In questa guida
- Costi per certificati di abitabilità
- Quando è necessario il certificato di agibilità
- Informazione utile
- I documenti che accompagnano il certificato di abitabilità
- Prezzi le certificazioni di abitabilità per città
- Prezzi dei certificati di abitabilità in base alle città
- L'iter amministrativo per ottenere il Certificato di abitabilità
- Come funziona l'accoglimento della domanda del certificato di abitabilità
- Cos'è il Certificato di abitabilità
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Costi per certificati di abitabilità
Tipo di lavoro | Prezzo |
Certificato abitabilità nuove costruzioni | 500 € |
Presentazione SCA | 464 € |
Certificato abitabilità post ricostruzioni | 500 € |
Certificato abitabilità per ampliamento | 470 € |
Quando è necessario il certificato di agibilità
Ristrutturazioni
Il certificato di abitabilità è richiesto anche se si eseguono interventi su un edificio residenziale esistente, quando si stima che le ristrutturazioni possano influire sulle condizioni di sicurezza, igiene, salubrità e risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli installati nella struttura abitativa di base. Si tratta spesso della costruzione di vani accessori, o della chiusura di verande sfruttando spazi esterni e terrazze. Anche in questo caso il vostro architetto e il geometra di fiducia potranno darvi preziose indicazioni su come progettare e svolgere i lavori perché i presupposti abitativi della struttura edificata restino invariati e conformi alle leggi.Anche perché le sanzionie i disagi causati dalla mancanza di questa certificazione potrebbero essere onerosi e richiedere davvero tanto tempo per la risoluzione.
Fonte dell'immagine: abitare.albertani.com
Cambio d'uso
Quando si parla di destinazione d'uso di un immobile si intende l'insieme delle modalità e delle finalità di utilizzo dell’edificio. È frequente trovarsi di fronte all'opportunità o alla necessità di mutare la destinazione d'uso in base alla quale un immobile è stato inizialmente progettato o delle funzioni per cui un’unità edilizia è stata realizzata ed utilizzata, in un altro tipo di struttura. Occorre il certificato di abitabilità, per esempio, quando si decide di trasformare dei locali posti sotto il livello dell’abitazione in magazzini o in locali commerciali o quando magari si opta per trasformare un’abitazione in un ufficio privato. Di frequente si interviene conlatrasformazione dei loft, caratteristiche tipologie edilizie di origine industriale in abitazioni comode e dal design contemporaneo.
Fonte dell'immagine: espaces-atypiques.com
Costruzione di una nuova casa
Il certificato di abitabilità deve essere rilasciato dal dirigente o dal responsabile dell’ufficio comunale competente, una procedura che va assolutamente svolta per ogni edificio di nuova costruzione. Per ottenere questa certificazione necessaria a sancire la rispondenza di ogni nuova casa agli standard di conformità imposti per legge occorre che vengano effettuate numerose analisi sulla distribuzione dei vani, sulle volumetrie dei locali abitabili e accessori, sull’effettiva funzionalità di impianti idraulici ed elettrici e sulla salubrità dell'ambiente interno ed esterno.Per non trovarsi in difetto è importante considerare questi punti durante la fase di progettazione dell’intervento, insieme all’architetto e al geometra che seguono la costruzione dell’immobile. Inoltre, costruendo ex-novo case eco-sostenibili ci sono numerosi incentivi statali da ottenere.
Fonte dell'immagine: sardegnabiocasa.it
Sopraelevazioni di edifici
Molto spesso se si abita in un edificio plurifamiliare o in una casa autonoma lo spazio abitabile si rivela insufficiente, e se è difficile aumentare la superficie orizzontale si può provvedere a ricostruzioni o sopraelevazioni totali o parziali. Si tratta di interventi abbastanza invadenti che mirano a sfruttare gli spazi superiori delle abitazioni come terrazze e tetti, ma il cui effetto finale di ampliamento dello spazio a disposizione è efficace e garantito. Inoltre si può approfittare delle sopraelevazioni per ristrutturare case antiche e conferendogli un design discontinuo e moderno. In conseguenza dell’esecuzione di lavori di sostituzione edilizia o di sopraelevazione occorre però richiedere il certificato di abitabilità, grazie al quale la parte aggiuntiva della casa verrà considerata conforme alle leggi vigenti.
