L'uso delle costruzioni in legno diventa sempre più diffuso anche in Italia. I sistemi costruttivi tradizionali per molti versi risultano oggi inadeguati e sono ritenuti responsabili di gran parte delle emissioni di CO2. Nell'edilizia in legno si intravede la possibilità di poter invertire questa rotta, puntando su costruzioni sostenibili e con una migliore qualità abitativa.
La necessità di avviare una transizione ecologica per seguire le direttive europee costituisce una spinta a puntare sulle costruzioni in legno ed abbandonare gradualmente quelle in calcestruzzo. La bioedilizia riduce l'impatto ambientale delle costruzioni per cui si conferma la strada da intraprendere per il futuro. A questo si affianca la necessità di realizzare edifici passivi, in modo da ridurre i consumi energetici.Molto importante anche la scelta dei materiali. Il legname utilizzato deve provenire da percorsi controllati e certificati.
Il legno ha tante proprietà che lo rendono ideale per l'edilizia. Alla resistenza e durevolezza, ancora più rafforzate nel legno lamellare, si aggiungono le sue peculiari caratteristiche naturali che gli consentono di contribuire al benessere all'interno degli edifici. Inoltre, è un materiale molto versatile che si presta a diversi utilizzi sotto diverse forme all'interno delle costruzioni, per componenti strutturali, elementi prefabbricati, pannelli o isolanti.
Nel 2021 si è registrato un trend positivo rispetto all'anno precedente per quanto riguarda il numero di costruzioni in legno realizzate. Stando ai dati contenuti nell'ultimo report di Assolegno sull'edilizia in legno (6° Rapporto Edilizia in Legno), condotto dal Centro Studi di FederlegnoArredo per Assolegno, l'Italia si posiziona al 4° posto in Europa per la produzione di edilizia in legno.Rispetto al 2019 l'edilizia in legno ha registrato un aumento del 3%, con più di 3000 edifici completati con un volume di affari che supera il miliardo di euro.
La distribuzione degli edifici in legno, storicamente concentrata principalmente nel nord della penisola, inizia ad ampliarsi anche dal punto di vista geografico. In particolare le regioni del Centro come Toscana, Marche e Umbria iniziano a registrare cifre consistenti. Un altro interessante dato è dove si concentra la produzione. La metà delle imprese specializzate sono localizzate in una sola regione ovvero il Trentino-Alto Adige.
Dal report di Assolegno emerge anche la tendenza a realizzare edifici in legno di crescente complessità. Costruzioni più ampie, fatte per ottenere un maggior numero di unità abitative e con un maggiore numero di livelli. Aumentano infatti gli edifici con maggiore sviluppo in altezza nelle città più grandi come Milano, Torino o Firenze.
Nel 2024 sarà terminata la costruzione del Marmormolen, un edificio in legno che si estenderà su una superficie di 28.000 mq distribuita su 8 livelli. Si tratta di uno dei più grandi edifici in legno per la Danimarca ed è chiamato a trasformarmi in emblema della capacità di ottenere costruzioni sostenibili. Arriva dopo il grattacielo in legno più alto del mondo, una torre di ben 85,4 m progettata da Voll Arkitekter in Norvegia. Una costruzione che supera diversi record, essendo realizzata con legno certificato locale e superando in altezza la torre HoHo di Vienna, un edificio di 84 m realizzato con una struttura in legno lamellare ignifugo.