In questa guida
- Costi per impermeabilizzazione
- Quali sono i principali materiali per l'impermeabilizzazione?
- Informazione utile
- Quali sono i tipi di impermeabilizzazione?
- Perché è importante l'impermeabilizzazione?
- Domande frequenti sull'impermeabilizzazione
- Quali sono le tecniche per l'impermeabilizzazione?
- Come avviene un'impermeabilizzazione in chiave ecologica?
- Impermeabilizzazione e detrazioni fiscali
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Costi per impermeabilizzazione
Tipo di lavoro | Prezzo | Dettagli |
Impermeabilizzare casa | 6.000 € | 100 m², resina |
Impermeabilizzare villa | 3.000 € | 300 m², terrazzo, guaina bituminosa |
Impermeabilizzare ufficio | 2.000 € | 150 m², cemento impermeabile |
Impermeabilizzare locale commerciale | 90.000 € | 400 m², membrane polimeriche (per coperture piane) |
Impermeabilizzare condominio | 30.000 € | 1000 m² Bentonitica (per fondazioni, pareti controterra) |
Come otteniamo i prezzi?
Quali sono i principali materiali per l'impermeabilizzazione?
Membrana bituminosa
Le membrane bituminose sono gli impermeabilizzanti maggiormente utilizzati per realizzare l’impermeabilizzazione dei terrazzi. Esse derivano dalla lavorazione del petrolio e sono prefabbricate, ovvero presenti in commercio sotto forma di rotoli. La posa è molto semplice perché avviene a secco e si ha una buona resistenza meccanica, una lunga durata e facile lavorabilità. L’unico svantaggio non sono materiali biodegradabili. Il prezzo medio è di 20€ al mq.
Membrana polimerica
Le membrane polimeriche sono costituite da polimeri, generalmente PVC o polistirene, e presenti in commercio sotto forma di rotoli. Le membrane polimeriche sono molto elastiche, facili da posare, durata elevata ma sono pochi resistenti ai raggi solari. Il prezzo medio è di 35€ al mq.
Membrana ardesiata
Le membrane ardesiate contengono bitume ed elementi di ardesia. Sono particolarmente indicate non solo per l’impermeabilizzazione ma anche per l’isolamento termico. Questo tipo di impermeabilizzazione è da preferire quando si è alla ricerca di un impatto estetico curato. L’uso è consigliato anche per le superficie in legno. Il prezzo medio è di 40€ al mq.
Materiale liquido
Il materiale liquido è costituito da una guaina liquida a base d’acqua e rappresenta la soluzione più innovativa del settore. Questo tipo di materiale ha il vantaggio di essere facile da applicare offrendo la massima protezione contro acqua e umidità. E’ particolarmente indicato quando si devono impermeabilizzare punti critici dove è difficile arrivare. Il prezzo medio è di 15€ al mq.
Informazione utile
Il costo per l'impermeabilizzazione integrale della casa dipende da diversi fattori, come il tipo di superficie da trattare, la tecnica utilizzata e la complessità del lavoro, oltre alle dimensioni. In media l'impermeabilizzazione totale ha un costo compreso tra 3.000€-6.000€.
- 1-3 giorni
- Dificoltà: Media
Quali sono i tipi di impermeabilizzazione?
Terrazza
Se si possiede una terrazza è d’obbligo una buona impermeabilizzazione per evitare infiltrazioni d’acqua ogni volta che piove che possono provocare gravi danni ai piani sottostanti, alle strutture esterne e interne della casa. A questo scopo è particolarmente indicata l’impermeabilizzazione a base di materiali applicati in forma liquida perché permette di riempire perfettamente tutte le fessure e le incrinature presenti e di non rimuovere la pavimentazione esistente e il sottofondo in malta, riducendo così notevolmente i tempi di esecuzione e i costi ed eliminando il disturbo dello smaltimento in discarica del materiale di risulta.
In alternativa si può usare la classica guaina impermeabilizzante bituminosa accompagnata da una sottostante barriera anti vapore, da applicare non solo sulla soletta, ma anche lungo tutto il parapetto della terrazza e sulla quale poi vanno posti il nuovo massetto e la nuova pavimentazione. Il prezzo medio per impermeabilizzare una terrazza è di 2.000€.
