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Quanto costa insonorizzare una stanza per suonare?
Tipo di lavoro | Prezzo | Dettagli |
Progetto insonorizzazione sala prove | 300 € | Poliuretano espanso |
Isolamento acustico contropareti e tramezzi | 1.000 € | Pannelli fono assorbenti |
Isolamento acustico soffitto | 1.200 € | Cartongesso |
Isolamento acustico integrale | 1.500 € | Infissi con isolamento acustico |
Isolamento acustico pavimento | 1.300 € | Strato fonoassorbente |
Come insonorizzare una stanza per suonare?
Le pareti
Per insonorizzare le pareti di una sala prove, qualunque sia la struttura su cui viene collocata (sia essa un garage, una sala prove di musica standard o altro) bisogna rivolgersi ad uno specialista del settore per la collocazione di adeguate strutture di protezione acustica, come pannelli o fonoassorbenti o fonoisolanti in schiuma. Dall’uso del Foam fonoassorbente alla fibra di poliestere, le soluzioni sono numerose.
Porte e finestre
Nell’ambito delle iniziative per insonorizzare una sala prove, alcuni elementi che necessitano di particolari interventi per la insonorizzazione sono proprio le porte e le finestre. Va tuttavia tenuto presente che ogni specialista a cui ci si può rivolgere, non potrà far notare che nessuna sala prove sarà mai completamente insonorizzata del tutto. Questo per motivi strutturali, pratici, e per le inevitabili commistioni di rumorosità anche minima. In questo caso, quindi è sempre meglio scegliere una stanza adatta piuttosto che aspettarsi di silenziare completamente una stanza confinante con vicini.
Fughe e buchi
Quando occorre insonorizzare una sala prove una delle prime operazioni da realizzare tramite l’ausilio di personale qualificato fa riferimento alla necessità di insonorizzare e tappare tutte le cosiddette fughe, i buchi e le strutture di dispersione acustica come ad esempio può essere una canalizzazione per aria condizionata o i cassonetti per le tapparelle di una finestra, fori ai muri, spifferi, infissi cigolanti e così via.
Il pavimento
Necessità primaria quando si tratta di insonorizzare una sala prove è quella relativa alla obbligatoria procedura volta ad insonorizzare il pavimento. Spesso la struttura base su cui si cammina durante l’uso della sala prove funge in effetti da elemento portante di riflessi ad eco acustico, per cui è necessario agire e farlo per tempo. Come? Anche solo mettendo tappeti che, in un certo senso, attutiranno questa particolare seppur minima dispersione. E’ poi utile fermare le vibrazioni di strumenti, amplificatori con, ad esempio, l’uso di gommini per evitare che piccole intrusioni sonore disturbino l’uso specifico della sala prove
Informazione utile
Attualmente, ll massimo di tollerabilità di rumore percepibile dai confinanti è pari a 3dB di incremento sul rumore di fondo già esistente.
- 3 giorni
- Dificoltà: alta
Consigli per insonorizzare una sala prove
Per poter insonorizzare in modo sostanziale una sala prove bisogna partire da alcuni concetti di base, considerazioni e consigli e, naturalmente, dalla necessaria importanza di rivolgersi a personale qualificato di ditte specializzate in questo tipo di operazioni.
Quando occorre insonorizzare una sala prove per operazioni di musica o altro occorre non solo prendere in esame aspetti pratici come il costo o la tipologia di struttura da insonorizzare in sé come ad esempio può essere in genere un garage oppure, di rimando, l’elemento in quanto tale da insonorizzare come il pavimento.
Quando si deve insonorizzare un ambiente e una sala prove in particolare occorre dunque distinguere la differenza tra concetti chiave come il fonoassorbimento e il fonoisolamento.La differenza sta tutta in una considerazione base che ne spiega la praticità funzionale.
I materiali fonoisolanti diminuiscono la propagazione del rumore ed il rinomato effetto riflesso del suono nell’ambiente circostante.
Sostanzialmente dunque il fonoisolamento è quel tipo di procedura tecnica e scientifica rivolta alla protezione dell’ambiente da insonorizzare, nello specifico del caso la sala prove, da tutti i rumori esterni e quelle ingerenze acustiche per effetto eco, propagazione, riflesso e sviluppo in decibel.
Il fonoassorbimento invece è un meccanismo tecnico-pratico che deriva dalla specifica funzionalità dei materiali fonoassorbenti i quali, per definizione, assorbono i rumori facendo scemare la loro energia acquisendola. Quindi, i fonoassorbenti migliorano l’acustica all’interno dell’ambiente specifico.
Appare dunque abbastanza facile presumibile che nell’ambito di un intervento volto ad insonorizzare una sala prova, i materiali fonoassorbenti saranno tendenzialmente preferibili in quanto rendono migliore la diffusione del suono senza dispersioni o intrusioni sonore.
