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Costi per insonorizzare ristorante
Tipo di lavoro | Prezzo | Dettagli |
Insonorizzare ristorante (50 mq) | 3.000 € | Parete cartongesso |
Insonorizzare ristorante (80 mq) | 4.800 € | Lana di vetro |
Insonorizzare ristorante (200 mq) | 11.000 € | Panelli insonorizzanti in fibra di legno |
Insonorizzare ristorante (500 mq) | 25.000 € | Panelli insonorizzanti in sughero |
Insonorizzare ristorante (800 mq) | 52.000 € | Panelli insonorizzanti polimerici |
Informazione utile
Per insonorizzare un ristorante è necessario rivolgersi ad una ditta specializzata in insonorizzazioni o ad un tecnico professionista. I costi medi variano intorno ai 1500€, ma tutto dipende dalla grandezza del locale e dal tipo d'intervento.
- 3-4 giorni
- Dificoltà: Media
Chi beneficia dell'insonorizzazione del risotrante
Ristorante insonorizzato
Insonorizzare un ristorante ha indubbiamente dei vantaggi per molte categorie convolte, dai clienti al proprietario.
I primi a beneficiare di un locale dalla perfetta acustica sono i clienti: in alcuni pub il chiacchiericcio ai tavoli vicini e la cattiva acustica della sala rendono impossibile parlare anche con chi è seduto accanto a voi. L’accoglienza di un locale è dato anche dal grado di rumore percepito: entrare in un posto nuovo e ben arredato ma rumoroso non fa di certo una buona prima impressione e il rumore può rovinare anche un’ottima cena.
Fonte dell'immagine in: Vedacustica
Ristorante insonorizzato
Anche i dipendenti del locale, camerieri in primis, ma anche i cuochi e gli addetti alla cucina, beneficerebbero di una sala ben insonorizzata: raccogliere le prenotazioni, prendere gli ordini dei clienti e riferirle al personale può risultare molto difficile in un ambiente rumoroso. Spesso gli sbagli o le confusioni sono dovute proprio ad una cattiva comunicazione tra cameriere e ospite, resa impossibile dal rumore.
Fonte dell'immagine in: Acustico
Ristorante insonorizzato
I proprietari dell’attività poi, se scelgono di insonorizzare il proprio ristorante, dormiranno sonni più tranquilli, perché non correranno il rischio di lamentele e denunce da parte dei vicini, specialmente se il locale è aperto fino a tarda notte.
Fonte dell'immagine in: AllForFood
Ristorante insonorizzato
Infine i vicini, che sono in realtà i più colpiti dall’inquinamento acustico prodotto dentro e fuori il locale, non saranno più infastiditi e apprezzeranno di sicuro maggiormente la vostra attività.
Fonte dell'immagine in: Pintrest
I migliori materiali per insonorizzare un ristorante
Per eseguire l'insonorizzazione di un ristorante si possono utilizzare diversi materiali, diversi sia per natura che per qualità, ma tutti ugualmente efficaci a tenere lontano il rumore.
Per insonorizzare le abitazioni sono ottimi i materiali minerali, tra cui ci sono la lana di vetro e la lana di roccia: grazie alla loro porosità sono in grado di assorbire l’energia sonora e di trasformarla in calore. Sono anche economici ed ecologici, in quanto sono biodegradabili e riciclabili. In genere sono traspiranti e non vengono attaccati da muffa e umidità. Il problema che si presenta però in un ristorante è causato proprio dalla loro porosità, poiché oltre al suono tenderanno ad assorbire anche gli odori che inevitabilmente provengono dalla cucina o dalle pietanze servite, rischiando poi di impregnare tutto l’ambiente. È sconsigliato quindi l’uso di lana di roccia e lana di vetro nei ristoranti, ma non nei bar o in altri locali commerciali.
Sempre tra i materiali naturali ci sono quelli di origine vegetale, come il sughero, le fibre di cocco, la lana, la juta, il linoleum e la canapa, o i pannelli derivati dagli scarti di lavorazione del legno. I benefici derivanti da pannelli in materiali vegetali coprono non solo la sfera dell’isolamento acustico, ma anche di quello termico: posando dei pannelli fonoassorbenti in sughero migliorerete anche la coibentazione del vostro ristorante. Sono venduti in rotoli o fogli fonoassorbenti e possono essere applicati alle pareti (con l’aiuto di un telaio in legno e successivamente stuccati), al tetto e anche al pavimento: la loro capacità di assorbire i suoni ad alte frequenze è ideale per combattere il fastidioso rumore di calpestio che potrebbe disturbare i vostri clienti mentre si stanno godendo la cena.
Se invece preferite affidarvi a materiali sintetici, il poliuretano o il polistriene, due derivati della lavorazione del petrolio, sono i migliori per la realizzazione di pannelli fonoassorbenti: sono economici e vengono venduti in fogli o rotoli facili da applicare. Ma il modo migliore per utilizzare il poliuretano espanso è quello di eseguire dei lavori di insufflaggio. Un intervento di insufflaggio consiste nel riempire le intercapedini dei muri con la schiuma che, una volta espansa, riempirà tutti i fori, impedendo il propagarsi del rumore ma anche degli spifferi.
