In questa guida
- Costi per perizia fonometrica
- I parametri per la perizia fonometrica
- Informazione utile
- Le prove acustiche negli edifici
- Le norme nazionali che regolano la valutazione dell'impatto acustico nella perizia fonometrica
- In cosa consiste la perizia fonometrica
- La figura del tecnico in acustica ambientale per le perizie fonometriche
Richiedi preventivi gratuiti e senza impegno ai professionisti della tua zona
Come funziona il servizio preventivi di habitissimo?
Costi per perizia fonometrica
Tipo di lavoro | Prezzo | Dettagli |
Perizia fonometrica per isolamento acustico ascensori | 700 € | 2 ascensori |
Perizia fonometrica per isolamento acustico facciata | 370 € | |
Perizia per isolamento acustico calpestio | 340 € | Casa monofamiliare |
Perizia fonometrica per isolamento acustico calpestio | 500 € | Locale commerciale |
Perizia fonometrica per isolamento acustico condizionatori | 300 € | Ufficio |
Perizia fonometrica per isolamento acustico studio di registrazione | 400 € | 80 mq |
Come otteniamo i prezzi?
I parametri per la perizia fonometrica
Isolamento acustico nuove costruzioni
Gli edifici di nuova costruzione devono essere caratterizzati da specifiche prestazioni di isolamento ai rumori. I limiti da rispettare sono indicati nel Decreto del 5 dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici” e riguardano:
- Isolamento acustico dai rumori aerei tra differenti unità immobiliari
- Isolamento dai rumori provenienti dall’esterno (isolamento di facciata)
- Isolamento dai rumori da calpestio
- Isolamento dai rumori degli impianti a funzionamento continuo e discontinuo
- Tempo di riverberazione di aule scolastiche e palestre
Per ogni tipologia di rumore il DPCM indica:
- il descrittore da utilizzare
- i valori limite da rispettare in opera, a fine lavori, in funzione della destinazione d’uso dell’immobile
Fonte dell'immagine in: legnoweb.com
Isolamento acustico rumori aerei
L'isolamento di partizioni verticali e orizzontali è la capacità di una partizione realizzata in opera di limitare il passaggio di rumori aerei (voci, TV, radio, ecc.) è definita dal descrittore indice di potere fonoisolante apparente (R’w). Il parametro nelle perizie fonometriche indica quanti dB è in grado di eliminare la partizione. Pertanto più il valore di R’w è alto, migliore è la prestazione di isolamento.
Fonte dell'immagine in: guiadedecoracion.net
Isolamento acustico di facciata
L’indice di isolamento acustico di facciata (D2 m , n T w) è la capacità di partizione di abbattere i rumori aerei provenienti dall’esterno. Anche in questo caso il parametro indica in sostanza quanti dB è in grado di eliminare la facciata. Alti valori di D2 m, n T w indicano migliori prestazioni di isolamento.
Fonte dell'immagine in: elledecor.it
Isolamento acustico calpestio
L’indice di livello di rumore di calpestio (L’ n w) caratterizza la capacità di un solaio di abbattere i rumori impattivi. Si valuta azionando una macchina per il calpestio sul solaio da analizzare e misurando il livello di rumore percepito nell’ambiente disturbato, generalmente l’ambiente sottostante. Di conseguenza più basso è il livello di rumore misurato migliori sono le prestazioni di isolamento del solaio.
Fonte dell'immagine in: metroscubicos.com
Isolamento acustico ascensori
Il livello di rumore di impianti a funzionamento discontinuo è caratterizzato dal descrittore livello massimo di pressione sonora ponderata A misurata con costante di tempo slow (LA S m a x ). Si valuta in sostanza misurando il “picco massimo” di rumore emesso da un impianto. Il DPCM considera impianti a funzionamento discontinuo: ascensori, scarichi idraulici, bagni, servizi igienici e rubinetteria.
Fonte dell'imagine in: ingegneri.info
Isolamento acustico condizionatori
Il livello di rumore di impianti a funzionamento continuo è definito dal descrittore livello equivalente di pressione sonora ponderata A (LA e q ). Si valuta misurando il “livello costante” di rumore emesso dall’impianto. Il DPCM considera impianti a funzionamento continuo gli impianti di riscaldamento, aerazione e condizionamento.
