In questa guida
- Costi per dipingere cucina
- Pittura cucina: quali sono le vernici più adatte?
- Informazione utile
- Quanto costa dipingere la cucina?
- Pitturare cucina: informazioni utili per verniciare i mobili
- Prezzi per dipingere la cucina per città
- Prezzi per dipingere una cucina in base alle città
- Pitturare cucina: domande frequenti
- Come dipingere le piastrelle della cucina?
- Quali sono le fasi per imbiancare la cucina di casa?
- Pitturare cucina: cosa dice la legge?
- Pittura pareti cucina: è indispensabile utilizzare il fissativo?
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Costi per dipingere cucina
Tipo di lavoro | Prezzo | Dettagli |
Dipingere cucina (5 mq) | 130 € | Idropittura |
Dipingere cucina (15 mq) | 250 € | Smalto colorato |
Dipingere cucina (30 mq) | 450 € | Pittura termica |
Dipingere cucina (70 mq) | 750 € | Vernice lavabile |
Dipingere cucina (100 mq) | 1.200 € | Acrilica |
Come otteniamo i prezzi?
Pittura cucina: quali sono le vernici più adatte?
Pittura gliceroftalica per cucina
La pittura gliceroftalica è un composto a base oleosa, caratterizzato da una finitura opaca ed una grande resistenza e durevolezza nel tempo, che risulta particolarmente adatto per gli ambienti umidi. L’unico svantaggio di questa vernice è l’alto contenuto di solventi al suo interno.
Il costo medio per pitturare una cucina di 15 mq con la pittura gliceroftalica, è di circa 230€.
Pittura acrilica per cucina
Le vernici acriliche sono oggi molto apprezzate, poiché poco inquinanti, inodore e facili da posare. Questi prodotti a base d’acqua, hanno inoltre un tempo di asciugatura molto breve, altro elemento che li rende ideali per tinteggiare ogni stanza della casa.
Il prezzo medio per dipingere una cucina di 7 mq con la pittura acrilica, è di circa 90€.
Pittura fungicida per cucina
La pittura fungicida (meglio conosciuta come vernice antimuffa) è una buona soluzione per i bagni e le cucine, in quanto, tali ambienti, sono spesso soggetti ad umidità, e conseguentemente, alla formazione di muffe e funghi. Prima di posarla però, è bene far verificare l’origine del problema di umidità, ad un professionista specializzato.
Il costo medio per dipingere una cucina di 25 mq con la pittura fungicida, è di circa 300€.
Pittura ignifuga per cucina
Lo scopo principale delle vernici ignifughe è quello di rallentare la propagazione delle fiamme in caso di incendio. Per questo motivo, tali prodotti sono particolarmente adatti alle cucine. Le pitture ignifughe sono obbligatorie per legge all’interno degli edifici pubblici, commerciali e civili (se sono più alti di 24 m).
Il prezzo medio per dipingere una cucina di 5 mq con la pittura ignifuga, è di circa 80€.
Informazione utile
Il prezzo medio per dipingere le pareti di una cucina di 12 mq con una pittura lavabile colorata, è di circa 150€ (manodopera e prodotti inclusi, rasatura pareti esclusa).
- 1-2 giorni
- Dificoltà: Media
Quanto costa dipingere la cucina?
Esempi di preventivi per tinteggiare la cucina
A seconda della tipologia di estetica desiderata, dei mobili presenti e del supporto con cui si ha a che fare, è possibile dipingere la cucina ed i suoi elementi in modi molto diversi. Ecco qualche esempio di preventivi relativi alla tinteggiatura della cucina e dei mobili.
Pittura pareti cucina di 20 mq
- Imbiancare pareti cucina con pittura superlavabile bianca, al prezzo di 200€;
- dipingere 2 mobili cucina in laminato con la vernice a gesso, al costo di circa 90€;
Pitturare cucina di 30 mq
- Tinteggiare muri cucina con smalto acrilico colorato, al costo di 360€;
- dipingere 3 mobili cucina in formica con la chalk paint, al prezzo totale di 150€.
Pittura pareti cucina di 15 mq
- Tinteggiare piastrelle cucina con la resina per ceramica colorata, per una spesa totale di 450€;
- dipingere 3 mobili cucina in legno con lo smalto acrilico, al costo di 160€;
Pitturare cucina di 8 mq
- Posare resina epossidica a parete, al costo di 400€;
- dipingere 3 mobili cucina in muratura con vernice superlavabile, al prezzo di circa 120€.
Pitturare cucina: informazioni utili per verniciare i mobili
Preparazione del luogo di lavoro
Prima di dipingere i mobili della cucina è necessario proteggere il pavimento, le pareti ed i serramenti.
Il consiglio, è quello di applicare del nastro adesivo sui muri, andando a contornare le estremità dei mobili, in modo che non si sporchino accidentalmente.
Lo stesso discorso vale, naturalmente, per il pavimento: in questo caso, si può optare per teli in plastica oppure, molto più semplicemente, utilizzare dei fogli di giornale.
