In questa guida
- Costi per installare scaldabagno
- Costo installazione scaldabagno a seconda della tipologia
- Informazione utile
- Quali sono i tipi di energia per lo scaldabagno?
- Quando si sceglie uno scaldabagno?
- Domande frequenti per l'installazione dello scaldabagno
- Scaldabagno elettrico: funzionamento e buone norme di utilizzo.
- Cosa dice la legge circa l'installazione dello scaldabagno?
- Scaldabagno a gas: funzionamento e normativa
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Costi per installare scaldabagno
Tipo di lavoro | Prezzo | Dettagli |
Installare scaldabagno casa | 600 € | Ariston Velis Dune WiFi 80 L |
Installare scaldabagno monolocale | 300 € | Velis evo plus 50 L |
Installare scaldabagno villa | 1.100 € | Evo 110 WH accumulo 110 L |
Installare scaldabagno ufficio | 800 € | Lydos Hybrid Wi-Fi 100 L |
Installare scaldabagno ristorante/bar | 600 € | Dianboiler 200 L |
Come otteniamo i prezzi?
Costo installazione scaldabagno a seconda della tipologia
Scaldabagno a cisterna
Lo scaldabagno a cisterna è un dispositivo dotato di un apposito serbatoio con resistenza elettrica integrata, all’interno del quale è possibile conservare l’acqua calda. Tale apparecchio viene chiamato più comunemente, scaldacqua ad accumulo (con riferimento alla sua funzione primaria) ed è piuttosto economico rispetto agli altri modelli, tuttavia, per il suo utilizzo, viene impiegata una grande quantità di energia elettrica.
Il costo medio di uno scaldabagno elettrico ad accumulo da 50 litri è di circa 150€.
Scaldabagno con caldaia a flusso forzato
Lo scaldabagno con caldaia a flusso forzato (o caldaia a tiraggio forzato, camera stagna e di tipo C) è una delle soluzioni attualmente più utilizzate. Per una maggiore efficienza energetica e tutela ambientale, è possibile optare per un modello a condensazione, il cui funzionamento è basato sull’utilizzo dei fumi di combustione per produrre ulteriore energia.
Il prezzo medio di uno scaldabagno con caldaia a flusso forzato a condensazione è di circa 900€.
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Scaldabagno senza scarico fumi
Installare uno scaldabagno senza scarico fumi è un intervento piuttosto semplice, in quanto tali dispositivi non necessitano, appunto, del montaggio di una canna fumaria. Si tratta di scaldacqua a gas a camera stagna, che è possibile collocare indoor, poiché, a differenza di quelli a camera aperta, funzionano con il tiraggio forzato, (che prevede il prelievo dell’aria dall’esterno).
Il costo medio di uno scaldabagno senza scarico fumi è di circa 400€.
Informazione utile
Installare uno scaldabagno di portata media, con boiler da 10-12 litri, può costare tra 150€ e 200€. Questo prezzo non è comprensivo di IVA, esclude i flessibili per lo scarico dei fumi ma comprende l'intervento del tecnico.
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Quali sono i tipi di energia per lo scaldabagno?
Scaldabagno elettrico
La funzione dello scaldabagno elettrico consiste appunto, nel riscaldare l’acqua per mezzo della corrente elettrica.
Installare uno scaldabagno elettrico ad accumulo è un’ottima soluzione per chi vuole avere sempre a disposizione una riserva di acqua calda da poter utilizzare quando desidera, la quale viene conservata all’interno del boiler. Lo scaldabagno istantaneo invece, produce acqua calda soltanto sul momento.
Il costo medio di uno scaldabagno elettrico ad accumulo da 80 litri parte da circa 150€.
In linea generale, lo scaldabagno a riscaldamento istantaneo è quello più conveniente, poiché, con il suo utilizzo, non si spreca energia (producendo troppo ed inutilmente) e quando se ne ha la necessità, si può usufruire subito dell’acqua calda. Il prezzo medio di questo modello varia da 60€ a 400€ in base alla capacità.
Gli scaldacqua a pompa di calore risultano i dispositivi più efficienti per riscaldare e raffreddare l’acqua sanitaria, poiché consentono di risparmiare una grande quantità di energia. Tali apparecchi sono costituiti da un circuito chiuso di tubazioni, all’interno delle quali è presente un fluido refrigerante, che, a seconda della temperatura e della pressione, varia da stato liquido a gassoso. Uno scambiatore fa sì che l’acqua venga riscaldata o raffreddata in base alle necessità.
