In questa guida
- Costi per eseguire studio di impatto ambientale
- I quadri con cui eseguire studio di impatto ambientale
- Informazione utile
- Le analisi da eseguire per uno studio di impatto ambientale
- Eseguire uno studio di impatto ambientale come parte integrante della VIA
- Le norme per eseguire uno studio di impatto ambientale
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Costi per eseguire studio di impatto ambientale
Tipo di lavoro | Prezzo |
Quadro programmatico | 1.000 € |
Quadro progettuale | 2.000 € |
Quadro ambientale (SIA) | 2.500 € |
Valutazione di impatto ambientale (VIA) | 3.000 € |
Come otteniamo i prezzi?
I quadri con cui eseguire studio di impatto ambientale
Quadro programmatico
Esistono tre quadri di riferimento relativi ad un SIA da prendere in esame quando si intende per l’appunto eseguire uno studio di impatto ambientale. Il primo è il Quadro programmatico: esso riguarda tutte le analisi da realizzarsi da parte del professionista autorizzato ed incaricato dal proponente del progetto e che riguardi, nello specifico, l’analitica valutazione di tutti quegli atti di pianificazione e programmazione territoriale a cui è interconnesso il progetto.
Il professionista dovrà compilare delle analisi su come procederanno le opere e sulle potenziali presenza contingenti di problemi con la programmazione territoriale.
Quadro progettuale
Nell’eseguire uno studio di impatto ambientale (SIA) è necessario poi concentrarsi anche sul secondo quadro specifico, ovvero il Quadro progettuale: nello specifico si tratta di un lavoro volto a descrivere il progetto e le scelte fatte in base alle scoperte e/o i rilievi dello studio.
Più nel dettaglio questa procedura riguarda le valutazioni delle soluzioni da prendere a fronte degli studi effettuati e l’inquadramento nel territorio. Questo specifico quadro progettuale va redatto sempre in due parti distinte: una prima fase è dedicata alla precisa descrizione del progetto, alle soluzioni adottate e l’inquadramento nel territorio. Una seconda fase approfondisce la descrizione del progetto aggiungendoci le motivazioni tecniche delle scelte progettuali e le misure, provvedimenti e interventi necessari per un miglior inserimento ambientale dell’opera.
Quadro ambientale
Molto importante è poi il cosiddetto Quadro ambientale. Che, nell’eseguire uno studio di impatto ambientale (SIA) si concentra sulla stima degli impatti dell'opera sull'ambiente, sia durante che dopo i lavori.
In particolare vengono valutati gli impatti su alcuni elementi cardine come l’atmosfera, l’ambiente idrico, il suolo e sottosuolo, la vegetazione, flora e fauna, l’impatto sugli ecosistemi e sulla salute pubblica, il rumore e l’impatto sul paesaggio, oltre a descrivere le modificazioni delle condizioni d’uso e di realizzazione del progetto.
Informazione utile
La VIA e la SIA sono documenti tecnici redatti a cura del proponente il progetto, realizzati da tecnici e/o geologi da lui incaricati riguardanti le caratteristiche del progetto nell’interazione con l’ambiente. Il SIA è la parte preponderante del progetto. Esistono corsi per ottenere la certificazione in VIA che un tecnico deve aver conseguito per redigere un VIA.
- 3 mesi
- Dificoltà: alta
Le analisi da eseguire per uno studio di impatto ambientale
Quando occorre eseguire uno studio di impatto ambientale, bisogna entrare nelle precise distinzioni tra il cosiddetto SIA e, appunto la valutazione di impatto ambientale (VIA).
Lo studio di impatto ambientale è una parte della Valutazione di impatto ambientale (VIA). Tutte le componenti dello Studio (SIA), sono un punto di riferimento necessario per la Valutazione di impatto ambientale per il VIA.
Nel dettaglio, lo Studio d’Impatto Ambientale (SIA) è il documento tecnico che va redatto dal proponente il progetto e, solitamente, viene realizzato da tecnici e geologi da lui incaricati.
