In questa guida
Richiedi preventivi gratuiti e senza impegno ai professionisti della tua zona
Come funziona il servizio preventivi di habitissimo?
Prezzi delle piscine naturali
Tipo di piscina | Prezzo | Dettagli |
Costruire piscina naturale di 50 mq | 75.000€ | Con area di rigenerazione supplementare |
Costruire piscina naturale di 20 mq | 40.000€ | Con sabbia e piante |
Costruire biopiscina di 15 mq | 30.000€ | Con cascata |
Costruire piscina naturale di 18 mq | 36.000€ | Con impianto di illuminazione |
Costruire biopiscina di 25 mq | 50.000€ | Con patio e giardino |
Come otteniamo i prezzi?
Quanto costa costruire una piscina naturale?
Il costo medio per costruire una piscina naturale varia in base a numerosi fattori, ma i più importanti da considerare sono le dimensioni e la profondità della vasca da realizzare.
Gli altri elementi che influiscono sul prezzo di tale intervento sono i seguenti:
- tipo di design scelto (forma, finiture, rivestimenti ecc.);
- installazione e dimensionamento dell’impianto di filtrazione;
- complessità dei lavori (scavi, smaltimento macerie ecc.);
- eventuale creazione di spazi pertinenti alla piscina e giardini (muri di cinta o contenimento, piattaforme e patio);
- tipologia di piante da inserire e di altri materiali (rocce);
- aggiunta di optional e accessori (come le coperture per piscina, i giochi d’acqua, le fontane e l’idromassaggio);
- tariffe dei professionisti;
- zona geografica in cui ci si trova.
Qui di seguito si elencano alcuni esempi di preventivi, i cui prezzi cambiano a seconda delle operazioni di costruzione svolte.
- Costruire piscina naturale: costo variabile da 30.000€ a 60.000€ circa.
- Realizzare biopiscina prezzo medio al mq: circa 2000€/mq.
- Costruzione biopiscina costo minimo al mq: circa 1.500€/mq.
- Piscina naturale prezzo medio: circa 45.000€.
- Ristrutturare piscina naturale costi: a partire da 8.000€.
In commercio si possono trovare anche modelli che hanno un prezzo minore, come ad esempio, quelli da 700€/mq e da 25.000€.
Come funziona la piscina naturale?
Le piscine naturali o biopiscine sono dei laghetti artificiali composti unicamente da elementi naturali, che si modificano nel tempo, proprio come fa la natura. La filtrazione dell’acqua di queste vasche avviene senza l’utilizzo del cloro e altri composti chimici, bensì con il solo sfruttamento della fitodepurazione (ad opera di piante e microorganismi).
Si tratta di un vero e proprio ecosistema formato, generalmente, da due tipologie di aree differenti:
- la zona di rigenerazione o fitodepurazione, in cui si trovano le piante acquatiche, il cui scopo è quello di ripulire l’acqua di balneazione;
- la zona di balneazione, libera dalle piante e realizzata per nuotare.
Nelle piscine naturali composte da due aree separate, l’acqua proveniente dalla zona balneabile fluisce nell’area di rigenerazione grazie all’utilizzo di una pompa per acqua, e ritorna nello spazio dedicato al nuoto completamente depurata.
Le biopiscine di design possono essere dotate anche di spazi aggiuntivi, come le aree relax e quelle con idromassaggio.
I materiali di costruzione più impiegati per realizzare le piscine naturali sono:
- cemento armato, per la creazione della soletta;
- membrane impermeabili;
- profilati idro espansivi;
- resina sigillante;
- rasanti;
- teli EPDM (gomma sintetica) o PVC;
- granulati di quarzo e marmo o resine.
Quali sono i vantaggi di avere una piscina naturale?