Occorre altresì ricordare in particolare che da parte dei professionisti del settore è necessario far notare ai propri clienti e, giocoforza poi prendere adeguati tipi di soluzioni, che il fonoassorbimento, dedito a diminuire l'eco nella sala prova con i pannelli in foam, non insonorizza la stanza, ed il suono passa fuori comunque.
Già di per sé una totale risoluzione del problema volto all’azzeramento completo della dispersione o dell’intrusione di suoni è quasi impossibile.
In tal senso, i due elementi maggiormente indiziati ad essere ‘lavorati’ per una migliore scelta su come insonorizzare la sala prove sono le intercapedini di aria e le masse di materiale.
I materiali con cui insonorizzare una sala prove
Per ottenere un buon suono dentro la sala ed anche insonorizzarla, bisogna usare un combinazione di materiali. Tra questi, la cellulosa, il Foam fonoassorbente, la fibra di poliestere, la lana di roccia e la lana naturale, e numerosi altri a livello di plastica industriale.
La cellulosa è tra i materiali termoisolanti naturali più ecologici presenti in bioedilizia e rappresenta una straordinaria soluzione per insonorizzare una sala prove. Realizzato sulla base della carta di giornale riciclata, viene lavorata in modo approfondito per ottenere durabilità, resistenza e potenzialità spiccate come isolante acustico. Essendo un materiale molto denso e flessibile e con carattere fibroso, assicura un ottimale assorbimento acustico.
Tra gli elementi che vengono maggiormente usati per creare le migliori condizioni possibili per insonorizzare una sala prove c’è senza dubbio alcuno il Foam fonoassorbente.
Si tratta di un particolare materiale, di solito realizzato in pannelli o realizzato con schiuma poliuretanica flessibile a base poliestere, che vanta particolari condizioni di durata, resistenza e impenetrabilità acustica. E’ una struttura in grado di resistere alle intrusioni acustiche, di contenere e ridurre drasticamente la intensità dell’energia sonora.
La fibra di poliestere è un’altra importanti e preziosa soluzione sintetica per insonorizzare una sala prove. Si tratta di un materiale leggero e durevole con una elevata resistenza ai rumori, all'acqua, ed all’umidità. E’ atossico, e è contraddistinto da una bassa manutenzione.
Proprio questa significativa resistenza sia come isolante acustico che termico fa scegliere questo prodotto in dai numerosi tecnici specialisti.
Un altro materiale molto usato per isolare e insonorizzare una sala prove è la lana di roccia. In questo caso come si può evincere si tratta di un classico silicato amorfo che si ricava dalla roccia la cui principale caratteristica è la versatilità. E’ ottimo come isolante termico e acustico, largamente usato nell'edilizia e nelle strutture navali. Ignifugo, drenante e lanuginoso, è ottimo per attenuare i rumori.
Non si può non citare poi la lana naturale soluzione standard per insonorizzare una sala prove, economica e anche eco sostenibile. Il modo naturalmente proverbiale tramite il quale può essere usato per insonorizzare una parete lo rende funzionale a tutti i livelli, sia professionali che privati. La spiccata resistenza alle dispersioni sonore la rende un buon isolante acustico.
Cosa valutare per insonorizzare una sala prove dal punto di vista legale?
Il primo passo è quello della gestione d’uso della stanza. Se ad esempio si adibisce una stanza o garage a sala prove, bisogna tenere in mente la Legge 447/1995 sull'inquinamento acustico e il DPCM 5 dicembre 1997 sui requisiti minimi che stabiliscono i livelli di decibel raggiungibili.
Quando si vuole trasformare una stanza in home studio bisogna fare diverse valutazioni e adeguarsi ai requisiti minimi. Inoltre, se si aggiunge una notevole quantità di materiali per insonorizzare, potrebbe essere necessaria una SUPERDIA o un calcolo strutturale, sempre necessario quando si cambia ‘morfologicamente’ l’ambiente o l’uso specifico dello stesso.
Tra i metodi d'isolamento acustico che esistono attualmente ci sono le contropareti isolanti, i pannelli fonoassorbenti e bisogna fare attenzione al diffondersi dall’interno dei rumori per effetto della dispersione, anche in considerazione dei vicini casa.
L’insonorizzazione acustica è regolata dalla Legge 447 del 1995 sull’inquinamento acustico e dal noto DPCM del 5 Dicembre 1997, i quali delineano i requisiti acustici passivi degli edifici e regolamentano i valori minimi e massimi in Decibel (dB), per le unità immobiliari, per il rumore esterno, il calpestio e gli impianti che non devono superare i 35 dB, pari a 3dB di incremento sul rumore di fondo già esistente.