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smaltimento macerie edili

Smaltimento di macerie edili: prezzi e preventivi

Prezzo medio17.5 €/m³

Fascia di prezzi: 5 €/m³ - 30 €/m³

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Il prezzo per lo smaltimento delle macerie edili è stabilito in base alla quantità. Al costo totale dello va aggiunto il trasporto e deve essere eseguito da professionisti esperti. Questi prezzi sono indicativi, quindi ti consigliamo di richiedere un preventivo personalizzato.

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Costi per smaltimento macerie edili

Tipo di lavoroPrezzoDettagli
Smaltimento cartongesso150 €50 m²
Smaltimento miscele bituminose pericolose130 €2 tonnellate
Smaltimento terra 300 €2 quintali /analisi chimiche obbligatorie e il trasporto in discarica.
Smaltimento rocce 450 €5 quintali/ analisi chimiche obbligatorie e il trasporto in discarica.
Smaltimento Eternit 500 €100 m²
Smaltimento ferro4.200 €6 tonnellate
Smaltimento macerie post lavori250 €10 m³
Smaltimento lana di roccia2.400 €3 quintali
Smaltimento sanitari50 €1 m³
Smaltimento canne fumarie 450 €20 m²
Come otteniamo i prezzi?

Come otteniamo i prezzi?

I prezzi che compaiono in questa Guida ai Prezzi provengono da informazioni reali che riceviamo dai nostri utenti privati ​​e professionali, confrontati e verificati da esperti del settore
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Informazione utile

In generale, il costo medio per lo smaltimento di macerie edili è di circa 30€/m³, valore che può variare in base alla tipologia di rifiuti con cui si ha a che fare. Per smaltire 50 m³ di macerie, il prezzo complessivo è di circa 1.500€.

  • Da 2 a 5 giorni
  • Dificoltà: Medio-alta
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Come funziona lo smaltimento delle macerie edili?

Durante i lavori di ristrutturazione viene prodotto un grande quantitativo di detriti e calcinacci, provenienti soprattutto dalle demolizioni. In questi casi, è necessario provvedere ad un corretto smaltimento delle macerie edili, intervento che deve essere effettuato esclusivamente da aziende specializzate ed iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali.

Le regole da seguire per svolgere in modo consono tale operazione, sono infatti numerose. Il primo passo da fare consiste nell’individuare il responsabile dello smaltimento, ossia, la persona che si farà carico dell’eliminazione del materiale.

In secondo luogo, la ditta incaricata dovrà provvedere a pesare le macerie: se il peso totale delle stesse non supera i 30 kg, è possibile trasportarle e depositarle presso un’isola ecologica comunale.

Al contrario, se il peso complessivo è maggiore di 30 kg, occorre compilare il formulario FIR, all’interno del quale bisogna indicare il luogo presso cui portare i rifiuti ed il percorso da fare per arrivare a destinazione, oltre a numerosi dati relativi ai responsabili.

Una volta ottenuti i permessi per lo smaltimento, i professionisti si occuperanno di selezionare e raggruppare le macerie a seconda della tipologia, e se necessario, demoliranno ulteriormente gli scarti ingombranti, in modo da agevolarne il trasporto verso i centri autorizzati.

Prezzi lo smaltimento delle macerie edili per città

CittàPrezzi
Ferrara da 15€ a 170€ a tonnellata
Genova da 20€ a 170€ a tonnellata
Lecce da 10€ a 150€ a tonnellata
Bergamo da 20€ a 170€ a tonnellata
Cagliari da 10€ a 150€ a tonnellata
Alessandria da 15€ a 170€ a tonnellata

Domande frequenti sullo smaltimento di macerie edili

Chi si occupa dello smaltimento di macerie edili?

Lo smaltimento delle macerie edili deve essere obbligatoriamente affidato ad imprese specializzate ed iscritte all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, istituito dal Decreto legislativo 152/06 (Norme in materia ambientale).

Solo le aziende iscritte al suddetto albo sono autorizzate per legge a poter raccogliere, trasportare, commerciare e smaltire i rifiuti edili, ed infine, bonificare i siti ed i beni contenenti amianto. Per questo motivo, se si ha bisogno di eseguire tali interventi, è possibile consultare l’elenco delle ditte iscritte, messo a disposizione dall’albo stesso. La durata dell’iscrizione è di 5 anni, dopodiché, dovrà essere rinnovata.

Come comportarsi nel caso in cui si venga a contatto con rifiuti tossici?

I rifiuti tossici contengono un’elevata quantità di elementi inquinanti. La Direttiva UE 2008/98/CE categorizza questi prodotti in 4 classi differenti, in base alla loro forma di tossicità (in caso di aspirazione, acuta, per la riproduzione e liberazione di gas altamente tossici). Tra questi è possibile annoverare i rifiuti cancerogeni, sensibilizzanti, ecotossici, corrosivi ed infettivi.

Nel caso in cui si venga a contatto con i rifiuti tossici, è necessario comunicare subito l’accaduto al proprio medico di famiglia, e seguire le indicazioni da lui fornite. In particolare, a seconda del tipo di sostanza in questione, occorre sottoporsi a visite ed esami specifici.

Come smaltire i rifiuti edili dovuti alla ristrutturazione privata?

Per smaltire i rifiuti edili inerti (macerie, masse cementizie, ghiaia) e quelli combustibili (legno, pannelli isolanti in polistirolo, cartone) provenienti da una ristrutturazione privata, è sufficiente contattare una ditta incaricata e compilare il modulo FIR. Se è necessario disfarsi di prodotti considerati tossici o pericolosi, occorre fare riferimento alle normative vigenti che li riguardano, e affidare gli interventi di bonifica e smaltimento a imprese specializzate esclusivamente in quel campo.