Fonte dell'immagine in: designmag.it
Informazione utile
Per la misurazione o perizia fonometrica di vibrazione i costi variano a seconda degli strumenti di cui il professionista dispone, dell’impiego di personale e delle ore in cui si intende monitorare la situazione.
Generalmente, per 1 ora di prestazione, il costo si aggira intorni ai 300 euro.
- 1 ora
- Dificoltà: Media
Le prove acustiche negli edifici
Chi deve fare la richiesta di perizia fonometrica?
In caso di rumore condominiale, la richiesta di una perizia fonometrica dev’essere fatta dal condomino o i condomini disturbati.
Nel caso di un edificio nuovo, la richiesta deve essere a carico del costruttore dell’edificio, vale a dire, l’impresa che esegue i lavori, mentre la certificazione può essere eseguita da tecnici esperti nel campo dell’acustica e delle vibrazioni, necessariamente abilitati sotto il profilo giuridico e inoltre preparata nello stabilire i valori di rumore, facendo in modo che questi rispecchino effettivamente la realtà delle cose.
Da aprile 2017 sono stati determinati con precisione i criteri generali per poter esercitare la professione ed è stato disciplinato l’elenco nominativo dei soggetti abilitati istituito presso il Ministero dell’Ambiente e i requisiti necessari per l’iscrizione.
Spesso le rilevazioni vengono compiute dai tecnici dell’ARPA (agenzia regionale per la protezione ambientale), ma anche da periti di aziende private certificate.
Ovviamente sono disponibili diversi software che permettono di misurare e valutare la classificazione acustica di un edificio, così il lavoro degli esperti viene semplificato e le perizie diventano sempre più realistiche.
E' sempre necessaria la perizia fonometrica negli appartamenti?
Non sempre è necessaria la perizia fonometrica in un appartamento che riceve un’immissione del rumore superiore a quanto tollerato. Infatti, la condanna scatta automaticamente, indipendentemente dalla sua tollerabilità perché si è creato un precedente con una sentenza in cui il conduttore occupante l’immobile affetto da rumore, aveva disdettato il contratto di locazione proprio a causa dell’inquinamento acustico.
Pertanto, il Tribunale ha ritenuto che non fosse necessaria una perizia fonometrica per la prova dell’intolleranza del rumore, giacché aveva superato i 3 decibel notturni e la documentazione attestava ampiamento come l’occupante della casa aveva lamentato l’esistenza di rumori nelle fasce di riposo.
Le norme nazionali che regolano la valutazione dell'impatto acustico nella perizia fonometrica
Il DPCM del 5 dicembre 1997, provvedimento della legge n. 447/1995, per quanto riguarda i requisiti acustici passivi degli edifici, riguarda tutti gli edifici per cui il rilascio della concessione edilizia è avvenuto dopo il 20 febbraio 1998 e le ristrutturazioni parziali di: impianti tecnologici, delle partizioni orizzontali e verticali degli edifici e del rifacimento della facciata esterna.
In caso di richiesta di perizia fonometrica si può fare riferimento alla classificazione di categoria per gli ambienti abitativi, per ciascuna delle quali sono indicati i valori da soddisfare per cinque parametri:
- Isolamento di partizioni verticali
- Isolamento acustico standardizzato di facciata
- Livello di rumore di calpestio dei solai normalizzato
- Livello massimo di pressione sonora per impianti a funzionamento discontinuo
- Livello di pressione sonora equivalente per impianti a funzionamento continuo
In cosa consiste la perizia fonometrica
Gli studi fonometrici ci permettono di individuare numericamente il livello di rumore prodotto o ricevuto, che può recare disturbo alla nostra vita quotidiana o nel lavoro.
La prova acustica in un edificio può rendersi necessaria per le valutazioni previsionali di impatto acustico per il disturbo da rumore prodotto da qualsiasi attività (industrie, commercio, artigianato, ma anche attività come ad esempio le associazioni culturali, nei confronti di altre attività ed ancor più di ambienti abitativi.
