In questa guida
- Costi per smaltimento macerie edili
- Quanto costa lo smaltimento di macerie edili?
- Informazione utile
- Come funziona lo smaltimento delle macerie edili?
- Prezzi lo smaltimento delle macerie edili per città
- Domande frequenti sullo smaltimento di macerie edili
- Considerazioni legali per smaltire rifiuti edili
- Qual è la procedura da seguire per richiedere lo smaltimento dei rifiuti edili?
- Rifiuti edili da smaltire: l'amianto
- Le macerie: particolari rifiuti edili da dover smaltire
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Costi per smaltimento macerie edili
Tipo di lavoro | Prezzo | Dettagli |
Smaltimento cartongesso | 150 € | 50 m² |
Smaltimento miscele bituminose pericolose | 130 € | 2 tonnellate |
Smaltimento terra | 300 € | 2 quintali /analisi chimiche obbligatorie e il trasporto in discarica. |
Smaltimento rocce | 450 € | 5 quintali/ analisi chimiche obbligatorie e il trasporto in discarica. |
Smaltimento Eternit | 500 € | 100 m² |
Smaltimento ferro | 4.200 € | 6 tonnellate |
Smaltimento macerie post lavori | 250 € | 10 m³ |
Smaltimento lana di roccia | 2.400 € | 3 quintali |
Smaltimento sanitari | 50 € | 1 m³ |
Smaltimento canne fumarie | 450 € | 20 m² |
Come otteniamo i prezzi?
Quanto costa lo smaltimento di macerie edili?
Smaltimento di rifiuti inerti non inquinanti
Si considerano rifiuti inerti tutti quelli provenienti da lavori edili, come scavi e ristrutturazioni, i quali non subiscono mutazioni nel tempo e non costituiscono un pericolo per l’ambiente o la salute umana. Si tratta quindi di materiali non inquinanti, i quali possono essere riciclati e trasformati. Tra i prodotti inerti vi sono: cartongesso, ghiaia, sabbia, cemento, elementi in muratura, calcinacci, ceramica, intonaco, argilla espansa, perlite, vermiculite e mattoni.
Il costo medio per lo smaltimento di 20 m³ di rifiuti inerti è di circa 600€.
Leggi questo approfondimento circa l'importanza dello smaltimento corretto dei rifiuti da cantiere
Smaltimento di rifiuti edili combustibili
Anche i rifiuti edili combustibili provengono da demolizioni e ristrutturazioni. In questa categoria di macerie sono inclusi il legno, il cartone, le fibre naturali, la carta ed altri composti sintetici, come il polistirolo espanso XPS o estruso EPS (utilizzati spesso per l’isolamento degli edifici) ossia, tutti materiali che possono facilmente prendere fuoco. Lo smaltimento di questi elementi (se non possono essere riciclati) deve essere eseguito presso discariche autorizzate, dotate di termovalorizzatori.
Il prezzo medio per smaltire i 20 m³ di rifiuti edili combustibili è di circa 400€.
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Smaltimento rifiuti speciali
Vi sono dei rifiuti speciali che non possono essere smaltiti al pari di tutti gli altri, poiché molto pericolosi per la salute: ne è un esempio l’amianto, un materiale che, in passato, veniva utilizzato di frequente per le costruzioni edili. Solo una ditta specializzata in questo tipo di interventi può eseguirne lo smaltimento. Dopo aver effettuato un sopralluogo ed inviato una richiesta alla Asl locale, questi professionisti devono provvedere ad avvolgere il materiale in coperture protettive, bonificare il luogo in cui è stato trovato l’amianto ed infine, smaltirlo presso discariche autorizzate.
Il prezzo medio per smaltire 50m² di amianto è di circa 1.250€.
Informazione utile
In generale, il costo medio per lo smaltimento di macerie edili è di circa 30€/m³, valore che può variare in base alla tipologia di rifiuti con cui si ha a che fare. Per smaltire 50 m³ di macerie, il prezzo complessivo è di circa 1.500€.
- Da 2 a 5 giorni
- Dificoltà: Medio-alta
Come funziona lo smaltimento delle macerie edili?
Durante i lavori di ristrutturazione viene prodotto un grande quantitativo di detriti e calcinacci, provenienti soprattutto dalle demolizioni. In questi casi, è necessario provvedere ad un corretto smaltimento delle macerie edili, intervento che deve essere effettuato esclusivamente da aziende specializzate ed iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali.
Le regole da seguire per svolgere in modo consono tale operazione, sono infatti numerose. Il primo passo da fare consiste nell’individuare il responsabile dello smaltimento, ossia, la persona che si farà carico dell’eliminazione del materiale.
