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Costi per installare ventilconvettore
Tipo di lavoro | Prezzo | Dettagli |
Installare ventilconvettore ad acqua | 250 € | Installare ventilconvettore a parete |
Installare ventilconvettore a parete | 360 € | Olimpia Splendid |
Installare ventilconvettore a soffitto | 300 € | Clivet Aura |
Installare ventilconvettore idronico | 400 € | Idrosplit |
Installare ventilconvettore canalizzabile | 500 € | Aermec |
Come otteniamo i prezzi?
Informazione utile
Il prezzo medio di un ventilconvettore installabile sia verticalmente sia orizzontalmente, dotato di comando a distanza può variare a seconda della tecnologia applicata. In linea generale il costo può oscillare tra le 300 e le 600 Euro, iva inclusa.
- 1-2 Giorni
- Dificoltà: Alta
I modelli di ventilconvettore che esistono in commercio.
Installare ventilconvettore a pavimento
L'installazione di ventilconvettori a parete può essere effettuata montando un terminale al di sopra del battiscopa, dunque a livello del pavimento oppure in alto, come fosse un tradizionale climatizzatore.
Se nel primo caso il ventilatore emanerà aria calda o fredda solo verso l'alto, nel secondo caso si potrà optare per una diffusione verticale, ovvero verso l'alto, oppure orizzontale, grazie alle presenza di alette di movimento basculanti che indirizzeranno l'aria in modo parallelo al pavimento.
Installare ventilconvettore a soffitto
I ventilconvettori a soffitto sono maggiormente consigliati in caso di mancanza di spazio sul pavimento, in luoghi molto estesi, come i grandi saloni, gli uffici a pianta aperta, i centri commerciali, gli studi medici.
Questo tipo di installazione prevede ventilconvettori piuttosto grandi, in grado di diffondere aria calda o fredda dall'alto in modo uniforme, orientando, grazie a ventilatori appositi, l'aria in ogni direzione e con una perfetta diffusione della temperatura ricercata.
I pro e i contro dell'installazione di un ventilconvettore.
Se si decide di avviare una ristrutturazione radicale o si valuta la costruzione di una nuova casa non è escluso che si possa essere portati per un cambiamento radicale rispetto alla tradizione. Il cambiamento può riguardare diversi aspetti, uno fra tutti può essere costituito dal metodo di riscaldamento.
Negli ultimi decenni lo stile di vita è decisamente cambiato, molto spesso accade che la casa resti disabitata per la maggior parte delle ore diurne, ragion per cui l'idea di installare un sistema di riscaldamento che punti al risparmio economico e all'ottimizzazione delle ore in cui si è presenti all'interno della casa è interessante.
Una risposta validissima da questo punto di vista è costituita dall'installazione di un sistema di ventilconvettori. Installando i ventilconvettori, più noti col loro nome straniero di "fancoil", come sistema di riscaldamento si va incontro a notevoli migliorie.
La maggior parte delle case tradizionali utilizza come metodo di riscaldamento i classici radiatori obsoleti e di vecchia generazione.
Quali sono i limiti dei vecchi radiatori rispetto all'installazione di moderni ventilconvettori o fancoil?
I classici termosifoni hanno diversi difetti. Innanzitutto trasmettono il calore per convezione. L'aria calda prodotta è piena di polveri e compositi volatili organici, pulviscoli e particelle che se inalate da chi abita la casa e lo spazio riscaldato possono dare anche problemi di allergia.
Come funziona un vecchio radiatore?
Il sistema dei radiatori funziona grazie al riscaldamento di una quantità d’acqua all’interno dei diversi componenti dei radiatori: le tubazioni e gli elementi verticali. Con questo sistema si riesce ad ottenere un massimo rendimento alla temperatura dell’acqua calda di alimentazione pari a 70° o 80°C.
Quello che permette all'ambiente di riscaldarsi è un moto convettivo: quanto più il termosifone resta acceso, tanto più la massa di aria calda originata si diffonderà nella casa.