Fonte dell'immagine: gmstudio.biz
Informazione utile
Ogni Comune italiano ha le sue specifiche tariffe per il rilascio del certificato di abitabilità.
Nella gran parte dei Comuni è richiesto l’acquisto di due marche da bollo il cui costo è di 32 euro in totale alle quali vanno aggiunti i diritti di segreteria.
I tempi d’attesa oscillano solitamente tra i 30 e i 60 giorni dalla presentazione della domanda
- 30 - 60 giorni
- Dificoltà: Media
I documenti che accompagnano il certificato di abitabilità
Certificato di collaudo statico:
Il certificato di idoneità statica di un edificio è un documento che attesta le condizioni di sicurezza delle strutture portanti di un fabbricato, secondo le norme in vigore al momento della costruzione.
Certificato energetico A.P.E.:
Occorre allegarlo alla richiesta di certificato di abitabilità perché descrive le caratteristiche energetiche di un edificio. Si tratta del computo dei fabbisogni energetici dell’immobile che tiene conto della climatizzazione, della preparazione dell’acqua calda, della ventilazione, dell’illuminazione e dell’energia richiesta da eventuali ascensori.
Certificato di conformità alle norme antisismiche:
Attesta la conformità ai livelli di sicurezza previsti in base alla valutazione del rischio sismico di un Comune o una Regione. Un edificio certificato come antisismico a norma di legge viene quindi considerato idoneo a sopportare le sollecitazioni tettoniche che possono presentarsi nella zona in cui è edificato.
Ricevuta della domanda di accatastamento:
Si tratta di un documento rilasciato dalle autorità in seguito alla presentazione della domanda di accatastamento di un immobile. La richiesta di inserimento dell’edificio nel catasto degli immobili deve per legge essere redatta da un tecnico abilitato e allegata alla domanda del certificato di abitabilità.
Attestazione di conformità dei lavori:
Al termine dei lavori, il responsabile dell'impresa che ne ha curato la gestione, deve rilasciare al committente una dichiarazione di conformità rispetto al piano approvato dal comune, necessaria per ottenere il certificato di abitabilità. Per questo documento non devono essere richiesti costi aggiuntivi dalla ditta.
Attestato di salubrità dell'ambiente:
Certifica che sono state rispettate tutte le prescrizioni e condizioni di carattere urbanistico e igienico–sanitario contenute nella concessione e che sono state rispettate tutte le destinazioni d’uso previste nel progetto approvato. Attesta inoltre che i muri sono asciutti e che l’opera non presenta cause o fattori di insalubrità sia nei confronti degli utenti o dell’ambiente.
Attestato di conformità degli impianti:
La dichiarazione di conformità di un impianto viene rilasciata dal tecnico installatore dell’impianto, e attesta la conformità di questo alle norme vigenti e alle specifiche tecniche richieste.
Attestato di certificazione elettrica A.C.E.:
Identifica il consumo annuale di energia di un edificio. L’A.C.E. è stato nel 2013 sostituito dall’A.P.E., che assolve alle stesse funzioni. Tuttavia, gli ACE redatti prima dell’agosto 2013 sono considerati validi e rimangono in validità per dieci anni a partire dalla data del loro rilascio, sono quindi sostitutivi all’APE a meno di eventuali interventi di ristrutturazione che modifichino la prestazione energetica dell’edificio o degli impianti in esso installati.
Prezzi le certificazioni di abitabilità per città
Città | Prezzi |
Roma | da 800€ a 1.500€ |
Milano | da 800€ a 1.500€ |
Torino | da 800€ a 1.500€ |
Prezzi dei certificati di abitabilità in base alle città
Quanto costano i certificati di abitabilità a Roma?
Il prezzo medio dei certificati di abitabilità a Roma varia da 600€ a 800€ circa. In tale città, la sola presentazione della SCIA per agibilità è di circa 251€.
Quanto costano i certificati di abitabilità a Milano?