In secondo luogo, la ditta incaricata dovrà provvedere a pesare le macerie: se il peso totale delle stesse non supera i 30 kg, è possibile trasportarle e depositarle presso un’isola ecologica comunale.
Al contrario, se il peso complessivo è maggiore di 30 kg, occorre compilare il formulario FIR, all’interno del quale bisogna indicare il luogo presso cui portare i rifiuti ed il percorso da fare per arrivare a destinazione, oltre a numerosi dati relativi ai responsabili.
Una volta ottenuti i permessi per lo smaltimento, i professionisti si occuperanno di selezionare e raggruppare le macerie a seconda della tipologia, e se necessario, demoliranno ulteriormente gli scarti ingombranti, in modo da agevolarne il trasporto verso i centri autorizzati.
Prezzi lo smaltimento delle macerie edili per città
Città | Prezzi |
Ferrara | da 15€ a 170€ a tonnellata |
Genova | da 20€ a 170€ a tonnellata |
Lecce | da 10€ a 150€ a tonnellata |
Bergamo | da 20€ a 170€ a tonnellata |
Cagliari | da 10€ a 150€ a tonnellata |
Alessandria | da 15€ a 170€ a tonnellata |
Domande frequenti sullo smaltimento di macerie edili
Chi si occupa dello smaltimento di macerie edili?
Lo smaltimento delle macerie edili deve essere obbligatoriamente affidato ad imprese specializzate ed iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, istituito dal Decreto legislativo 152/06 (Norme in materia ambientale).
Solo le aziende iscritte al suddetto albo sono autorizzate per legge a poter raccogliere, trasportare, commerciare e smaltire i rifiuti edili, ed infine, bonificare i siti ed i beni contenenti amianto. Per questo motivo, se si ha bisogno di eseguire tali interventi, è possibile consultare l’elenco delle ditte iscritte, messo a disposizione dall’albo stesso. La durata dell’iscrizione è di 5 anni, dopodiché, dovrà essere rinnovata.
Come comportarsi nel caso in cui si venga a contatto con rifiuti tossici?
I rifiuti tossici contengono un’elevata quantità di elementi inquinanti. La Direttiva UE 2008/98/CE categorizza questi prodotti in 4 classi differenti, in base alla loro forma di tossicità (in caso di aspirazione, acuta, per la riproduzione e liberazione di gas altamente tossici). Tra questi è possibile annoverare i rifiuti cancerogeni, sensibilizzanti, ecotossici, corrosivi ed infettivi.
Nel caso in cui si venga a contatto con i rifiuti tossici, è necessario comunicare subito l’accaduto al proprio medico di famiglia, e seguire le indicazioni da lui fornite. In particolare, a seconda del tipo di sostanza in questione, occorre sottoporsi a visite ed esami specifici.
Come smaltire i rifiuti edili dovuti alla ristrutturazione privata?
Per smaltire i rifiuti edili inerti (macerie, masse cementizie, ghiaia) e quelli combustibili (legno, pannelli isolanti in polistirolo, cartone) provenienti da una ristrutturazione privata, è sufficiente contattare una ditta incaricata e compilare il modulo FIR. Se è necessario disfarsi di prodotti considerati tossici o pericolosi, occorre fare riferimento alle normative vigenti che li riguardano, e affidare gli interventi di bonifica e smaltimento a imprese specializzate esclusivamente in quel campo.
Come smaltire i calcinacci?
I calcinacci sono considerati rifiuti edili inerti, ossia, non inquinanti e non mutevoli nel tempo. Per questo motivo, possono essere riciclati o smaltiti da imprese abilitate presso centri di raccolta autorizzati, dopo la compilazione del FIR.
Considerazioni legali per smaltire rifiuti edili
Quando si devono smaltire dei rifiuti edili ci sono precise considerazioni legali da fare, su cosa è e cosa non è considerato essere un rifiuto, sulla responsabilità dello smaltimento e su questioni simili.
In primo luogo, per quanto riguarda cosa possa essere considerato un rifiuto edile da smaltire, buona parte dei materiali che si producono durante lavori edili sono terra e rocce che, stando alla Legge n.2 del 2009, non sono considerati rifiuti.
In base a questa legge, la terra e le rocce vanno riutilizzate nel cantiere o, in alternativa, spostate altrove, anche se, in questo caso, bisogna fare domanda al comune per avere una zona da usare come “discarica” di terra e rocce.
In secondo luogo, bisogna assicurarsi di sapere bene di chi è la responsabilità dei rifiuti edili da dover smaltire. Secondo il Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, i rifiuti edili e il loro smaltimento sono responsabilità di chi li produce. Di conseguenze, se le opere edili sono fatte da un’azienda, sarà compito di quell’azienda disfarsene.