Tetto
Il tetto è la parte della casa sottoposta al rischio maggiore d’infiltrazioni ogni volta che piove o nevica e la cui impermeabilizzazione, quindi, è fondamentale. Questo, infatti, è costantemente esposto a tutti gli eventi atmosferici. Se il tetto è adeguatamente protetto, pertanto, non si avranno infiltrazioni che possono mettere in pericolo anche la struttura portante dell’edificio né formazione di muffe e condensa, mantenendo così un alto comfort abitativo.
L’impermeabilizzazione deve avvenire sul lato esterno del tetto ponendo sopra i pannelli coibenti dei teli impermeabilizzanti e traspiranti per sottotetti, tetti ventilati e a falde, in tessuto non tessuto di poliestere, in grado di creare una barriera protettiva contro il passaggio dell’acqua, ma permeabile al vapore e all’ aria (la struttura del tetto rimane quindi asciutta). In alternativa si può installare una guaina traspirante, che resiste all'acqua piovana, facilita l'evaporazione dell'umidità che riesce ad oltrepassare il freno vapore e protegge dall’azione del vento e dall’ingresso di polvere e insetti, o, infine, una guaina bituminosa.
Pareti esterne
Le pareti esterne, come il tetto, sono esposte alle intemperie e al rischio d’infiltrazioni d’acqua, di umidità e di condensa. Infatti le pareti esterne, se non adeguatamente protette, rischiano col tempo di creparsi facilitando così le infiltrazioni. Esistono molteplici soluzioni per impermeabilizzare le pareti esterne di un edificio che vanno da vernici speciali a composti isolanti, ma fra tutti la migliore soluzione risulta essere l’impermeabilizzazione a cappotto che oltre a proteggerle da rischi di condensa e infiltrazioni d’acqua è in grado d’isolarle termicamente. Il costo medio per questo tipo di impermeabilizzazione è di 4.000€.
Il cappotto esterno è costituito da speciali pannelli isolanti e impermeabilizzanti ricoperti da malte adesive pre-colorate o dotati di una rete porta intonaco per eseguirvi la finitura tradizionale che si desidera oppure una stratificazione costituita da barriera anti vapore, materiale isolante e guaina impermeabilizzante. Prezzo medio per realizzare un cappotto esterno è di 3.000€.
Doccia
La doccia corre gravi rischi dovuti soprattutto all’umidità, alle infiltrazioni e all'acqua ristagnante se non si opera una perfetta sigillatura del piatto doccia con silicone bianco antimuffa lungo le pareti del box doccia o un’impeccabile impermeabilizzazione del sottofondo e delle mattonelle su cui batterà l’acqua della doccia nel caso di piatto doccia a filo pavimento.
A questo scopo è ideale un’impermeabilizzante a base di polimeri poliuretanici che, applicato in forma liquida e a freddo, sfrutta l’umidità ambientale per creare una membrana idrorepellente continua e compatta, quindi è l’ideale in un luogo come il bagno e in particolare la doccia dove è facile trovare acqua corrente e stagnante. Il prezzo medio per l’impermeabilizzazione della doccia è di 200€.
Perché è importante l'impermeabilizzazione?
La pratica dell’impermeabilizzazione (di terrazzi, tetto piano o a falde e sottotetto, fondazioni, muri e balconi, piscine, pavimento e doccia che siano) è un intervento fondamentale da far eseguire nella costruzione, manutenzione e ristrutturazione di una casa.
I motivi?
Impermeabilizzare tutte queste parti citate di un’abitazione permette di proteggerla da molti fattori esterni dannosi per lo stato di salute dell’edificio. Vediamo nel dettaglio quali sono.
Sono diverse le tecniche utilizzate per l’impermeabilizzazione (a spruzzo, a cappotto, a freddo, a spinta negativa od osmotica in controspinta, con poliurea, con guaina bituminosa o ardesiata, con resina, in PVC, ecologica), ma tutte hanno il medesimo obiettivo: proteggere dagli agenti atmosferici esterni ed impedire le infiltrazioni d’acqua negli strati sottostanti dall’esterno verso l’interno, dall’alto verso il basso (dalle pareti, dai pavimenti, dal tetto piano o con sottotetto, dai terrazzi al soffitto del piano sottostante) e, nel caso specifico delle docce, per evitare che l’acqua ristagni, allaghi il bagno e s’infiltri nei muri e nella pavimentazione.