Pulizia dei mobili
La pulizia dei mobili è la fase più importante di tutto l'intervento, e deve essere svolta in maniera molto precisa. Innanzitutto, è fondamentale pulire accuratamente tutte le strutture con un prodotto sgrassante, in modo da rimuovere ogni traccia di polvere o sporcizia.
È bene ricordare che, per dipingere al meglio i mobili della cucina, è possibile smontarli completamente, per avere ogni componente (porte, ante, cassetti ecc.) a completa disposizione. In questo modo, si potrà procedere a carteggiare e verniciare il legno con estrema facilità.
Scelta del tipo di vernice
Infine, occorre scegliere il tipo di vernice da posare, in base alla tipologia di mobili con cui si ha a che fare, e naturalmente, ai propri gusti estetici. Generalmente, le possibili soluzioni sono le seguenti:
- pittura cucina acrilica: un tipo di vernice molto comune che si asciuga rapidamente. È molto semplice da utilizzare e perfetta per le superfici in legno. La vernice acrilica costa circa 5€-7€ al litro;
- pittura cucina ad olio: si tratta di una pittura molto difficile da preparare, in quanto necessita di una diluizione precisa. È consigliata soprattutto per dipingere i mobili laccati. La vernice ad olio ha un prezzo al litro di 20€-25€.
Ecco tre errori comuni che si possono commettere per tinteggiare i mobili della cucina:
- Non levigare le superfici: la levigatura è un passaggio fondamentale per preparare i mobili al meglio per la verniciatura. Si tratta di una procedura di preparazione che serve a rimuovere eventuali imperfezioni della superficie in legno, e può essere effettuata manualmente (con carte abrasive a grana progressiva) o meccanicamente (per mezzo di levigatrici rotanti).
In generale, se la superficie è estesa, è consigliato procedere con mezzi meccanici. Per i mobili di piccole dimensioni, invece, è sufficiente la carteggiatura a mano.
- Non aspettare l'asciugatura della vernice: un errore in cui si può incorrere è quello di non attendere i tempi giusti tra una mano e l’altra, con risultati decisamente disastrosi. Proprio per questo motivo, è meglio affidare il lavoro ad un professionista, evitando il fai da te.
- Non applicare alcuna protezione: una volta terminata la fase di verniciatura della cucina, è sempre consigliato applicare una protezione per il legno, in modo che la pittura possa durare di più ed apparire più lucida. Il protettivo per legno ha un costo che varia da 25€ e 35€ al litro.
Prezzi per dipingere la cucina per città
Città | Prezzi |
Roma | da 7€ a 15€ al mq |
Napoli | da 7€ a 15€ al mq |
Milano | da 10€ a 25€ al mq |
Prezzi per dipingere una cucina in base alle città
Quanto costa dipingere una cucina a Roma?
Il prezzo medio per dipingere una cucina a Roma è di circa 26€/mq. In questa città, per pitturare una cucina di 5 mq con la vernice idrorepellente, il costo totale è di 130€ circa.
Quanto costa dipingere una cucina a Milano?
Il costo medio per dipingere una cucina a Milano è di circa 250€. Tale cifra si riferisce alla tinteggiatura di una cucina di 15 mq utilizzando uno smalto colorato.
Quanto costa dipingere una cucina a Napoli?
Il prezzo medio per dipingere una cucina a Napoli varia da 15€ a 22€/mq. In quest’area geografica, il costo medio per verniciare una cucina di 25 mq con la pittura ignifuga è di circa 400€.
Pitturare cucina: domande frequenti
Quale pittura utilizzare per le pareti danneggiate della cucina?
In generale, prima di dipingere le pareti della cucina o delle altre stanze, è quasi sempre opportuno provvedere alla carteggiatura ed alla stuccatura delle stesse. Tale intervento, è necessario nel caso in cui vi siano supporti danneggiati con crepe, fori e graffi.
La buona notizia è che, in commercio, esistono prodotti in grado di preparare adeguatamente le pareti, grazie alla sola tinteggiatura: si tratta delle vernici per pareti danneggiate o pitture ad intonaco. Questi prodotti, sono caratterizzati da uno spessore consistente (dato dal fondo presente nel composto), il quale consente di rasare al meglio le pareti, eliminando piccoli buchi e difetti superficiali. Ciò significa che, si può impiegare tale tipologia di prodotto, anche senza sgrossare precedentemente i muri. Tuttavia, se la vecchia vernice si sgretola, è sempre meglio carteggiarla.
Come evitare che la condensa creata dai vapori rovini le pareti della cucina?
Per evitare che si formi la condensa in cucina, e conseguentemente, che si rovinino le pareti, è bene provvedere ad installare un sistema di ventilazione. Ad esempio, si può installare una cappa performante, oppure, montare un sistema di VMC (ventilazione meccanica controllata). Il consiglio in più: per contrastare in modo efficace la condensa, è possibile tinteggiare le pareti della cucina con una pittura termica anticondensa, ideale per mantenere più asciutti i luoghi soggetti ad umidità.
Bisogna per forza rimuovere le mattonelle per posare la resina sulle pareti della cucina?