Come smaltire i calcinacci?

I calcinacci sono considerati rifiuti edili inerti, ossia, non inquinanti e non mutevoli nel tempo. Per questo motivo, possono essere riciclati o smaltiti da imprese abilitate presso centri di raccolta autorizzati, dopo la compilazione del FIR.

Considerazioni legali per smaltire rifiuti edili

Quando si devono smaltire dei rifiuti edili ci sono precise considerazioni legali da fare, su cosa è e cosa non è considerato essere un rifiuto, sulla responsabilità dello smaltimento e su questioni simili.

In primo luogo, per quanto riguarda cosa possa essere considerato un rifiuto edile da smaltire, buona parte dei materiali che si producono durante lavori edili sono terra e rocce che, stando alla Legge n.2 del 2009, non sono considerati rifiuti.

In base a questa legge, la terra e le rocce vanno riutilizzate nel cantiere o, in alternativa, spostate altrove, anche se, in questo caso, bisogna fare domanda al comune per avere una zona da usare come “discarica” di terra e rocce.

In secondo luogo, bisogna assicurarsi di sapere bene di chi è la responsabilità dei rifiuti edili da dover smaltire. Secondo il Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006, i rifiuti edili e il loro smaltimento sono responsabilità di chi li produce. Di conseguenze, se le opere edili sono fatte da un’azienda, sarà compito di quell’azienda disfarsene.

Di conseguenza, dovete sempre affidare qualunque tipo di lavoro edile ad una ditta che si assicuri non solo di smaltire i rifiuti, ma di smaltirli anche in modo sicuro e rispettoso non solo dell’ambiente, ma soprattutto della legge.

Infine, per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti edili, bisogna prendere anche in considerazione le macerie, che differiscono dalla terra e dalla roccia. Mentre queste ultime non sono considerate rifiuti, le macerie sono considerate addirittura rifiuti speciali e, quindi, vanno trattate di conseguenza.

Tuttavia, c’è da fare una differenza tra i rifiuti edili di una demolizione e quelli di un cantiere in costruzione, questo perché le macerie vanno vagliate, i materiali vanno frantumanti, i metalli sono recuperati e, in generale, c’è il minimo dispendio possibile di materiale e il massimo sfruttamento delle risorse.

Qual è la procedura da seguire per richiedere lo smaltimento dei rifiuti edili?

Le procedure per richiedere lo smaltimento dei rifiuti edili variano in base alla tipologia di macerie da eliminare.

Per gli scarti in muratura, quelli ferrosi, il legno e le potature, è sufficiente compilare il FIR (formulario per lo smaltimento dei rifiuti), in cui è necessario indicare le informazioni del richiedente (ditta o privato), quelle relative all’azienda che si occuperà del trasporto e dello smaltimento effettivo, ed infine, i dati del centro di raccolta autorizzato presso cui portare i rifiuti.

Inoltre, è bene ricordare che all’interno di ogni modulo FIR occorre inserire correttamente il codice del rifiuto da trasportare, per non andare incontro a sanzioni piuttosto salate.

Grazie a questa dichiarazione (la quale, è obbligatoria per legge), è possibile avere la certezza di un intervento svolto a norma di legge.

Le macerie: particolari rifiuti edili da dover smaltire

Le macerie, come abbiamo già detto, vengono considerate dei rifiuti speciali (descrizione nella quale rientrano in base al Decreto legislativo n.152 del 2006) e, quindi, dovranno essere trattate come tali e smaltite di conseguenza.

Facendo molta attenzione a separarle, e a non considerarle, alla stregua di terra e di roccia che, invece, non sono considerate per niente dei rifiuti, né normali né speciali.

Siccome le macerie sono considerate rifiuti edili speciali da dover smaltire con cura, per potersene disfare in maniera regolare bisognerà affidarsi ad una ditta iscritta all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali.

Senza contare che, nel caso in cui questo tipo di rifiuti speciali siano prodotti in quantità maggiori di 30 chili al giorno, bisognerà anche stilare un documento di accompagnamento dei rifiuti speciali che contenga: nome di chi ha prodotto i rifiuti edili; indirizzo di provenienza delle macerie; tipo di rifiuti; quantità dei rifiuti; impianto di destinazione deli rifiuti speciali; percorso da seguire per arrivare al suddetto impianto e, infine, sia il nome che l’indirizzo del destinatario.

Insomma, se le quantità sono molto grosse dovranno sapere tutto di questi rifiuti, in modo da poterli tracciare perfettamente.

Infine, c’è da considerare lo smaltimento di questo tipo di rifiuti edili, le macerie, nel caso in cui si effettuino i lavori in piccoli comuni.

In questi casi, per le piccole quantità di rifiuti edili, si possono usare le isole ecologiche anche autonomamente, ossia senza dover contattare e assumere una compagnia che si occupi del lavoro. Per essere sicuri di poterlo fare o meno, la cosa migliore è controlalre con il comune locale in modo da sapere se lo potete fare oppure no.

Kike Álvarez

Kike Álvarez

Kike è responsabile SEO di Habitissimo. Laureato in Comunicazione Audiovisiva presso l'Università Rey Juan Carlos e con un master in Marketing Digitale, ha sempre mantenuto la sua passione per la comunicazione e la scrittura. Habitissimo, Kike si occupa di rivedere tutti i contenuti, cercando di renderli utili per i nostri lettori e di fornire le informazioni più accurate e aggiornate.

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