Altro rischio che permette di evitare una buona impermeabilizzazione è quello da muffa, condensa e umidità, i nemici numeri uno della salubrità di un ambiente.
Quindi impermeabilizzare, oltre a rimuovere il problema delle infiltrazioni che nel tempo possono provocare una notevole riduzione del comfort delle abitazioni o persino danni strutturali gravi all’ edificio, limita anche quello relativo alla formazione di condensa e muffa, soprattutto in ambienti molto umidi come bagno e cucina e nelle camere da letto ricche di vapori notturni.
Domande frequenti sull'impermeabilizzazione
Come scegliere l’impermeabilizzazione migliore?
Tutto dipende dalle caratteristiche degli elementi che si decide di impermeabilizzare. Infatti in base allo status delle strutture su cui intervenire si può decidere di applicare il sistema di impermeabilizzazione più adatto per risolvere problemi di umidità e di infiltrazione.
Quando è possibile impermeabilizzare con base cementizia?
Quando si deve intervenire su strutture o superfici in calcestruzzo, massetti o intonaci cementizi.
Quando utilizzare i teli protettivi per i sottotetti?
Sono particolarmente indicati, ad esempio, per i tetti in legno in modo da garantire una corretta ventilazione ed evitare la formazione di muffa ed umidità.
E’ possibile risolvere il problema dell’umidità senza impermeabilizzare?
No. Per riuscire a risolvere in maniera definita il problema dell’umidità è necessario intervenire con l’impermeabilizzazione.
Quali sono le tecniche per l'impermeabilizzazione?
Impermeabilizzazione a spruzzo
Alternativa della classica impermeabilizzazione con guaina bituminosa a mono o a doppio strato, l’impermeabilizzazione a spruzzo si avvale di resine e schiume poliuretaniche rinforzate con fibra di vetro che vengono appunto applicate a spruzzo sulle superfici da impermeabilizzare con delle bombole di modeste dimensioni o mediante un compressore dotato di pompa se l’area da trattare è estesa.
Il vantaggio principale di questo tipo di tecnica d’impermeabilizzazione è che non sono richiesti interventi invasivi in quanto non necessita la demolizione del preesistente e rovinato strato di guaina impermeabilizzante né dei pavimenti né delle pareti, ma la si può applicare direttamente sopra in modo pratico, veloce e versatile. In più riesce a creare superfici calpestabili, perfettamente resistenti alle intemperie, alle lesioni, alle fessurazioni, totalmente impermeabili all’acqua, altamente termoisolanti. Il prezzo medio è di 30€ al mq.
Impermeabilizzazione a cappotto
Questa tecnica d’impermeabilizzazione è molto semplice e prevede l’accoppiamento tra guaine impermeabilizzanti a base bituminosa o polimerica, uno strato di polistirolo espanso semplice (EPS) o estruso (XPS) – nella funzione a rovescio – che funge da isolante termico e uno strato di tessuto non tessuto come barriera anti vapore oppure l’installazione di pannelli o rotoli di polistirolo espanso che hanno già sulla faccia superiore una guaina catramata impermeabilizzante.
L’impermeabilizzazione a cappotto ha molti vantaggi: protegge dalle escursioni termiche esterne e dalle intemperie, aumenta in modo significativo il comfort abitativo eliminando i ponti termici, permette un risparmio energetico, isola dal punto di vista termico e acustico e protegge da condensa, umidità e muffe. Costo medio 4.000€.
Impermeabilizzazione a freddo
Questo tipo d’impermeabilizzazione è detta a freddo poiché non prevede l’utilizzo della fiamma libera per fissare la membrana impermeabilizzante né l’utilizzo di macchinari che scaldano il materiale da stendere sulle superfici da trattare. L’impermeabilizzazione a freddo ha diversi vantaggi: utilizzandola non si rovina il materiale sottostante se questo è sensibile al getto caldo della fiamma, non si liberano gas e vapori di condensazione maleodoranti e nocivi, permette una posa in opera molto veloce e pratica e anche sicura perché elimina il rischio d’incendio dovuto all'uso di fiamme libere.