Tra i numerosi vantaggi della resina, il più apprezzato è certamente la possibilità di posa su supporti già esistenti. Grazie a tale procedimento, non soltanto è possibile eliminare i costi relativi alle demolizioni ed allo smaltimento delle macerie, bensì, si può ridurre notevolmente il tempo necessario alla ristrutturazione.
Come dipingere le piastrelle della cucina?
Per dipingere le piastrelle della cucina, è possibile utilizzare varie tipologie di prodotti, tra cui, la chalk paint e gli smalti appositi.
La chalk paint, o vernice a base di gesso, è caratterizzata da una texture pastosa a coprenza molto elevata. Tali peculiarità fanno sì che questa pittura aderisca facilmente a numerosi tipi di supporti. Attualmente, questo prodotto viene spesso utilizzato per il rinnovo di mobili in legno, ed è il vero protagonista delle tendenze vintage, provenzale e shabby chic. Uno dei grandi vantaggi della vernice a gesso, è che, prima della sua applicazione, non è quasi mai necessario preparare le superfici con la carteggiatura e la stuccatura.
Grazie agli smalti per piastrelle, non occorre effettuare demolizioni dispendiose, bensì, è possibile rinnovare il look dei rivestimenti in modo semplice e veloce. Si tratta di prodotti all’acqua bicomponenti, disponibili anche in colori e finiture diverse (satinata, opaca o lucida), le cui peculiarità sono l’ottimo grado di copertura e di resistenza alle abrasioni.
Dipingere le piastrelle di casa: lasciati ispirare da questo progetto!
Quali sono le fasi per imbiancare la cucina di casa?
Il primo passaggio da eseguire per dipingere la cucina, consiste nello smontare mobili ed elettrodomestici, e, possibilmente, collocarli all’interno di un’altra stanza. Nel caso non sia possibile sistemarli altrove, è bene proteggere i complementi con un telo in plastica in modo da non sporcarli con la vernice ed il fissativo.
In seguito, è opportuno disinstallare i complementi di illuminazione e rimuovere temporaneamente quadri ed oggetti appesi alle pareti. Una volta concluse tali operazioni, si può provvedere a proteggere il pavimento (utilizzando del feltro o dei fogli di cartone) ed i serramenti (per mezzo di nastro adesivo e teli in plastica).
Naturalmente, prima di eseguire i passaggi citati in precedenza, occorre scegliere la tipologia di vernice da posare, gli strumenti e la tecnica con cui applicarla, ed infine, calcolarne la quantità in base ai mq ed alla resa della pittura stessa.
Se il muro presenta difetti come crepe e dislivelli, è necessario carteggiarne la superficie. Allo stesso modo, nel caso in cui vi siano dei fori, bisogna provvedere alla stuccatura delle pareti. Il passaggio successivo è la posa del fissativo, da lasciare asciugare secondo quanto riportato sulla confezione.
La fase finale è quella che prevede la tinteggiatura vera e propria. Una volta concluso tale intervento, occorre soltanto pulire i residui di pittura, rimuovere le protezioni da mobili, pavimenti, finestre e porte, ed infine, installare i complementi e gli elettrodomestici.
Pitturare cucina: cosa dice la legge?
Bonus fiscali
Grazie alla nuova Legge di Bilancio, sono previste delle detrazioni fiscali del 50% relative alla ristrutturazione degli immobili, le quali comprendono i lavori di manutenzione ordinaria, e quindi, anche la tinteggiatura. L’importo massimo detraibile per imbiancare la cucina è di 96.000€.
Normative
Secondo la Legge n.706 del 19 luglio 1961, è vietato utilizzare il carbonato di piombo (denominato anche biacca), il solfato di piombo ed altri pigmenti contenenti tali sostanze, nei lavori di verniciatura e pittura. Inoltre, le confezioni che li contengono, devono possedere una didascalia che ne indichi la presenza e la quantità. Infine, la manipolazione di questi prodotti, deve essere eseguita esclusivamente quando si trovano nello stato di pasta o pronti all’uso e, nel caso di posa a spruzzo o sverniciatura, occorre che gli operai siano adeguatamente protetti e che si limitino le dispersioni dei composti organici volatili.
Non rispettare tali norme, oltre a conseguenze penali, comporta anche sanzioni pecuniarie.
Pittura pareti cucina: è indispensabile utilizzare il fissativo?
Per ottenere un buon risultato nel dipingere le pareti della cucina, è necessario posare un fissativo prima della tinteggiatura. Il primer o aggrappante, è un prodotto che garantisce alla vernice di aderire al meglio ai supporti e forma un film trasparente sui muri. La funzione di questo strato è quella di creare una superficie liscia su cui imbiancare.
Generalmente, prima di pitturare i muri, si effettua la rasatura degli stessi: questo procedimento causa la dispersione di polveri nell’ambiente, provenienti dai supporti levigati. Lo scopo del primer è proprio quello di fissare la polvere, e permettere una tinteggiatura agevole. Se le pareti in questione non perdono residui di vernice, intonaco o polveri, è possibile evitare di impiegare il fissativo.