In questa guida
- Costi per istallare o ristrutturare l'impianto termoidraulico
- Quali sono i sistemi di distribuzione del calore?
- Informazione utile
- Quanto costa installare un impianto termoidraulico?
- Ristrutturare un impianto termoidraulico: come procedere
- Passi per installare un impianto termoidraulico
- Quali sono le principali normative riguardanti l’installazione o la ristrutturazione di un impianto termoidraulico?
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Costi per istallare o ristrutturare l'impianto termoidraulico
Tipo di lavoro | Prezzo | Dettagli |
Installare impianto termoidraulico casa (100 mq) | 5.000 € | Pellet / 10 kW |
Installare impianto termoidraulico villa (150 mq) | 8.500 € | Pavimento |
Installare impianto termoidraulico ufficio (300 mq) | 7.000 € | Pompa di calore |
Installare impianto termoidraulico condominio (200 mq) | 6.000€ | Caldaia termosifoni |
Installare impianto termoidraulico locale commerciale (400 mq) | 20.000 € | Pavimento |
Come otteniamo i prezzi?
Quali sono i sistemi di distribuzione del calore?
Pannelli radianti
I pannelli radianti sono uno dei sistemi più innovativi per riscaldare e raffrescare gli ambienti domestici. Vengono inseriti sotto il pavimento, sulle pareti o sui soffitti, a seconda del tipo di impianto scelto. I pannelli radianti sono costituiti da tubi in materiale resistente agli sbalzi di temperatura e al calpestio, e garantiscono un ottimo risparmio energetico. Il prezzo medio per installare un impianto termoidraulico con pannelli radianti (80 mq) è di circa 6.500€.
Termosifoni
I termosifoni rappresentano il sistema di distribuzione del calore maggiormente presente nelle abitazioni italiane e sono disponibili in vari materiali, come ad esempio, ghisa, acciaio, alluminio e polipropilene. Insieme ai radiatori, spesso si sceglie di installare gli scaldasalviette, da posizionare in bagno, oppure, dei termoarredi per le altre aree domestiche. Il costo medio per installare un impianto termoidraulico con termosifoni (100 mq, 8 radiatori) è di circa 5.000€.
Termoconvettori
I termoconvettori e i ventilconvettori sono alimentati da energia elettrica e possono essere ad acqua o a gas. Questi dispositivi sfruttano la risalita dell’aria calda, diffondendo calore mediante tubi lamellari. Il vantaggio? Producono e propagano calore in modo continuo, costante ed immediato in tutti gli ambienti della casa. Per scegliere la tipologia di termoconvettore più adatta, è fondamentale conoscere la dimensione delle stanze da riscaldare. L'unica differenza tra i due apparecchi, è che i ventilconvettori sono utilizzabili anche per il raffrescamento. Il prezzo medio per installare un impianto termoidraulico con termoconvettori o ventilconvettori (60 mq e 2 dispositivi) è di circa 1.600€.
Informazione utile
Il prezzo medio per l'installazione o la ristrutturazione di un impianto termoidraulico è di circa 2.500€.
- Da 5 a 10 giorni
- Dificoltà: Media
Quanto costa installare un impianto termoidraulico?
Impianto termoidraulico con caldaia
Impianto termoidraulico con caldaia
Per migliorare l’efficienza del proprio impianto termoidraulico, una soluzione da prendere in considerazione è la sostituzione della caldaia. In commercio, esistono diverse tipologie di caldaie:
- la caldaia a condensazione consente di ottimizzare al meglio i consumi, in quanto recupera e sfrutta anche il calore dei fumi prodotti dalla combustione;
- la caldaia murale è ideale in ambienti particolarmente ristretti, inoltre, è efficiente ed economica;
- la caldaia a pellet garantisce un buon risparmio energetico e utilizza un combustibile solido che la rende particolarmente efficiente.
Il prezzo medio per installare o ristrutturare un impianto termoidraulico con caldaia a condensazione è di circa 1.800€.
Impianto termoidraulico con termocamino
Impianto termoidraulico con termocamino o termostufa
Se si desidera un camino in casa, un'ottima opzione è quella di ristrutturare l’impianto termoidraulico installando un termocamino o una termostufa.
