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Informazione utile
Il costo medio per il lavoro di installazione di un doppio interruttore non è molto alto: si aggira intorno ai 25 € cui dovete, però, aggiungere circa 22-28 € all’ora di manodopera a seconda dell’esperienza del professionista cui vi rivolgete. Per evitare spiacevoli incidenti vi consigliamo di contattare sempre e comunque un bravo elettricista qualificato e con buone referenze.
- Qualche ora
- Dificoltà: Bassa
Doppio interruttore: quale tipologia scegliere?
Doppio interruttore a muro
Un comando a doppio interruttore a muro è un classico tipo di interruttore costituito da due interruttori modulari disposti l’uno a fianco all’altro e collegati tra loro e che riescono a interrompere la corrente elettrica su vie diverse e quindi a controllare l’accensione e lo spegnimento ognuno di una diversa lampada o di una serie diversa di lampadine (ad esempio nel caso di un lampadario a bracci). Nella scatola applicata al muro sulla quale si posiziona poi la placca metallica o plastica si trovano quindi due semplici interruttori che vanno spostati a mano nella posizione chiuso o aperto.
Fonte dell'immagine in: Edilportale.com
Doppio interruttore touch
Un comando a doppio interruttore touch invece è l’ultimo ritrovato dell’innovazione applicata al campo degli impianti elettrici: la placca, collegata ai due interruttori, è in alluminio ed è dotata di un sensore tattile. Su di essa sono presenti due barre luminose sensibili al tocco oppure semplicemente dei punti luminosi che rispondono a vari tipi di comando tattile (un singolo tocco, un doppio tocco, una pressione molto lunga o un semplice sfioramento) a seconda delle varie funzioni di accensione e spegnimento o regolazione dell’intensità luminosa delle lampade cui sono collegate.
Fonte dell'immagine in: Designalpino.it
Consigli per la scelta dell'interruttore da installare in casa
Qual è il migliore tipo di interruttore da installare nella propria casa? La risposta a questa domanda non è unica per ogni caso o situazione. Molto dipende dalle particolari e specifiche esigenze: se servono più lampade e lampadari e si vuole accenderli da due o più punti della stanza oppure da un solo comando o ancora se è richiesto staccare e attaccare la corrente agli elettrodomestici di casa che consumano di più per evitare che continui a saltare il salvavita. Prima di approfondire i vari casi e i vari tipi di interruttori elettrici più consoni per ogni esigenza, capiamo nel dettaglio cos’è e come funziona un interruttore elettrico. Un interruttore elettrico è un dispositivo elettrico o anche elettronico (sia cablato sia senza fili) in grado di interrompere un circuito elettrico, formato da due morsetti nei quali vanno a confluire i fili elettrici della fase e del ritorno. Spostando la posizione dell’interruttore e quindi premendo il pulsante dell’interruttore con un solo dito si è grado quindi di aprire e chiudere il circuito elettrico ovvero nel primo caso (interruttore con contatto aperto) di bloccare il passaggio di corrente (quindi la lampada collegata all’interruttore si spegne), nel secondo caso (interruttore con contatto chiuso) invece di permettere il passaggio di corrente (quindi la lampada collegata all’interruttore si accende). L’interruttore elettrico si definisce perciò chiuso o aperto a seconda della posizione che ha e quindi se consente o meno il passaggio di corrente elettrica nel circuito.
Esistono diverse tipologie di interruttori elettrici: interruttori unipolari, interruttori bipolari, deviatori e invertitori. Un interruttore unipolare è il classico e più impiegato tipo di interruttore: esso è costituito solo da due morsetti nei quali si inseriscono i fili della fase e del ritorno del punto luce o dei punti luce cui è collegato. Questo dispositivo permette di accendere e spegnere una o più lampade, ma da un solo punto. Come? Il contatto al suo interno quando viene messo in posizione di accesso ossia quando si chiude permette il passaggio di corrente elettrica e quindi la lampada o le lampade ad esso collegate si accendono, altrimenti quando il contatto è in posizione di spento ossia quando si apre si interrompe la fase e quindi la corrente elettrica non arriva più ai punti luce. Questo tipo di interruttore va bene quindi per ridurre il numero di placchette e comandi elettrici in casa e quindi anche i costi dell’intervento: a volte, infatti, ne bastano pochi nei punti strategici.
Un interruttore bipolare è invece costituito da ben quattro morsetti e quindi quattro contatti come gli invertitori, ma a differenza di questi presenta un doppio pulsante, uno riportante il simbolo 0 e l’altro riportante il simbolo 1. Questo tipo di interruttore serve, infatti, ad attaccare e staccare elettrodomestici che hanno un alto consumo in kW come ad esempio il forno, la lavastoviglie, la lavatrice, la caldaia o lo scaldabagno ossia a collegarli o scollegarli dall’impianto elettrico di casa per evitare che vengano alimentati.