Il costo medio di uno scaldacqua a pompa di calore da 80 litri è di circa 700€.
Scaldabagno a gas
Lo scaldabagno a gas è dotato di un apposito bruciatore e funziona sfruttando il gas naturale miscelato con l’aria. L’acqua viene poi riscaldata per irraggiamento oppure, attraverso i fumi prodotti dalla combustione.
Il modello di scaldabagno a camera stagna (ossia, con fiamma pilota) prevede un tiraggio forzato, poiché l’aria utilizzata proviene dall’esterno. Per tale motivo, può comodamente essere installato anche in ambienti di piccole dimensioni. Il prezzo medio di questo dispositivo parte da circa 250€.
Lo scaldabagno a camera aperta (sprovvisto di fiamma pilota), è a tiraggio naturale, in quanto per poter funzionare, preleva l’aria direttamente dal luogo in cui è collocato e convoglia i fumi di combustione all’esterno di esso. Si tratta di un apparecchio piuttosto economico, il quale però, a causa della sua scarsa sicurezza, può essere installato soltanto in locali di ampia metratura (bagni e cucine a partire da 20 mq) e con aperture molto grandi per la ventilazione.
Costo installazione scaldabagno a gas a camera aperta: circa 200€.
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Scaldabagno a legna
Lo scaldabagno a legna consente di ottenere acqua calda sanitaria per mezzo della combustione della legna stessa. Si tratta di un dispositivo idoneo per chi ha la possibilità di produrre la legna autonomamente e poterla conservare con facilità all'interno di aree apposite.
Costo installazione scaldabagno a legna: da 250€ a 450€.
Scaldabagno termoelettrico
Per attivarsi, lo scaldacqua termoelettrico può sfruttare sia la corrente elettrica, sia la combustione del gas naturale, pertanto, oltre ad essere più ingombrante rispetto ad altri dispositivi, è dotato di un meccanismo di funzionamento piuttosto complesso.
Tra i principali vantaggi di un boiler termoelettrico vi sono l’efficienza e la versatilità; gli svantaggi di questo apparecchio sono invece legati all’installazione (a causa della sua grandezza) ed ai consumi di energia elettrica.
Il prezzo medio per installare uno scaldabagno termoelettrico da 80 litri varia da 250€ a 500€ (acquisto e manodopera inclusi).
Quando si sceglie uno scaldabagno?
Se si ha necessità di installare uno scaldabagno le motivazioni possono essere diverse:
- la casa necessita di uno scaldabagno ex novo;
- Il vecchio scaldabagno è inutilizzabile (rotto, irreparabile, desueto) e c'è necessità di sostituirlo.
Se la casa è di nuova costruzione il posto in cui collocare lo scaldabagno sarà valutato dal professionista e sarà scelto in base a criteri funzionali ed estetici ben precisi. Anche in caso di sostituzione dello scaldabagno in una vecchia casa che ha subito una ristrutturazione dell'impianto idrico, il luogo in cui collocarlo dovrà essere valutato da un esperto.
Una volta stabilite queste priorità si potrà valutare il tipo di scaldabagno da installare: la sua portata dev'essere proporzionata alla richiesta dell'utente.
Una famiglia di quattro persone installerà uno scaldabagno più potente di un singolo individuo che carica acqua calda in misura decisamente ridotta.
Per fare una stima sommaria di quanta acqua, per esempio, viene consumata per una doccia calda occorre ricordare che la portata di un rubinetto è compresa tra 5 e 12 litri al minuto. Una doccia della durata di 5 minuti può portare a un consumo di 25 litri. Se si aumenta la durata della doccia si può arrivare fino a 50 litri di acqua consumata.
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Domande frequenti per l'installazione dello scaldabagno
Con che frequenza devono essere svuotate le ceneri dello scaldabagno a legna?
Quando si decide di installare uno scaldabagno a legna, è necessario considerare che tale combustibile produce una grande quantità di cenere. I cassettini all’interno dei quali si accumulano i residui di cenere possono avere diverse capacità, tuttavia, non bisogna attendere che questi si riempiano del tutto, bensì, occorre svuotarli con costanza e pulire il tutto frequentemente.