Un grande difetto del riscaldamento tradizionale è la stratificazione: l'aria calda si sposta a banchi, lasciando alcune zone della casa poco riscaldate rispetto ad altre. Per coprire questa sproporzione termica si accende il più possibile, consumando combustibile e seccando l'aria in maniera esagerata.
Non dimentichiamo, difatti, che l'aria calda prodotta dai termosifoni è un'aria piuttosto secca, affatto umidificata. Questa caratteristica toglie comfort alla casa e al momento del relax, soprattutto durante la notte, soprattutto nelle piccole camere camere, come il bagno, dove sono presenti gli scaldasalviette.
I punti di forza rilevati nell'installazione dei fancoil sono invece notevoli. Tanto per citarne uno il consumo di risorse registrato da un ventilconvettore è decisamente inferiore al consumo di gas metano necessario al riscaldamento di una casa.
Un risparmio energetico che si traduce in risparmio economico e, dato non trascurabile, anche in maggior rispetto per l'ambiente.
Installare nella propria casa un sistema di ventilconvettori, o fancoil, eliminerà tutti questi disagi e apporterà alla casa un notevole aumento di comfort.
Il differente approccio logistico e tecnico dei ventilconvettori permette all'aria espulsa costantemente da un ventilatore di essere diffusa nella casa in maniera omogenea e circolare, coprendo ogni angolo possibile e originando un'uniformità di temperatura oggettiva.
Un altro punto fondamentale a favore dell'installazione dei ventilconvettori è che i fancoil assommano in un unico sistema sia il riscaldamento sia la climatizzazione.
Un ventilconvettore è progettato per riscaldare in inverno e rinfrescare d'estate, evitando inutili sprechi di denaro per l'acquisto di altre macchine e limitando al massimo il consumo suppletivo di energia.
Quali sono gli svantaggi dell'installazione di un ventilconvettore?
Installare i fancoil significa star dietro alla tecnologia: installando macchine desuete i consumi saranno maggiori. Installare un fancoil efficiente significa acquistare modelli di ultima generazione e non accontentarsi di apparenti e immediati risparmi.
Dal punto di vista pratico uno svantaggio di un riscaldamento basato sull'installazione di fancoil potrebbe essere la bassa temperatura del pavimento: tendendo a salire, l'aria calda occupa tutta la parte centrale e alta della casa, ma non irradia calore al pavimento, cosa che invece garantisce il vecchio sistema dei radiatori.
Il funzionamento del ventilconvettore.
Quando si installa un ventilconvettore è sempre opportuno conoscere il suo funzionamento.
Il ventilconvettore è un terminale che si occupa della diffusione dell'aria (calda o fredda) ed è il componente principale di un impianto di riscaldamento e climatizzazione di nuova generazione.
Al suo interno, un ventilconvettore presenta un carter metallico con due batterie di scambio termico, un ventilatore, un filtro dell’aria, una piccola vasca di raccolta della condensa.
Nella parte esterna invece presenta dei collegamenti con le reti dell’acqua calda, i collegamenti elettrici e quelli idraulici e le valvole di intercettazione.
Esternamente un ventilconvettore è protetto da una scocca quasi sempre molto curata nel design, così da potersi adattare a qualunque tipo di arredamento. Nel caso in cui si scelga di installare un ventilconvettore a incasso, la scocca non è necessaria.
Per quanto riguarda il suo funzionamento, un ventilconvettore lavora a ricircolo dell’aria: preleva l’aria dall’ambiente per mezzo del ventilatore, canalizzandola in un filtro il cui compito è liberarla da pulviscolo e impurità, per poi incanalarla verso una batteria di scambio, dove per mezzo di una convenzione forzata, scambia il calore con l'acqua, per poi espellerla.
Nel caso in cui il ventilconvettore sia attivato per riscaldare, il calore viene prelevato, nel caso in cui il ventilconvettore sia utilizzato come climatizzatore il calore viene ceduto.