Con questo documento viene presentata una descrizione totale delle caratteristiche del progetto e delle relazioni che l’opera avrà con l’ambiente.
Un SIA, per essere considerato tale, deve contare su sei analisi specifiche.
La prima analisi su cui si concentra un SIA è quella relativa alla qualità ambientale, che in pratica rappresenta una copiosa descrizione dell’ambiente con particolare riferimento alle componenti potenzialmente interferite, ai danneggiamenti potenziali sul territorio circostante e in che modo l’opera in quanto tale rischia di incidere negativamente nel suo impatto ambientale sul piano strettamente qualitativo.
La seconda analisi da eseguire per uno studio di impatto ambientale, riguarda lo studio sul piano più strettamente progettuale In particolare dello specialista che si occupa analiticamente dello studio sull’impatto ambientale rientrante nella valutazione di impatto ambientale compie una accurata indagine nella raccolta dei dati, valutando la ipotetica mancanza di conoscenze, le lacune tecniche o amministrative e le carenze di carattere sociale, burocratico o amministrativo.
Un’altra delle analisi da eseguire per uno studio di impatto ambientale, rientrante nella valutazione di impatto ambientale riguarda poi la specifica illustrazione delle soluzioni alternative rispetto alle problematiche che sono state riscontrate dalla valutazione precedente. E’ cura del tecnico che si è occupato di redigere lo studio e di sottoporre all’attenzione le difficoltà di indicare, poi, le soluzioni risolutive per superarle.
Si passa poi alla fase ulteriore di indagine, quella che riguarda le analisi dello studio sull’impatto ambientale rientranti nell'eseguire uno studio di impatto ambientale che nello specifico riguardano la descrizione di probabili effetti sull'ambiente.
Si parla in questo contesto di descrizione dei probabili effetti non solo negativi, sull’ambiente, ma anche positivi. In pratica questa parte analitica del SIA volge alla descrizione degli impatti potenziali che l’operazione progettuale, in una sua fase iniziale, procedurale poi e infine nella sua definitiva essenza potrebbero avere a livello impattante su tutto ciò che la circonda, sia con effetti vantaggiosi nel miglioramento delle condizioni preesistenti sia, viceversa, in un possibile depauperamento delle risorse e delle funzionalità e delle peculiarità di quel preciso ambiente.
Nell’ambito dell'eseguire uno studio di impatto ambientale, rientranti nella valutazione di impatto ambientale si passa poi alla descrizione delle misure di mitigazione: che serve, come si può immaginare, ad indicare in modo oculato e lungimirante ad offrire preziose indicazioni su come l’intervento strutturale possa essere cambiato, migliorato e potenziato proprio per arrivare ad applicare delle particolari misure di mitigazione o compensazione tra le distanze che vertono, potenzialmente, tra l’opera da realizzare e le condizioni ambientali circostanti che, nel caso, vengono messe a rischio di danneggiamento.
E’ chiaro come l’intero percorso normativo e regolamentare che disciplina le procedure del SIA e del VIA è particolarmente importante dal momento che all’interno di esso, oltre a fornire le giuste indicazioni per una corretta stesura di un SIA e dell’intero percorso di VIA, vengono indicate procedure e limitazioni che non possono in alcun modo essere ignorate.
L’ultima parte analitica dello studio sull’impatto ambientale da eseguire e rientrante nella valutazione di impatto ambientale riguarda il riassunto non tecnico. Lo specialista indicato dal proponente il progetto per stilare la documentazione rientrante nel lavori previsti dal SIA si occupa in questa fase di riassumere concettualmente il proprio lavoro, le proprie deduzioni e di renderle perfettamente collimanti all’ottenimento del doveroso equilibrio tra progetto proposto e fattore ambientale. Oltre questo, va naturalmente riportato tutto nell’ambito dei parametri di legge.