Si tratta di una soluzione alternativa al riscaldamento domestico tradizionale, grazie alla quale, è la stessa acqua riscaldata a produrre calore e a propagarlo. Il mercato, propone varie tipologie di termocamini e termostufe:
- a vaso aperto, che utilizzano un solo generatore;
- in grado di alimentare anche un impianto termoelettrico per la produzione di acqua calda sanitaria;
- che alimentano un bollitore;
- che alimentano sia un bollitore che un impianto di termico.
Per quanto riguarda la tipologia di combustibile, esistono termocamini e termostufe a pellet, a legna, a policombustibile e a combustibili liquidi.
Il costo medio per installare o ristrutturare un impianto termoidraulico con termocamino o una termostufa è di circa 3.000€.
Impianto termoidraulico con pompa di calore
Impianto termoidraulico con pompa di calore
La pompa di calore è un apparecchio alimentato a corrente utilizzato sia per riscaldare gli ambienti che per rinfrescarli.
Questo sistema, in parte, sfrutta l’energia termica presente nell’aria per produrre calore.
Se la pompa di calore viene abbinata ad un impianto fotovoltaico, si possono ottenere una maggiore efficienza energetica e un grande risparmio economico. Le tipologie esistenti di pompe di calore sono le seguenti:
- pompa di calore acqua-acqua;
- pompa di calore terra-acqua (geotermica).
Il prezzo medio per installare o ristrutturare un impianto termoidraulico con una pompa di calore geotermica è di circa 25.000€.
Impianto termoidraulico con piastre radianti
Impianto termoidraulico con piastre radianti
Le piastre radianti in acciaio o alluminio utilizzate per il riscaldamento, non riscaldanol’aria, bensì le pareti, evitando così di seccare l'aria e di sollevare polveri.
I vantaggi di questo sistema sono il riscaldamento omogeneo dell’ambiente, un notevole risparmio energetico e la facile applicazione (sia sulle pareti che sul pavimento o sul soffitto).
Le piastre, inoltre, possono essere utilizzate anche per il raffrescamento, e sono personalizzabili, per quanto concerne l'estetica.
Il costo medio per installare o ristrutturare un impianto termoidraulico con le piastre radianti (100 mq) è di circa 8.000€.
Ristrutturare un impianto termoidraulico: come procedere
Si può decidere di ristrutturare un impianto termoidraulico perché non è più efficiente, per risparmiare sui costi energetici, oppure, per ottenere maggiore comfort in casa sia d’estate che d’inverno.
Senza dubbio, realizzare un'installazione idraulica completa è un’operazione complessa, e per effettuarla nel modo corretto, è necessario contattare un termotecnico, che possa eseguire una diagnosi approfondita per capire se ci siano difetti gravi e come fare per modificarli o eliminarli.
Primo passaggio: richiedere preventivi
Nel momento in cui si decide di ristrutturare l’impianto termoidraulico di casa, non è bene fermarsi al primo preventivo richiesto, e non è consigliabile scegliere quello più economico, perché non sempre si ha la certezza di ottenere un buon risultato.
È meglio rivolgersi a più professionisti, i quali, una volta effettuato un accurato controllo dell’impianto, siano in grado di capire come intervenire e possano comunicare in modo chiaro al committente l'ammontare della spesa da sostenere.
Secondo passaggio: valutare le proposte
Soltanto dopo aver valutato le varie proposte, in base alla personale esigenza, si può decidere in tutta tranquillità a chi affidarsi per la ristrutturazione dell’impianto termoidraulico.
L'importante è che il lavoro sia finalizzato al risparmio energetico, anche perché ciò permette di usufruire di un bonus fiscale sostanzioso.
Per prima cosa, è doveroso capire quali sono gli interventi da svolgere. Si possono fare operazioni di varia natura per rinnovare un impianto termoidraulico, come ad esempio:
- sostituire la vecchia caldaia con un modello a condensazione;
- installare una nuova pompa di calore;
- sostituire o riparare le tubazioni;
- installare uno scaldabagno.
Terzo passaggio: confrontare le proposte in base al budget a disposizione ed alle necessità
Sicuramente, quando ci si trova a dover scegliere la ditta che dovrà ristrutturare l’impianto termoidraulico, è doveroso tenere in considerazione il budget di spesa a disposizione.
Infatti, è inutile pensare di iniziare un lavoro che supera di gran lunga le proprie possibilità finanziarie. Al contrario, è meglio optare per una soluzione che possa soddisfare le principali necessità a costi contenuti.