Tra i principali vantaggi delle piscine naturali vi sono:
- l’ecocompatibilità delle strutture, dato che si tratta di realizzazioni completamente naturali che non prevedono l’uso di sostanze chimiche per la pulizia dell’acqua e tutelano la biodiversità;
- l’autodepurazione dell’acqua grazie alle piante e ai microorganismi, che consente anche di risparmiare sui prodotti chimici di disinfezione;
- la migliore qualità dell’acqua;
- l’estetica; in inverno infatti, le biopiscine non hanno bisogno di essere coperte con degli antiestetici teli e la loro costruzione non deturpa gli spazi circostanti. Inoltre, queste strutture possono essere personalizzate sotto ogni punto di vista, adattandosi a contesti di diverso genere.
- la facilità di manutenzione (visto che si ha a che fare con una piscina che si pulisce autonomamente per mezzo della fitodepurazione) e i costi ridotti per la gestione, rispetto alle piscine tradizionali;
- la rapidità di costruzione, grazie alle tecniche all’avanguardia usate dalle aziende specializzate;
- la resistenza ad ogni tipo di clima;
- il risparmio di energia e, conseguentemente, quello economico, dati i bassi consumi che esse producono;
- il risparmio idrico.
Come si costruisce una piscina naturale?
La costruzione di una piscina naturale, anche se ha un costo molto elevato, può essere realizzata in poco tempo, tuttavia, per iniziare ad utilizzare la vasca, occorre attendere che l’ecosistema creato inizi a svilupparsi correttamente.
La fase più importante che precede la realizzazione di una biopiscina è la progettazione, che deve essere eseguita da tecnici specializzati, i quali provvedono a valutare le condizioni ambientali e quelle del terreno su cui installare la struttura, e verificano anche la collocazione dell’impianto elettrico e degli altri elementi.
Successivamente, si passa agli scavi, e quindi, alla creazione della conca per l’acqua, e all’impermeabilizzazione del terreno.
In seguito, si predispone e si collauda l’impianto elettrico e si creano le varie zone della piscina.
L’intervento procede con la realizzazione dei rivestimenti e delle finiture e con l’installazione di optional e accessori di vario tipo.
La fase finale consiste nella collocazione degli elementi naturali, come piante e rocce, e nel riempimento della vasca.
Quante tasse si pagano su una piscina naturale?
L’installazione di una piscina naturale non prevede il pagamento di alcun tipo di tassa. Le spese extra da sostenere sono soltanto gli oneri burocratici, ossia, le varie licenze edilizie (come la SCIA e il Permesso di costruire).
Occorre presentare una DIA solo se si provvede alla ristrutturazione di una piscina già esistente e se la costruzione ha un volume minore o uguale al 20% del volume dell’immobile pertinenziale. Nel caso si superi questo valore, è necessario richiedere il Permesso di costruire.
Inoltre, se il terreno su cui deve essere costruita la piscina è sottoposto a vincoli architettonici, storici e paesaggistici, bisogna richiedere un’ulteriore autorizzazione alla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio.
Ovviamente, l’aggiunta di una biopiscina ad una abitazione non di lusso, comporta la modifica della categoria catastale di tale immobile, e quindi, anche l’aumento del suo valore, con tutto ciò che ne consegue a livello di tasse (non vi sarà infatti la possibilità di accedere alle agevolazioni prima casa e all’esenzione dell’IMU, e si pagherà anche la TASI, tassa sui servizi indivisibili).
Per tali cambiamenti, però, la piscina deve essere:
- interrata e avere una dimensione pari o superiore a 80 mq;
- dotata di superficie calpestabile maggiore di 160 mq e di una superficie che comprende balconi e terrazze maggiore di 65 mq;
- posta in un immobile con montacarichi e ascensori (con meno di 4 piani) e scale di servizio;
- realizzata in muratura e di pertinenza di un edificio con meno di 15 unità singole;
- composta da rifiniture di pregio;
- situata nelle vicinanze di un campo da tennis (della stessa proprietà) più grande di 650 mq posto a servizio di meno di 15 unità immobiliari.