Di conseguenza, dovete sempre affidare qualunque tipo di lavoro edile ad una ditta che si assicuri non solo di smaltire i rifiuti, ma di smaltirli anche in modo sicuro e rispettoso non solo dell’ambiente, ma soprattutto della legge.
Infine, per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti edili, bisogna prendere anche in considerazione le macerie, che differiscono dalla terra e dalla roccia. Mentre queste ultime non sono considerate rifiuti, le macerie sono considerate addirittura rifiuti speciali e, quindi, vanno trattate di conseguenza.
Tuttavia, c’è da fare una differenza tra i rifiuti edili di una demolizione e quelli di un cantiere in costruzione, questo perché le macerie vanno vagliate, i materiali vanno frantumanti, i metalli sono recuperati e, in generale, c’è il minimo dispendio possibile di materiale e il massimo sfruttamento delle risorse.
Qual è la procedura da seguire per richiedere lo smaltimento dei rifiuti edili?
Le procedure per richiedere lo smaltimento dei rifiuti edili variano in base alla tipologia di macerie da eliminare.
Per gli scarti in muratura, quelli ferrosi, il legno e le potature, è sufficiente compilare il FIR (formulario per lo smaltimento dei rifiuti), in cui è necessario indicare le informazioni del richiedente (ditta o privato), quelle relative all’azienda che si occuperà del trasporto e dello smaltimento effettivo, ed infine, i dati del centro di raccolta autorizzato presso cui portare i rifiuti.
Inoltre, è bene ricordare che all’interno di ogni modulo FIR occorre inserire correttamente il codice del rifiuto da trasportare, per non andare incontro a sanzioni piuttosto salate.
Grazie a questa dichiarazione (la quale, è obbligatoria per legge), è possibile avere la certezza di un intervento svolto a norma di legge.
Rifiuti edili da smaltire: l'amianto
Come già accennato in precedenza, l'amianto è un materiale edile molto nocivo per la salute, pertanto, è considerato illegale grazie alla legge n.256 del 12 marzo 1992 (Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto). La norma descrive ampiamente ed in modo chiaro come smaltire questo rifiuto tossico e pericoloso.
Per prima cosa, nel caso si abbia a che fare con costruzioni realizzate in amianto, è necessario contattare la ASL territoriale. Dopo la segnalazione, i tecnici provvederanno al censimento della presenza di amianto ed alla valutazione del rischio generale da esso causato (analizzando la pericolosità del materiale).
Lo smaltimento dell'amianto è un processo particolare: dopo le fasi di copertura e di trasporto in una discarica autorizzata, verrà spedito ad un altro centro specializzato, presso il quale si provvederà a sotterrarlo. Purtroppo, non esiste alcun modo per riciclare questo tipo di elemento: lo smaltimento parziale è l’unica soluzione possibile.
Le macerie: particolari rifiuti edili da dover smaltire
Le macerie, come abbiamo già detto, vengono considerate dei rifiuti speciali (descrizione nella quale rientrano in base al Decreto legislativo n.152 del 2006) e, quindi, dovranno essere trattate come tali e smaltite di conseguenza.
Facendo molta attenzione a separarle, e a non considerarle, alla stregua di terra e di roccia che, invece, non sono considerate per niente dei rifiuti, né normali né speciali.
Siccome le macerie sono considerate rifiuti edili speciali da dover smaltire con cura, per potersene disfare in maniera regolare bisognerà affidarsi ad una ditta iscritta all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali.
Senza contare che, nel caso in cui questo tipo di rifiuti speciali siano prodotti in quantità maggiori di 30 chili al giorno, bisognerà anche stilare un documento di accompagnamento dei rifiuti speciali che contenga: nome di chi ha prodotto i rifiuti edili; indirizzo di provenienza delle macerie; tipo di rifiuti; quantità dei rifiuti; impianto di destinazione deli rifiuti speciali; percorso da seguire per arrivare al suddetto impianto e, infine, sia il nome che l’indirizzo del destinatario.
Insomma, se le quantità sono molto grosse dovranno sapere tutto di questi rifiuti, in modo da poterli tracciare perfettamente.
Infine, c’è da considerare lo smaltimento di questo tipo di rifiuti edili, le macerie, nel caso in cui si effettuino i lavori in piccoli comuni.
In questi casi, per le piccole quantità di rifiuti edili, si possono usare le isole ecologiche anche autonomamente, ossia senza dover contattare e assumere una compagnia che si occupi del lavoro. Per essere sicuri di poterlo fare o meno, la cosa migliore è controlalre con il comune locale in modo da sapere se lo potete fare oppure no.