e di collaudo da parte dell’A.N.C.C.
Certificazione di Sicurezza dell'Installazione:
Per tutti i tipi di impianti di riscaldamento e idrosanitari, alimentati da combustibile solido, liquido o gassoso,installati dopo il 1990 è inoltre necessaria come certificazione la Dichiarazione di Conformità alla Regola d'Arte rilasciata dal tecnico abilitato che si è occupato dell’installazione dell’impianto di riscaldamento.