Dall'inizio del 2021 si è registrato un eccezionale rialzo dei prezzi di diversi materiali da costruzione. Un aumento con serie conseguenze sui grandi cantieri pubblici che hanno visto lievitare i costi a dismisura, rischiando il collasso. Per dare sostegno alle imprese, lo stato ha risposto con l'introduzione di una nuova norma per contenere il caro materiali. Si tratta di una misura di grande importanza, introdotta anche con l'obiettivo di evitare ritardi nell'attuazione del PNRR, un'occasione imperdibile per la ripresa del paese in una fase così complessa.
La norma che disciplina il caro materiali è stata approvata il 14 luglio 2021 come emendamento al Decreto Sostegni bis, misura che ha ottenuto la fiducia della Camera. Contiene un meccanismo di revisione prezzi ed istituisce un apposito Fondo con una dotazione di 100 milioni di euro per il 2021 da utilizzare per compensare l'aumento dei costi delle materie prime. Ulteriori risorse provengono dall’utilizzo delle somme derivanti da ribassi d’asta e dagli accantonamenti.In sostanza si tratta di un ristoro che consiste in un meccanismo di compensazione per le imprese. Questo tipo di misure di compensazione sono già previste dagli ordinamenti di altri Paesi Ue.
Gli aumenti dei costi dei materiali da costruzione verranno quindi rilevati dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims). Le variazioni dei prezzi superiori all’8% per i contratti in corso di esecuzione saranno rilevati dal Mims entro il 31 ottobre 2021. Un decreto dello stesso Mims regolerà l’accesso ai fondi per i quali ci saranno pari condizioni per tutti, indipendentemente dalle dimensioni delle imprese di costruzione.
La nuova norma si attiva quando i rincari relativi al primo semestre dell'anno 2021 superano l'8%.Le variazioni rilevate dal decreto ministeriale sono necessarie per determinare la compensazione che si ottiene applicando la quantità dei materiali impiegati dal primo gennaio 2021 al 30 giugno 2021. L'istanza di compensazione deve essere presentata dall'appaltatore entro 15 giorni dalla pubblicazione del decreto con cui il Mims rileverà le variazioni dei prezzi.
Dalle organizzazioni di categoria come l'Ance è stata già espressa la necessità di trovare un rimedio analogo per i cantieri privati tra i quali ci sono quelli relativi alla ricostruzione post sismica delle zone terremotate. Il contenimento del costo delle materie prime anche in ambito privato è molto importante non solo perché eviterebbe di bloccare i lavori incentivati con il Superbonus, ma anche per migliorare efficientamento energetico e proprietà antisismiche degli edifici esistenti.
Secondo dati di Anima Confindustria l'aumento dei costi nel 2021 è eccezionale. Si parla di +60% per l'acciaio, +80,4% per l'alluminio e +130% per il rame. Per tanto sono state necessarie le misure straordinarie del governo. Questa impennata dei prezzi che ha avuto origine in seguito alle interruzioni imposte dal lockdown è causata in gran parte all'applicazione di dazi dovuti a misure di salvaguardia ed all'aumento del costo dei noli marittimi per il trasporto.