Che differenza c'è tra tiraggio naturale e forzato?
I dispositivi a tiraggio naturale (a camera aperta) prelevano e bruciano l’aria all’interno dei locali presso cui sono installati, al contrario, gli apparecchi a tiraggio forzato (a camera stagna) sfruttano l’aria proveniente dall’esterno. I primi, sono considerati ormai obsoleti e necessitano di sistemi di ventilazione efficienti; i secondi, possiedono un impianto di ventilazione integrato.
Cos'è il certificato di conformità?
La dichiarazione di conformità è un documento che indica l'installazione di un impianto a norma. Oltre a contenere i dati riguardanti il tecnico che ha effettuato gli interventi e quelli relativi al proprietario, tale certificazione include anche informazioni precise concernenti l’impianto, come ad esempio il progetto, gli schemi, una descrizione dettagliata dei lavori eseguiti, le verifiche effettuate, le riparazioni e la manutenzione dello stesso.
Ogni quanto va fatta la manutenzione dello scaldabagno?
Oggi, la manutenzione dello scaldabagno è obbligatoria per legge, grazie all’approvazione della norma UNI 10436 del 21 novembre 2019 (Caldaie a gas con portata termica nominale non maggiore di 35 kW). È necessario infatti eseguire gli interventi di pulizia e manutenzione ordinaria di questi dispositivi, almeno una volta all’anno. Nel caso in cui si verifichino invece malfunzionamenti di qualsiasi genere (i quali richiedano lavori di manutenzione straordinaria), è opportuno rivolgersi ad un tecnico specializzato ed abilitato quanto prima.
Quanto costa installare uno scaldabagno?
Il costo per installare uno scaldabagno varia da 200€ a circa 1.500€ (acquisto, IVA e montaggio inclusi).
Quanto costa sostituire uno scaldabagno?
Il prezzo medio per la sostituzione di uno scaldabagno comprende sia la spesa per l’acquisto e il montaggio del nuovo dispositivo (circa 800€), sia il costo relativo allo smaltimento del vecchio scaldacqua (prezzo di circa 200€).
Scaldabagno elettrico: funzionamento e buone norme di utilizzo.
Quando si installa uno scaldabagno elettrico, questo può essere considerato un contenitore di acqua calda, ovvero un serbatoio, che per ovvie ragioni è coibentato.
Il riscaldamento dell'acqua avviene tramite un elettrodo o una resistenza elettrica che fanno scattare il riscaldamento dell'acqua fino a raggiungere una temperatura standard e pre impostabile tramite termostato, ma che non supera mai i 100° C. È proprio l'energia elettrica ad attivare la resistenza, ragion per cui i costi per far funzionare uno scaldabagno elettrico sono elevati.
Tuttavia, ci sono degli accorgimenti che garantiscono un corretto dispendio di risorse. Innanzitutto è fondamentale scegliere e installare un modello di scaldabagno elettrico proporzionato alle necessità e al proprio uso.
Una famiglia costituita da 4 persone necessiterà di un modello medio-grande, un singolo utente può tranquillamente usufruire della portata di uno scaldabagno elettrico di piccole dimensioni.
Installando degli scaldabagni piccoli si riesce ad accumulare acqua calda in una mezzora, di contro l'acqua calda a disposizione sarà decisamente ridotta. Viceversa, installando uno scaldabagno elettrico grande si consente di ottenere molta acqua calda ma si impiegherà molto più tempo a riscaldarla, ragion per cui l'energia elettrica impiegata sarà più elevata, e dunque i consumi lieviteranno.
Esiste poi una buona abitudine che favorisce il risparmio: avere una fascia oraria ben precisa per effettuare una doccia, per esempio al mattino, potrà permettere di programmare l'accensione dello scaldabagno tramite un timer elettronico, una opzione consigliatissima, soprattutto per i boiler di grandi dimensioni.
Se si riesce a prevedere la necessità di acqua calda, il boiler potrà accendersi un'ora prima e garantire l'acqua calda, tornando a spegnersi nei momenti di inutilizzo. Se lo scaldabagno si accende nelle ultime ore notturne, quelle prossime al mattino, si potrà usufruire, per esempio, di una tariffa di consumo di energia elettrica ridotta (molti fornitori di energia elettrica propongono questa differenziazione).