Eseguire uno studio di impatto ambientale come parte integrante della VIA
Cosa contiene la VIA?
E’ risaputo, come indicano tutti i tecnici specialisti del settore che si occupano di queste particolari analisi, che il SIA, cioè lo studio di impatto ambientale è soltanto una parte, benché preponderante e integrante della VIA e cioè della valutazione di impatto ambientale da cui dipende il buon esito procedurale di un progetto che il proponente ha in mente di realizzare.
Oltre allo Studio di impatto ambientale (SIA) o scoping, considerata la gran parte della VIA, infatti, esistono altri passaggi procedurali molto rilevanti come ad esempio la Verifica di assoggettabilità o screening.
Essa serve a valutare se il progetto può avere un impatto significativo e negativo sull’ambiente: per cui viene considerata questa come una fase propedeutica alla VIA vera e propria.
C’è poi la fase di pubblicazione del progetto che risponde a concetti normativi e di correttezza procedurale e comportamentale anche in funzione di una adeguata trasparenza dei vari passaggi.
Segue la fase delle consultazioni e dell’esito, nel corso della quale come si evince al centro della valutazione c’è la fattibilità dell’opera in quanto tale.
Si entra poi nel vivo con la fase decisionale e la successiva comunicazione della decisione: l’autorità competente si pronuncia sul progetto e richiede adempimenti aggiuntivi.
In seguito, si parla del cosiddetto monitoraggio ambientale: si verifica che le indicazioni prescritte nel progetto vengano attese e l’eventuale insorgenza di nuove condizioni.
Le norme per eseguire uno studio di impatto ambientale
Le fonti normative in materia da prendere in esame nell’ambito dell'eseguire uno studio di impatto ambientale, rientrante nella valutazione di impatto ambientale spaziano dal DPCM 27 dicembre 1988 al DLgs 152/2006.
Secondo il DLgs 152/2006, lo studio di impatto ambientale, che deve contenere un quadro totale e chiarificatore della situazione precedente la realizzazione dell’opera e una previsione della situazione successiva alla realizzazione deve essere predisposto a cura e spese del committente o proponente.
Legalmente, il DLgs 152/2006 è il principale tessuto normativo che regola il modo in cui eseguire unoStudio di Impatto Ambientale che, come sappiano, è uno dei documenti più rilevanti dell’intero procedimento relativo alla VIA, ovvero sia la valutazione di impatto ambientale a cui deve uniformarsi ogni nuovo progetto da mettere in corso d’opera.
Esistono alcune parti del Decreto di estrema rilevanza tra cui, come detto, quelle relative al chiarimento senza eccezioni del fatto che questo tipo di operazione deve essere pagata dal committente.
In seguito, è stato modificato dal D.Lgs. 16 giugno 2017, n. 104 per facilitare la procedura per eseguire uno studio di impatto ambientale,
I concetti fondamentali alla base della procedura erano stati già definiti nella Direttiva 85/337/CEE del Consiglio delle Comunità europee del 27 giugno 1985 e vengono richiamati da questi decreti.
Si concentrano sulla prevenzione su tutti i possibili impatti derivati dalla realizzazione dell’opera per salvaguardare e migliorare la qualità dell’ambiente e della vita.
L’integrazione, cioè analisi delle componenti ambientali e gli effetti possibili; il confronto, ovvero gli accertamenti tra chi progetta e chi autorizza il progetto in fase valutazione dei dati scientifici e tecnici. Infine, la partecipazione, che per motivi di trasparenza rende i lavori del SIA, parti integrandi del VIA, pubblicamente consultatibili.
L’obiettivo per eseguire uno studio di impatto ambientale congruo tramite il SIA è fare una valutazione di impatto ambientale che stimi gli impatti diretti ed indiretti del progetto può avere su uomo, fauna e flora, suolo, acqua, aria e clima, beni materiali e patrimonio culturale nel rispetto dei principi del 152/2006 e della sua integrazione.