In questa guida
Richiedi preventivi gratuiti e senza impegno ai professionisti della tua zona
Come funziona il servizio preventivi di habitissimo?
Costi per costruzione casa agricola
Tipo di lavoro | Prezzo | Dettagli |
Costruzione casa agricola (80 mq) | 130.000 € | Legno |
Costruzione casa agricola (140 mq) | 150.000 € | Legno lamellare |
Costruzione casa agricola (200 mq) | 180.000 € | Muratura mista |
Costruzione casa agricola (300 mq) | 280.000 € | Cemento armato |
Costruzione casa agricola (400 mq) | 250.000 € | Prefabbricata |
Come otteniamo i prezzi?
Quanto costa la costruzione di una casa agricola in base ai materiali?
Costruire casa in muratura
Costruire una casa in muratura in un terreno agricolo può essere una delle soluzioni strategicamente più funzionali per via della proverbiale consistenza che questo tipo di edificazione comporta in sé. Durezza, durata e adeguata strutturazione delle fondamenta garantiscono una tenuta nel tempo della casa, anche alla luce di un minor impiego di energie di manutenzione nel tempo.
Il prezzo medio per la costruzione di una casa agricola di 80 mq in muratura è di circa 110.000€.
Costruire casa in legno
Costruire una casa in legno in un terreno agricolo è la soluzione più battuta e sfruttata dai principali clienti italiani, per via del fatto che questo elemento, classico e dalla proverbiale attitudine ad una piena e ampia lavorazione, si presta ad ogni tipo di soluzione e futura manutenzione e per ragioni di pragmatismo sia economico che strutturale si fa preferire ad altri modelli. È la lavorabilità oltre che la facilità di reperimento del materiale, a far la vera differenza.
Il costo medio per costruire una casa agricola di 100 mq in legno è di circa 160.000€.
Costruire casa in paglia
Costruire una casa in paglia in un terreno agricolo può essere una scelta funzionale alla luce delle diverse esigenze legate al tipo di coltura con cui si ha a che fare. La praticità e la convenienza nella edificazione e nella manutenzione tuttavia si controbilanciano con la difficoltà che una struttura del genere prevede dal punto di vista della durata nel tempo.
Il prezzo medio per la costruzione di una casa agricola di 45 mq in paglia è di circa 45.000€.
Costruire casa prefabbricata in legno
Installare una casa prefabbricata su un terreno agricolo è un intervento possibile, tuttavia, prima di poterlo fare, è necessario seguire le indicazioni delle normative vigenti. Generalmente, quando si ha a che fare con i terreni agricoli, si preferisce optare per un’abitazione prefabbricata in legno, anziché procedere con la costruzione di una casa agricola in muratura, in quanto la prima, oltre ad essere meno costosa e più efficiente, è anche più sostenibile.
Il costo medio di una casa prefabbricata in legno di 150 mq è di circa 220.000€.
Informazione utile
Il prezzo medio per costruire una casa in un terreno agricolo varia in base alla grandezza dell'abitazione, al costo del terreno stesso e infine, ai materiali scelti. Per la realizzazione di una villetta in muratura di 80 mq, il costo medio è di circa 200.000€ (incluso acquisto del terreno).
- 3 settimane
- Dificoltà: Medio-alta
I requisiti per costruire una casa su terreno agricolo
Quando nel settore edile si ha a che fare con la volontà ed un piano articolato per costruire una casa in un terreno agricolo, è necessario prendere in esame tutta una serie di requisiti che sono evidentemente necessari e basilari affinché l’operazione vada in porto.
Oltre all’aspetto del rispetto della leggi specifiche che regolano il modo in cui si può costruire una casa in una zona agricola e il modo in cui queste stesse leggi disciplinano il comportamento dei tecnici e dei costruttori al fine di tutelare il terreno, l’impatto ambientale e l’obbligatorio adeguamento ai parametri generali previsti dall’ordinamento giuridico, bisogna adeguatamente far sì di rispettare i vincoli che prescrivono in modo decisamente articolato i cosiddetti Piani Regolatori, ottenere il permesso a costruire e essere legalmente inseriti nei registri appositi che la legge ha istituito e reso inderogabili.
In particolare occorre che lo specialista che si occupa della realizzazione dei lavori relativi al costruire una casa sul terreno agricolo sia, effettivamente, registrato come operatore agricolo (con la qualifica IAP, ovvero, nel dettaglio: imprenditore agricolo professionale). Deve poi esserci l’inscrizione all'Inps e non deve mancare la presentazione dei libri contabili.
È interessante ricordare poi che alcuni comuni di Italia sì permettono la costruzione di abitazioni su zone rurali ad uso privato.
Tra i requisiti a cui occorre adeguarsi per costruire una casa in un terreno agricolo, inoltre, c’è quello che prevede come la casa debba essere una colonica: ovvero, è lì che il contadino deve necessariamente sviluppare il suo lavoro, pena la mancata concessione della autorizzazione a costruire.
