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Come funziona il servizio preventivi di habitissimo?
Costi per installare punti salvavita
Tipo di salvavita | Prezzo | Dettagli |
Installare punto salvavita casa | 250 € | Interruttore differenziale per uso civile |
Installare punto salvavita villa | 200 € | BTicino GC723AC25 BTDIN Interruttore Differenziale Salvavita, 2 Moduli |
Installare punto salvavita ufficio | 300 € | Centralino BTICINO CAB50 precablato |
Installare punto salvavita locale commerciale | 600 € | Salvavita Stop Go a Risparmio Automatico |
Installare punto salvavita negozio | 700 € | Bticino HC4305/6 salvavita automatico |
Come otteniamo i prezzi?
Informazione utile
Il prezzo medio per l'installazione di punti salvavita è di circa 150€ + IVA (acquisto e manodopera inclusi).
- Circa 1 giorno
- Dificoltà: Alta
Esempi di preventivi per l'installazione di punti salvavita
Il costo di un salvavita varia in funzione della tipologia di interruttore scelto (modello, marchio e qualità) e delle tariffe degli elettricisti.
Di seguito si elencano alcuni esempi di preventivi, i cui prezzi si riferiscono all’acquisto tali dispositivi a seconda della potenza, del modello e del brand.
- Interruttore differenziale salvavita AC da 63A Aigostar, protezione da dispersioni verso terra: costo medio di circa 16€;
- differenziale salvavita AC da 25A Siemens: prezzo medio di circa 18€;
- interruttore differenziale BTcino AC da 40A, 2 moduli: costo medio di circa 85€;
- interruttore salvavita AC modulare puro da 25A ABB: prezzo medio di circa 150€;
- differenziale elettrico di tipo A da 40A Schneider Electric: costo medio di circa 32€;
- blocco differenziale BTcino HPI fino a 32A: prezzo medio di circa 70€.
In genere, gli interruttori differenziali modello AC sono più economici, rispetto alle versioni A. Il prezzo della manodopera per montare un punto salvavita è di circa 70€.
Cosa c'è da sapere sui salvavita?
Il salvavita, o interruttore differenziale, è un dispositivo di sicurezza la cui funzione è quella di interrompere la corrente in caso di guasti o cortocircuiti.
Ogni edificio che utilizza l’energia elettrica deve essere dotato di un impianto a norma e di un salvavita, pertanto, è necessario affidarsi ad elettricisti specializzati per eseguire questo tipo di installazioni.
Prima di scegliere un interruttore differenziale è opportuno valutare i modelli disponibili in commercio (prestando attenzione soprattutto al marchio) e chiedere aiuto ad un professionista del settore.
È possibile acquistare le seguenti tipologie di interruttori differenziali:
- AC, che scattano soltanto a causa di dispersioni in corrente alternata;
- A, che garantiscono protezione anche per le dispersioni in corrente continua. Questa categoria di prodotti include anche gli interruttori HPI, SI, K e HI, ossia, i differenziali ad alta immunità;
- B, che funzionano sia con dispersioni in corrente continua, sia ad alta frequenza e devono essere montati sugli impianti trifase;
- F, obbligatori con i dispositivi ad alimentazione inverter in impianti monofase.
La selezione dei differenziali deve essere eseguita a seconda del modello di cui si ha bisogno, basandosi, naturalmente, sull’impianto elettrico che si ha a disposizione.
Il numero di interruttori salvavita da installare varia in base alla metratura dell’immobile in questione. Dai 100 mq in su, occorre montare almeno 4 differenziali: uno di tipo A e tre di tipo AC con intensità nominale di 40A (se non è presente un riscaldatore elettrico di molti kW). Si possono anche aggiungere gli interruttori di altri modelli se si possiedono elettrodomestici che ne hanno bisogno.
Domande frequenti sui salvavita
Cosa fare per il salvavita che scatta e non si rialza?
Se si ha a che fare con un salvavita che scatta e non si rialza, molto probabilmente significa che c’è un cortocircuito. Questo tipo di problematica si verifica spesso negli impianti elettrici obsoleti. In tale circostanza, per riarmare un differenziale, bisogna abbassare gli altri interruttori e provare a lasciare attivo solo il salvavita. Se ciò non è sufficiente, occorre contattare un elettricista, poiché potrebbe trattarsi anche del mancato scarico verso terra di qualche dispositivo.
Quando scatta il salvavita?
Il salvavita può scattare per vari motivi, come ad esempio, il maltempo, un cortocircuito e l’usura dei fili elettrici. Inoltre, il differenziale salta anche se un apparecchio non scarica verso terra, se una presa è bagnata o umida e se vi è un guasto generale, tale da dover sostituire l’interruttore.
Come capire se il salvavita è rotto?
Per capire se il salvavita funziona o è rotto, è necessario procedere come segue: trovare il pulsante T sul quadro elettrico, premerlo e verificare se salta o meno la corrente. Nel primo caso, significa che il differenziale è divelto, mentre se la luce non salta, vuol dire che il dispositivo funziona correttamente.
Perché si stacca il contatore e non il salvavita?
Se salta la corrente e il salvavita rimane attivo, molto probabilmente, significa che è in atto un superamento di potenza. Ogni contratto relativo alla corrente elettrica infatti, stabilisce la fornitura di una determinata potenza. Se questa viene superata, ad esempio, attaccando più elettrodomestici contemporaneamente, il contatore salta. A volte però, questo problema si verifica anche a causa di cortocircuiti, sovraccarichi, maltempo e cavi scoperti e danneggiati.
Perché il salvavita scatta quando è tutto spento?
Se si ha un salvavita che scatta con tutto spento, è necessario contattare subito un elettricista per verificare il corretto funzionamento dell’impianto. In questo caso infatti, potrebbero essersi verificati dei sovraccarichi o guasti di grave entità.