Inoltre garantisce una perfetta adesione dello strato impermeabile al supporto, si adatta alla maggior parte dei materiali, lascia inalterate le caratteristiche fisico-meccaniche delle membrane impermeabilizzanti. Costo medio 2.000€.
Impermeabilizzazione a spinta negativa od osmotica in controspinta
Si tratta di un tipo d’impermeabilizzazione che agisce sulle superfici del lato opposto all’infiltrazione dove l’acqua e l’umidità, per osmosi, tendono a staccare lo strato impermeabilizzante dal supporto, opposta a quella a spinta positiva che agisce invece per contrastare la pressione dell’acqua sulle parte anteriore delle superfici impermeabilizzate quindi dallo stesso lato dell’infiltrazione.
L’impermeabilizzazione a spinta negativa od osmotica in controspinta è adatta quindi per murature contro terra di locali interrati, sottofondi cementizi, strutture di contenimento e fondazione, solai in cemento armato, fosse di ascensori, cunicoli di servizio esposti al contatto con l'acqua e l’umidità e tra i suoi vantaggi annovera la facilità e la velocità di applicazione con pennello, rullo e spatola, l’ottima impermeabilità ed elasticità, l’aderenza a diversi tipi di supporto e il basso impatto ambientale. Costo medio 5.000€
Impermeabilizzazione con poliurea
Questa tecnica d’impermeabilizzazione prevede l’utilizzo della poliurea, un elastomero di rivestimento formato da una molecola di urea bisostituita utilizzato come impermeabilizzante, che viene applicato a spruzzo, mediante metodo a caldo, con specifiche macchine vaporizzatrici b-mixer ad alta pressione, o a freddo, tramite rulli o airless.
L’impermeabilizzazione con poliurea ha molti vantaggi: una posa in opera molto rapida, una maggiore rapidità d’indurimento e di pedonabilità quindi con un maggior risparmio di tempo e manodopera. Offre inoltre una perfetta adesione a qualsiasi tipo di supporto anche metallico, la creazione di uno strato sottile continuo e monolitico, immediatamente impermeabile, termoisolante e duraturo nel tempo che riesce a rivestire anche superfici complesse e difficilmente trattabili con altre tipologie di prodotti. Costo medio 2.000€.
Garantisce un'elevata resistenza chimica e meccanica, alle alte temperature e agli sbalzi termici, all’abrasione e agli urti, a crepe e fessurazioni, alla lacerazione e alla carrabilità, totale impermeabilità all’acqua, antiscivolo e traspirabilità.
Impermeabilizzazione con guaina bituminosa
Si tratta di una tecnica d’impermeabilizzazione semplice e veloce, perfetta per terrazzi, tetti, balconi e cornicioni. Consiste nell'installazione di strati di guaina bituminosa, ovvero derivante dalla distillazione del petrolio, spessa dai 3 ai 4 mm o più generalmente prefabbricata.
La posa della guaina bituminosa sia a mono sia a doppio strato avviene a freddo se adesiva o a caldo mediante ‘sfiammatura’ ossia con un lanciafiamme dopo aver preventivamente applicato due mani di primer liquido bituminoso (la catramina) che serve a garantire una presa migliore della guaina al supporto da impermeabilizzare. Questo tipo d’impermeabilizzazione necessita però di una perfetta posa in opera, soprattutto nei punti critici come le giunzioni e i risvolti, e interventi continui di manutenzione.
Tra i vantaggi dell’impermeabilizzazione con guaina bituminosa troviamo una buona resistenza meccanica del materiale impermeabilizzante, una buona protezione termica, un elevato allungamento a rottura utile se vi è un ritiro del materiale su cui la membrana bituminosa è stata posata.
Inoltre la possibilità d’incollaggio in totale aderenza permette di limitare molto il passaggio dell’acqua in caso di perdite e facilita il rinvenimento delle infiltrazioni, un’ottima tenuta nel tempo, oltre a durevolezza e resistenza dato che la guaina bituminosa è realizzata in un materiale inerte non biodegradabile. Costo medio 2.000€.
Impermeabilizzazione con resina
Questa tecnica d’impermeabilizzazione, molto pratica e versatile e che non richiede interventi invasivi di demolizione della superficie preesistente né della vecchia guaina, si avvale di resine innovative appositamente studiate, in alcuni casi rinforzate con fibra di vetro o speciali tessuti in vetro.