Il prezzo medio dei certificati di abitabilità a Milano varia da 550€ a 750€ circa. In questa città, i costi di segreteria risultano piuttosto bassi, in quanto ammontano soltanto a 52€.
Quanto costano i certificati di abitabilità a Torino?
Il costo medio dei certificati di abitabilità a Torino è di circa 550€. In questo caso, la sola presentazione della SCA (Segnalazione certificata per l’agibilità) è di circa 172€.
L'iter amministrativo per ottenere il Certificato di abitabilità
In base al DPR 380/2001 la richiesta per il rilascio del certificato di abitabilità deve essere presentata entro 15 giorni dalla fine dei lavori dell’intervento di costruzione del nuovo immobile o dalla fine dei lavori eseguiti su di esso dal proprietario dell’immobile, cioè il soggetto titolare del titolo abilitativo.
Ma qual èl’iter da seguire per l’ottenimento del certificato di abitabilità? Innanzitutto va presentata la domanda del certificato di abitabilità presso lo sportello unico del Comune.
Alla domanda vanno allegati i documenti specificati in sede di istanza e di cui vi abbiamo parlato nella sezione del post dedicata: si tratta dell’accatastamento dell'edificio, del certificato di conformità delle opere, dei documenti che attestano le effettuate verifiche degli impianti, del collaudo statico, delle certificazioni di conformità ai requisiti antisismici, e delle dichiarazioni delle imprese costruttrici della conformità dei lavori rispetto al piano approvato dal comune.
Ottenuta tutta la documentazione, il comune delega a un responsabile la verifica e la conferma dei requisiti di salubrità e abitabilità del localesecondo le norme delle ASL coinvolte e che i documenti rispettino effettivamente lo stato dell’abitazione da abitare.
Entra 30 giorni l’autorità competente verifica quindi i requisiti e la conformità della documentazione allegata alla domanda. Nel caso in cui si decida di presentare un’autocertificazione il periodo d’attesa sale a 60 giorni, calcolati a decorrere dalla data di presentazione della domanda in Comune.
Come funziona l'accoglimento della domanda del certificato di abitabilità
Se tutto è a norma di legge, il Comune rilascia il certificato di abitabilità. Per questa fase si parla di silenzio-accoglimento perché il proprietario dell’immobile, non ottenendo risposta, può considerare accolta la sua domanda e quindi il diritto di abitabilità come acquisito, poiché non alesando un avviso contrario le amministrazioni si rivelano consenzienti.
Va tenuto presente però che il responsabile del procedimento ha il potere di interrompere i termini del procedimento per domandare documenti integrativi per il fascicolo o eventuali operazioni di verifica dell’immobile.
Questo diritto del responsabile può essere esercitato entro 15 giorni dalla presentazione della domanda, e in questo caso il termine dei 30 giorni viene procrastinato e comincia a decorrere dalla data di ricezione della documentazione integrativa ad opera del proprietario dell’immobile.
Detto questo, va comunque sottolineato che l’ottenimento del certificato di abitabilità non comporta la conseguente attestazione di regolarità della casa, né che l’acquisizione di questo documento è impedita di fronte a cause di irregolarità come l’abuso edilizio.
Vale a dire che, vagliati i documenti allegati e dopo la necessaria ispezione una casa può essere considerata abitabile nonostante questa sia irregolare in certe parti o considerata abusiva.
Cos'è il Certificato di abitabilità
Il certificato di abitabilità è previsto dall’articolo 24 del Testo Unico dell’ediliza (DPR 380/2001) che attesta la sussistenza delle condizioni “di sicurezza, igiene, salubrità, risparmio energetico degli edifici e degli impianti negli stessi installati, valutate secondo quanto dispone la normativa vigente”.
Il certificato di abitabilità è uno dei documenti tecnici più rilevanti in relazione ad un immobile ed ha estrema importanza anche in relazione ai diritti di vendita e affitto dell’immobile, poiché nessuna attività negoziale può essere svolta se non si è in possesso di questo tipo di certificazione.
Si tratta di un'attestazione rilasciata dal Comune che prova l'idoneità dell'edificio a garantire le condizioni di sicurezza e di salubrità minime stabilite per legge.