Tutto questo viene verificato con delle misure fonometriche in opera, misurando il livello di rumore nei giorni ed orari del massimo disturbo. Successivamente si confronterà poi questo valore numerico denominato rumore ambientale con il corrispondente valore misurato con la sorgente disturbante inattiva, denominato rumore residuo.
La figura del tecnico in acustica ambientale per le perizie fonometriche
La L.447/9 (Legge Quadro sull’Inquinamento Acustico) all’art. 2 comma 6 cita testualmente:
“… è definito Tecnico Competente la figura professionale idonea ad effettuare le misurazioni, verificare l’ottemperanza ai valori definiti dalle vigenti norme, redigere piani di risanamento acustico, svolgere le relative attività di controllo.”
Il D.P.C.M. 31 Marzo 1998 chiarisce ulteriormente la definizione di Tecnico Competente mediante il riconoscimento dei titoli di studio e delle esperienze professionali necessarie per accedere a questa specifica attività.
Il tecnico competente in acustica ambientale, acronimo TCAA, è quindi un professionista autorizzato per legge ad effettuare misure fonometriche e a eseguire studi tecnici sull’inquinamento ambientale acustico. Per molto tempo l’accesso alle liste regionali di coloro che potevano svolgere attività professionale nel campo dell’Acustica Ambientale è stato riservato a norma di legge solo a coloro che avevano acquisito esperienza sul campo in maniera continuata e non occasionale, quindi non necessariamente un professionista.
Negli ultimi anni invece le regioni hanno previsto che il Tecnico Competente in Acustica Ambientale dovesse essere iscritto ad un proprio ordine professionale e frequentato un corso di formazione professionale specifica. Di conseguenza tali figure professionali hanno acquisito un’approfondita formazione specifica in materia ed hanno anche hanno la possibilità di verificare sul campo ciò che la normativa ha messo loro a disposizione.
La figura professionale può occuparsi di situazioni in materia di acustica quali:
- valutazione di impatto acustico
- valutazione di clima acustico
- piani di risanamento da inquinamento acustico
- progettazione finalizzata alla riduzione di immissione di inquinamento acustico
- progettazione finalizzata alla protezione da inquinamento acustico in ambiente abitativo e lavorativo
- valutazione della salubrità dell’ambiente di lavoro dal punto di vista acustico
- vibrazioni
- valutazione dei requisiti tecnici passivi in ambiente abitativo
- redazione di piani di zonizzazione acustica
- redazione di regolamenti comunali in materia di acustica ambientale
- valutazione delle proposte di risanamento acustico e modalità e tempi di attuazione
I professionisti che vogliono accedere allo svolgimento dell'attività di Tecnico Competente in Acustica Ambientale, devono oltre ai titoli di studio indicati, frequentare un corso di formazione di 200 ore patrocinato dalle diverse regioni. Alla fine del corso viene sostenuto un esame di verifica attitudinale delle competenze acquisite.
Una volta superata la verifica con esito positivo è possibile presentare domanda di iscrizione nelle liste dei Tecnici Competenti in Acustica Ambientale della propria Regione di residenza dove si è frequentato il corso di formazione.
Nell’articolo 6 e 7 e 8 della legge 447/95 si definiscono anche le tipologie di studi che competono a questa figura professionale:
Il Tecnico Competente deve essere in possesso del diploma di scuola media superiore ad indirizzo tecnico o del diploma universitario ad indirizzo scientifico.
L’attività di Tecnico Competente può essere svolta previa presentazione di domanda presso l’assessorato competente in materia ambientale e corredata da documentazione comprovante l’attività svolta in maniera non occasione per quattro anni per i possessori di diploma di scuola media superiore e di due anni per i laureati.
Le attività possono essere svolte altresì da coloro che, in possesso di diploma di scuola media superiore, siano in servizio presso le strutture pubbliche e territoriali e vi svolgano la propria attività nel settore dell’acustica ambientale.
Tra i diplomi di scuola media superiore ad indirizzo tecnico è compreso quello di maturità scientifica e tra i diplomi universitari o i diplomi di laurea ad indirizzo scientifico, quelli in ingegneria ed architettura.