Quando si utilizza acqua calda per il semplice lavaggio dei piatti, una buona norma che riduce i consumi è non tenere il boiler carico fino al 100%, per il cui riscaldamento l'energia lavora più a lungo. Se sarà sufficiente un'acqua tiepida si potrà tenere lo scaldabagno elettrico pronto con una capienza del 60-70%.
Cosa dice la legge circa l'installazione dello scaldabagno?
Sostituire il vecchio scaldacqua per installare uno scaldabagno a pompa di calore (soltanto se quest’ultima è dotata di coefficiente di prestazione maggiore di 2,6) consente di usufruire delle detrazioni del 65% relative all’efficientamento energetico di un immobile. È bene ricordare inoltre, che non è possibile utilizzare le agevolazioni per installare uno scaldabagno a gas. L’importo massimo detraibile ammonta a 30.000€.
Per quanto riguarda le leggi relative allo scaldabagno, è opportuno citare la normativa ErP (Energy Related Products), ossia, i regolamenti europei Ecodesign attuati a partire dal 26 settembre 2015, il cui scopo è quello di valutare le prestazioni degli impianti di climatizzazione e di migliorarne sensibilmente l’efficienza.
Tali direttive obbligano i produttori degli impianti di climatizzazione a fornire sistemi sempre più efficienti ed a basso impatto ambientale, dotati di emissioni inquinanti minori di 56 mg/kWh.
Scaldabagno a gas: funzionamento e normativa
Intanto è bene sapere che uno scaldabagno a gas può essere installato sia all'interno, per esempio in un bagno, sia installato a parete, sia direttamente all'aperto, su una facciata di un edificio o su un muro perimetrale.
Nel caso in cui lo scaldabagno a gas venga installato esternamente, a contatto cioè con gli agenti atmosferici, deve essere dotato di un kit-antigelo che permetta ai tubi collegati sotto il boiler di non congelare. Il kit-antigelo è un sistema che, grazie a un termostato di comando, riesce a rilevare una temperatura inferiore ai -5 gradi. A questo strumento è affidato il compito di avviare il surriscaldamento di una coppia di resistenze o elettrodi che faranno riscaldare i tubi di collegamento impedendo il loro congelamento.
È fondamentale, in ogni caso, che lo scaldabagno installato sia allacciato a una rete di gas domestico metano. Se si sceglie il gpl a mezzo di valvola per intercettazione si applica una modifica agli augelli.
Contemporaneamente si porta avanti anche l'allacciamento alla rete idrica, sia di acque chiare (calda e fredda) e l'allacciamento alla rete elettrica. Se si opta per un innesco non elettrico ma a batterie, sarà loro compito alimentare la scintilla che innesca la combustione.
L'installazione di uno scaldabagno a gas prevede che lo scarico avvenga tramite una rete apposita, a tiraggio naturale (tipo B) o a tiraggio forzato singolo o collettivo (tipo C).
Questa procedura è obbligatoria e monitorata da una norma varata per le nuove installazioni.
Per i vecchi modelli, in cui il sistema è differente, lo scarico dei fumi avviene in modo autonomo all'aperto. Nel caso in cui si possieda un vecchio modello di scaldabagno è vivamente consigliato adeguarsi alle nuove regole, soprattutto per una questione di sicurezza.
L'idraulico incaricato saprà come agire.
La norma cui far riferimento è la UNI 9036,del 4 dicembre 2015.
La norma "Gruppi di misura, prescrizioni di installazione" stabilisce le prescrizioni per l’installazione dei gruppi di misura, destinati alla misura dei gas distribuiti per canalizzazione.
Si applica ai gruppi di misura con pressione massima di esercizio, rilevata immediatamente a monte del gruppo stesso, non maggiore di 4 kPa (40 mbar) per gas della prima e seconda famiglia e non maggiore di 7kPa (70 mbar) per i gas della terza famiglia, come definiti nella UNI EN 437.
Per l'installazione singola ci sono dei divieti:
- Nei locali in cui non sia possibile realizzare un’aerazione naturale;
- Nei locali adibiti a camere da letto;
- Nei locali destinati a servizi igienici;
- Al disotto di lavabi o lavandini;
- Al disopra di apparecchi di utilizzazione a fiamma libera.