Quali soluzioni scegliere per la ristrutturazione dell’impianto termoidraulico?
Se l’impianto di casa è ancora in buono stato e si desidera renderlo più performante, esiste è la possibilità di migliorarlo mediante l’installazione di apparecchiature e componenti più all’avanguardia.
Ad esempio, si può cambiare soltanto la caldaia, installare un numero maggiore di termosifoni oppure, se si possiede un camino, pensare di trasformarlo in termocamino.
Qualora si sia notato un consumo energetico spropositato, causato anche da modelli di caldaia molto vecchi, un’ottima soluzione è quella di sostituirli con dispositivi a condensazione, i quali, grazie alle caratteristiche del sistema, permettono di risparmiare fino al 30% sui consumi medi di gas per il riscaldamento domestico.
Passi per installare un impianto termoidraulico
Realizzazione schema di installazione
Prima di installare un impianto termoidraulico, è doveroso realizzare un preciso schema di installazione.
Questo primo passaggio consente di valutare la capacità di riscaldamento e il fabbisogno di calore all’interno della casa.
Ciò che deve essere tenuto in considerazione è:
- la linea del gas che alimenta la caldaia;
- la parte di impianto elettrico riguardante l’accensione e la termoregolazione.
Scelta del sistema di produzione e distribuzione del calore
Prima che venga avviato il lavoro di installazione, è opportuno scegliere il sistema di produzione e distribuzione del calore più idoneo alle personali esigenze di riscaldamento domestico.
Tra le principali tipologie di impianti termoidraulici, vi sono quelli:
- a pioggia, vantaggiosi soprattutto se bisogna riscaldare gli appartamenti ubicati agli ultimi piani di un palazzo;
- a sorgente, più economici, ma allo stesso tempo, meno efficienti dei precedenti;
- a livello, adottati negli impianti autonomi che servono un piano soltanto, ossia, quando caldaia e radiatori si trovano sullo stesso livello.
Installazione sistema di produzione e tubi di collegamento
Si procede prima installando la caldaia, appoggiando i ganci sugli appositi tasselli, avvitando i flessibili, agganciando la canna fumaria, collegando la corrente elettrica ed aprendo il circuito dell’acqua.
Per quanto riguarda le tubazioni, invece, si interviene nel seguente modo:
- i due tubi che partono dalla caldaia e arrivano al distributore, vengono inseriti all’interno della parete e annegati nel massetto del pavimento;
- dal distributore partono varie diramazioni, che servono ad alimentare i termosifoni, in corrispondenza dei quali si crea una scanalatura nel muro per far risalire i tubi lungo la parete;
- nella parte finale del tubo di mandata, viene montata la valvola di ritegno e collegamento al termosifone, mentre su quello di ritorno, si monta il raccordo che prevede lo sfiato per l’aria.
Collaudo dell’impianto termoidraulico
La prima accensione di un impianto termoidraulico, secondo quanto previsto dalla relativa normativa, deve essere fatta dall’installatore, che provvede ad effettuare tutte le verifiche e le prove del caso, prima di rilasciare la dichiarazione di conformità e la relazione di collaudo.
Si tratta di documenti obbligatori sia in caso di nuove installazioni, sia di rifacimento, adeguamento o modifica di impianti di riscaldamento e raffrescamento.
Quali sono le principali normative riguardanti l’installazione o la ristrutturazione di un impianto termoidraulico?
Le normative riguardanti l’installazione o la ristrutturazione degli impianti termoidraulici sono numerose, e proprio per questo motivo, occorre affidare questo tipo di lavori esclusivamente a tecnici abilitati e specializzati, i quali possano conoscerle appieno e rispettarle.
Ecco alcune delle norme più importanti da seguire:
- Legge 10/1991, Norme in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia.
- D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993, Regolamento per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici.
- D.M. 12/04/1996, Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi.
- D.L. n. 192 del 19 agosto 2005, Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia.
- D.M. n. 37 del 22 gennaio 2008, Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11-quaterdecies (comma 13, lettera a) della legge n.248/2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici.
- D.P.R. n. 74 del 16 aprile 2013, Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari (…).
- D.Lgs. n. 48 del 10 giugno 2020, di recepimento della Direttiva 2018/844/UE (Prestazione energetica degli edifici).