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Informazione utile
Gli imballaggi biodegradabili ed ecologici possono aiutarci per evitare lo spargimento dei rifiuti nell’ambiente. Sta a noi cambiare abitudini, investire nel futuro cambiando le abitudini presenti.
Quelli non biodegradabili, restano nell’ambiente senza mai scomporsi e amalgamarsi con la terra o con i corsi d’acqua, con immaginabili gravi danni per l’ecosistema.
Hanno un costo di circa € 12.
L’imballo degradabile risulta essere più dispendioso rispetto a quello non degradabile.
Hanno un costo di circa € 20.
- 2 ore
- Dificoltà: Media
Le categorie in cui vengono classificati gli imballaggi
Imballaggio primario
L'imballaggio primario, ovvero l’imballaggio per la vendita, è concepito in modo da costituire un'unità di vendita per l'utente finale o per il consumatore.
Alcuni di essi possono essere : una bottiglia, una lattina per bevande, una scatola di piselli, una scatola per CD, un pacchetto di sigarette, ecc.
Quindi, nel caso di beni di largo consumo, l'imballaggio primario rappresenta l'unità di vendita destinata al consumatore finale.
Imballaggio secondario
L'imballaggio secondario o multiplo è concepito in modo da costituire, nel punto di vendita, il raggruppamento di un certo numero di unità, indipendentemente dal fatto che sia venduto come tale all'utente finale o che serva soltanto a facilitare il rifornimento degli scaffali nel negozio. Per questo motivo, può essere rimosso dal prodotto senza alterarne le caratteristiche.
Alcuni esempi: una confezione contenente più bottiglie, una confezione da tre scatole di piselli, una confezione di dieci scatole per CD, una stecca di sigarette.
Quindi, l'imballaggio secondario può costituire sia l'unità di vendita destinata al consumatore finale sia quella destinata al rivenditore.
Imballaggio terziario
L'imballaggio terziario o per il trasporto, è concepito in modo da facilitare la manipolazione ed il trasporto di un certo numero di unità di vendita oppure di imballaggi multipli per evitare la loro manipolazione ed i danni connessi al trasporto.
Alcuni esempi: un pallet (bancale) di confezioni o di scatoloni, uno scatolone contenente confezioni, beni da trasloco.
L'imballaggio terziario è, dunque, riservato all'utilizzo all'interno della catena di distribuzione.
La scelta dell'imballaggio giusto
È importante che gli imballaggi non risultino né troppo grandi né troppo pesanti e questo per ragioni oggettive. Se fossero troppo grandi, rischiereste di lasciare troppo spazio all’interno della scatole e gli oggetti “ballerebbero” rischiando di danneggiarsi.
Se la scatole fosse eccessivamente pesanti, sollevarle e trasportarle risulterebbe scomodo e complicato e il rischio di rotture aumenterebbe esponenzialmente.
Ovviamente gli imballi devono essere delle dimensioni giuste a seconda degli oggetti o indumenti che andremo a riporre all’interno di essi. Il numero di scatoloni varia in base al quantitativo di oggetti da spostare.
Per riporre oggetti fragili possiamo utilizzare il pluriball che viene venduto in rotoli o in sacchetti di varie dimensioni che rendono più agevole e comoda l’operazione di protezione. Questo materiale è la classica plastica con bolle d'aria che, da parecchi anni, ha velocemente sostituito la pratica di avvolgere gli oggetti fragili nei fogli di giornale come avveniva tempo addietro, mentre adesso possiamo utilizzare i giornali più che altro per imbottire ulteriormente la scatole e far sì che le cose delicate evitino di cozzare una contro l’altra.
È bene che sulle scatole scriviate “Fragile”, se quelle che utilizzate non ce l’hanno già stampigliata su un lato o in alto.
Durante un trasloco non si spostano e trasportano solo oggetti o indumenti, ma anche mobili. Nel caso di trasloco di poltrone, divani, materassi ed altri beni facilmente attaccabili dalla polvere e dall’umidità, è necessario e consigliabile avvolgerli con pellicole e bustone di plastica che li proteggano.
L’ideale sarebbe privarli di quelle parti fragili che potrebbero rompersi durante il trasporto, come svitare le ante e togliere vetri e specchi. Successivamente avvolgiamo la pellicola a più riprese attorno al mobile, partendo dagli spigoli e fissando tutto con abbondante nastro adesivo.
È consigliabile usare un buon imballaggio per evitare schiacciamenti durante il trasporto.
Per quanto riguarda la ferramenta, se è possibile, cerchiamo di riporla accuratamente in una scatolina da collocare all'interno dei cassetti di ciascun mobile chiudendoli, a loro volta, con del nastro adesivo.