Inoltre, la casa che si pretende costruire deve rispettare l'indice di fabbricabilità stabilito dal Piano Regolatore del Comune.
Come è risaputo, ciascun comune stabilisce in modo autonomo e indipendente, nel rispetto del Piano Regolatore, il modo in cui destinare l'uso dei terreni: quelli agricoli, in presenza di specifici permessi, possono essere edificati.
In primis però è necessario che la superficie su cui costruire sia subordinata all'indice di edificabilità o alla percentuale di copertura stabilità da specifici parametri di legge.
Una volta ottenuta l'iscrizione alla liste dei Coltivatori Diretti o come Imprenditore Agricolo si passa all'ottenimento del permesso a costruire che si verifica alla presenza di alcuni necessari requisiti.
Sono tanti gli aspetti che i Piani Regolatori, ad ogni modo, regolano in modo preponderante.
In primis la definizione di zona agricola, ovvero quelle destinate all'esercizio di attività dirette alla "coltivazione dei fondi, alla silvicoltura, all'allevamento del bestiame ed alle altre attività produttive connesse, ivi compreso l'agriturismo".
Si passa poi all'accorpamento dei terreni ai fini del calcolo dei volumi edificabili, nel cui computo rientrano anche quegli spazi di terra divisi tra infrastrutture stradali o corsi d'acqua, purchè compresi entro i confini del comune di appartenenza o di comuni limitrofi.
Come detto, l'uso dell'edificabilità deve essere orientato alle finalità agricole, ovvero a creare abitazioni per l'esercizio din quanto tale, o all'ampliamento dell'attività agricola imprenditoriale, alla gestione e manutenzione delle attrezzature e delle location per lo svolgimento del lavoro agricolo (silos, serbatoi, depositi, container per attrezzi o macchinari, semi o fertilizzanti eccetera, serre, edifici per allevamenti zootecnici e così via).
Altri aspetti vincolanti nella disciplina delle aree agricole da edificare previste dai Piani Regolatori sono per esempio quelli che prevedono la tutela di piani tecnici di riassetto agricolo o di bonifica o ricomposizione dei fondi agricolo - collinari.
I professionisti che si occupano di operazioni del genere devono anche tenere conto del possibile recupero del patrimonio edilizio esistente, disciplinato dai Piani del Comune vincolanti nel merito delle cubature in relazione alle superfici coperte ed alle costruzioni preesistenti.
Inoltre, valutazioni specifiche vanno fatte nell'ambito delle distanze minime dal confine delle proprietà attraverso il rimando a norme attuative specifiche dei comuni e vincolanti in merito al rilascio delle concessioni edilizie.
I permessi per costruire una casa in un terreno agricolo
Quando si vuole costruire una casa in un terreno agricolo appare quantomeno palese ed evidente che si debba tener conto di tutta una serie di norme e procedure legali da cui non si può prescindere.
In tal senso, appare opportuno e necessario che il professionista della ditta specializzata a cui ci si rivolgere per edificare su terreni agricoli rispetti tutto il copioso iter che produce l’ottenimento dei permessi specifici che devono essere pres iper la costruzione di un immobile.
Tali concessioni, peraltro consentono anche di poter ottenere significative agevolazioni fiscali, il che significa dal punto di vista del costruttore di avere accesso ad un e positivo tornaconto economico, grazie al quale rientrare per buona parte del significativo investimento iniziale realizzato.
Nel merito dei permessi da ottenere, bisogna prendere in considerazione la sussistenza sostanzialmente di due tipi di vincoli di autorizzazione.
Prima di tutto, c’è il Permesso di costruire: esso viene rilasciato dal Comune di appartenenza ma solo dopo aver realizzato una valutazione approfondita del già citato indice di edificabilità del terreno agricolo.
Questo tipo di indice disciplina i livelli di edificabilità in quanto tali dello specifico terreno.
È stato stabilito che i terreni agricoli debbano avere di norma un indice di 0,03 mc/mq. Tuttavia, esistono diversi casi in cui questo parametro cambia: in realtà, infatti, il Comune può predisporre un indice diverso che sarà indicato nel Piano Regolatore specifico a seconda delle esigenze territoriali specifiche.
In tal senso è premura del professionista a cui si affidano i lavori di procedere all’ottenimento delle adeguate informazioni relative a questo parametro per potervi di conseguenza plasmare l’intervento di edificazione.
Il secondo vincolo è, concerne invece la cosiddetta elaborazione del progetto di costruzione.
Questo documento deve essere presentato da un geometra o un altro professionista abilitato a cui il cliente si rivolge nell’atto dell’avvio procedurale dell’iter del processo di edificazione.
Il tecnico specialista presenta questo tipo di piano che, se approvato, in quanto rispettoso dei vincoli predisposti dal Piano Regolatore, viene approvato e sentiti gli ispettori del settore specifico, avvia la piena autorizzazione.