Un deviatore, invece, è un tipo di interruttore dotato di tre morsetti ed è la scelta ideale nel caso si abbia l’esigenza di accendere una o più lampade da due punti diversi della casa, ad esempio all’inizio e alla fine di un lungo corridoio o all’ingresso della camera da letto e vicino al letto. Questo tipo di interruttore, chiamato anche punto luce deviato perché devia la fase della lampada cui è collegato, permette quindi di controllare una stessa luce da due punti differenti. Come? In un morsetto entra il filo di fase della lampada e in un altro il filo di ritorno e in quello centrale due fili che si collegano all’altro deviatore che funge da secondo punto di accensione e spegnimento del punto luce. L’importante è che la fase passi attraverso i due interruttori prima di essere collegata alla lampada e, inoltre, che entrambi gli interruttori siano collegati da una coppia di cavi.
Infine, un invertitore è un tipo di interruttore dotato di ben quattro morsetti e quindi quattro contatti che permette di accendere e spegnere una o più luci da più di due punti diversi. È consigliatissimo quindi se si ha una casa molto grande con molti punti luce e si vuole avere la comodità di poterli controllare da più di due punti dell’abitazione. L’invertitore per adempiere alla sua funzione va abbinato a due deviatori per ogni punto di accensione quindi se si vuole accendere o spegnere una stessa lampada da tre punti diversi occorrono un invertitore e un deviatore mentre tre invertitori e due deviatori se occorrono ben cinque punti diversi di accensione e spegnimento della medesima lampada. Dietro all’invertitore verranno attaccati sui due morsetti di destra i fili provenienti dal primo deviatore mentre sui due di sinistra i cavi provenienti dal secondo deviatore.
I passaggi per installare un doppio interruttore
Se in casa avete un corridoio molto lungo o stanze molto grandi risulta molto pratico e comodo avere un comando di accensione e spegnimento per due lampade in un unico punto in modo da poter controllare la luminosità del locale e il funzionamento dei vari punti luce nella posizione più funzionale possibile all’uso dei vostri spazi domestici. Vi sarà molto utile in questo caso un doppio interruttore. Per installare un doppio interruttore cui ad esempio dovete collegare due lampade è sempre meglio rivolgervi a un bravo elettricista e non improvvisarvi voi stessi nel lavoro se non possedete adeguate conoscenze di elettrotecnica e di circuiti elettrici così da evitare spiacevoli inconvenienti.
Per prima cosa il professionista che contatterete per svolgere il lavoro e creare quindi un impianto elettrico a doppio interruttore si procurerà tutto il materiale occorrente necessario a portare a termine l’intervento: i morsetti che servono a tenere fermi i fili di fase e di ritorno che andranno inseriti nei due interruttori, i deviatori (dispositivi che permettono di controllare l’accensione e lo spegnimento di una o più lampade da due punti diversi in modo indipendente), i fili elettrici e i coprifili necessari per proteggere da scosse chiunque ne venisse in contatto una volta riattivata la corrente elettrica, i conduttori, due interruttori (dispositivi che servono a consentire o a interrompere la corrente elettrica nei conduttori), le lampade, la cassetta di deviazione o scatola dove arrivano i cavi elettrici, il supporto, sistema fissato alla scatola mediante delle viti che serve appunto a sostenere gli interruttori, le prese e la placca (la cornice di prese e interruttori) posizionata sopra di solito con agganci a scatto, e infine viti, cacciaviti e pinze.
Prima di iniziare il lavoro l’elettricista staccherà la corrente elettrica, indosserà i guanti protettivi e controllerà con un tester la presenza o meno di tensione elettrica per poter svolgere tutto il lavoro in perfetta sicurezza. Dopo di che inizierà a predisporre il circuito per il doppio interruttore. Lo schema per un doppio interruttore per una doppia luce prevede, infatti, la presenza di due deviatori, ognuno posto all’estremità del circuito elettrico in questione. Questi due deviatori andranno collegati tra loro tramite due fili elettrici e in essi andrà inserito un cavo di fase e un cavo di ritorno formando così un circuito da poter aprire e chiudere tramite l’interruttore.
Per entrambi i deviatori quindi l’elettricista inserirà in uno dei tre morsetti il cavo della fase della lampada mentre negli altri il cavo di ritorno e un cavo di collegamento (il cavo neutro) da posizionare tra il terzo morsetto e quello dedicato alla fase.
A questo punto inserirà i deviatori e gli interruttori all’interno della scatola di derivazione a parete dotata di specifici supporti e collegherà i fili elettrici alle due lampade passandoli nella parte inferiore dei due portalampade e unendo in particolare il filo neutro al contatto a vite delle lampadine e il filo di ritorno sul contatto presente sui portalampade. Nel caso questi non siano realizzati in materiali non conduttori, l’elettricista provvederà a collegare anche il filo di terra alle viti del portalampade contrassegnate dal simbolo di terra.
Infine l’elettricista concluderà il lavoro ponendo la placca metallica o plastica sopra al doppio interruttore.