L’impermeabilizzazione con resina ha il vantaggio di poter essere applicata con facilità su ogni genere di superficie e di creare uno strato impermeabile calpestabile, traspirante, permette cioè il passaggio di vapore e quindi evita la comparsa di macchie d’umidità. Inoltre è perfettamente resistente alle intemperie. Costo medio 1.500€.
Come avviene un'impermeabilizzazione in chiave ecologica?
Scelta del materiale
Per realizzare un’impermeabilizzazione ecologica innanzitutto bisogna procurarsi dei materiali impermeabilizzanti ecocompatibili e appositamente studiati per la bioedilizia. In commercio tra gli impermeabilizzanti ecologici si possono trovare:
- le membrane composte da poliolefine flessibili, cioè prive di plastificanti o di metalli pesanti;
- le membrane impermeabili Derbipure® composte principalmente di materie prime vegetali (una mescola a base di oli vegetali residui dell’industria alimentare e di resine di pino provenienti dall’ industria cartaria) e assolutamente prive di bitume, rinforzate da un’armatura composita impregnata con un rivestimento acrilico altamente riflettente;
- le guaine poliuretaniche bicomponente a base d’acqua prive di VOC (composti organici volatili);
- le guaine in polietilene e in polipropilene, prodotti geotessili composti da due, tre o quattro veli sottilissimi di tessuto non tessuto, realizzati in materiale termoplastico quali polietilene (PE) o polipropilene (PP), accoppiati con un film plastico microforato o microporoso, ed eventualmente armate con una struttura reticolare in polietilene;
- i geocompositi bentonitici, pannelli in cartone biodegradabile con bentonite realizzati inserendo appunto uno strato di bentonite in granuli, opportunamente mescolata con un collante idrosolubile, tra due fogli in cartone e che sfruttano le caratteristiche di questo minerale argilloso che, a contatto con l’acqua o l’umidità, si trasforma in un gel totalmente impermeabile, perfetti quindi per strutture contro terra o fuori terra costantemente umidi;
- i geotessili bentonitici, teli in tessuto non tessuto, ricavati da polipropilene o polietilene, e geotessuti porosi inframmezzati da uno strato di bentonite di sodio naturale.
Preparazione della superficie
A questo punto bisogna preparare la superficie da impermeabilizzare rimuovendo, se necessario, la vecchia impermeabilizzazione usurata, e poi eseguendone una pulizia scrupolosa e accurata da sporcizia, polvere, macerie, inaderenze e grasso ed eliminando possibili crepe, eventuali accumuli di acqua, parti irregolari e sporgenti ed angoli troppo taglienti e rimuovendo temporaneamente condotte e tubazioni per creare così un piano uniforme, continuo e senza rilievi: in questo modo la nuova guaina potrà aderire meglio al supporto senza piegarsi.
Eventuale stesura del primer
Se il materiale impermeabilizzante scelto lo richiede si applicano due mani di primer liquido che serve a garantire una presa migliore della guaina che si poserà sopra. Bisogna evitare di applicarne in eccesso e aspettare che asciughi completamente prima di passare alla successiva fase del lavoro.
Posa in opera.
Il lavoro quindi si conclude con la posa in opera delle guaine e delle membrane facendo attenzione a mantenere sormonti tra i vari rotoli di almeno 10 cm e risvolti di almeno 15 – 20 cm sulle pareti verticali.
A seconda della tipologia del materiale impermeabilizzante utilizzato (sotto forma di rotoli o liquido) l’applicazione avverrà rispettivamente a freddo tramite adesivi o a pennello, rullo, spatola o sistema airless.
Attenzione alle condizioni climatiche e igrometriche: non deve essere prevista pioggia né durante né dopo la posa in opera dell’impermeabilizzazione ecologica e non ci devono essere temperature inferiori a 0° e superiori a 40° C né un’eccessiva umidità relativa.
Impermeabilizzazione e detrazioni fiscali
Per realizzare l'impermeabilizzazione è possibile beneficiare delle detrazioni fiscali del 50% sulle spese sostenute nell'ambito del bonus Ristrutturazione previsto dallo Stato. Questo intervento, infatti, è considerato un miglioramento abitativo.