Anche il metallo è un ottimo materiale con cui realizzare pannelli per insonorizzare un ristorante: il piombo, grazie alla sua densità e al suo spessore, impedisce al suono di oltrepassarlo, mentre i pannelli in tessuto ricoperto da tela metallica, oltre ad avere un’azione fonoassorbente, sono identici agi specchi e possono essere usati anche come elemento decorativo del soffitto.
La gomma invece non ha bisogno di uno spessore eccessivo per bloccare i rumori: grazie alla sua duttilità può essere lavorata fino ad ottenere pannelli sottilissimi, che non necessitano di gradi opere di ristrutturazione per essere posizionati.
La scelta migliore però è sempre costituita dai pannelli fonoassorbenti in legno. Se il vostro ristorante ha uno stile rustico o se gestite un pub, potete lasciare a vista i pannelli in legno: oltre a contribuire all’acustica del locale e ad assorbire i riverberi eccessivi, li userete anche per l’estetica. Gli architetti d’interni che progettano pub e locali consigliano sempre questo materiale per la sua duplice funzione; in più il legno a vista dona un senso di accoglienza e calore.
Come insonorizzare un ristorante
Il primo passo per insonorizzare un ristorante è scegliere il tipo di materiale da utilizzare: la scelta può ricadere sui materiali sintetici, efficienti ed economici, o su quelli naturali, per chi vuole rendere il proprio locale ecosostenibile ma vuole allo stesso tempo garanzia di qualità e durevolezza nel tempo. In generale tutti i materiali fonoassorbenti sono venduti in fogli o rotoli con cui creare i pannelli, quindi ad eccezione dell’insufflaggio, si procede sempre allo stesso modo nell’installazione dei pannelli.
Viene realizzato un telaio in legno da fissare alle pareti, in cui collocare gli appositi pannelli. Più i pannelli sono spessi, maggiore sarà il potere fonoassorbente, tuttavia maggiore sarà anche lo spazio sottratto alla volumetria della stanza.
In seguito si coprono i pannelli con uno strato di intonaco o di cartongesso; il cartongesso anzi, aumenta l’assorbimento del rumore.
Nel caso di isolamento acustico del pavimento, si stendono i fogli isolanti sopra il massetto o, se avete un pavimento galleggiante, tra il vecchio pavimento e le nuove assi di legno. Oltre a regolare l’acustica, impediranno anche i fastidiosi scricchiolii delle assi e appianeranno eventuali dislivelli nella superficie.
La normativa per l'Impatto Acustico dei locali
L’apertura di un ristorante, di un pub, di una pizzeria o in generale di un’attività nel campo della ristorazione comporta l’adeguamento a specifiche norme che regolano le condizioni igienico sanitarie, la scurezza e anche l’impatto acustico dell’attività.
La legge italiana a cui si fa riferimento è innanzitutto il DPCM 14/11/1997 che fissa a 5 Decibel durante il giorno e 3 Decibel durante la notte la soglia di rumore minima, oltre il quale si sfocia nell’isolamento acustico e quindi si è sottoposti a sanzione. Tuttavia la Cassazione prevede che venga tenuto in considerazione anche l’ambiente circostante il locale nella valutazione del danno acustico provocato da quest’ultimo e dai clienti. Ad esempio, un ristorante in pieno centro, anche se rispetta la soglia dei 3 Decibel, arrecherà disturbo anche con il semplice chiacchiericcio dei clienti all’entrata, perché circondato da palazzi e da potenziali individui di cui potrebbe disturbare il sonno. Di contro, molte discoteche sorgono in zone periferiche che di notte sono disabitate e in cui il rumore non disturba nessuno anche se supera la soglia.
Cosa deve fare il gestore di un ristorante per mettersi in regola con la legge? Insieme alla SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) o alla DIA (Dichiarazione di Inizio Attività), documenti indispensabili per la ristrutturazione di un edificio, dovrà richiedere anche la VIA, cioè la Valutazione di Impatto Acustico. Si tratta di un documento redatto da un Tecnico Autorizzato che valuta il livello di inquinamento acustico del locale. Nel caso il vostro ristorante non sia ancora aperto, si farà una VPIA, una Valutazione Provvisoria di Impatto Acustico tramite valutazioni fonometriche e calcoli.
Spetterà poi all’ARPA provinciale di competenza verificare – di nascosto – se un locale rispetta quanto attestato dalla relazione del Tecnico o se produce rumori molesti come eventualmente segnalato dai vicini al comune.
Con l’entrata in vigore del D.P.R. 227 del 2011 (19 febbraio 2012) chi gestisce un ristorante o un pub senza dj e musica (sia dal vivo che in filodiffusione) non è tenuto a presentare la Valutazione di Impatto Acustico, ma una semplice autocertificazione in cui attesta la non rumorosità del locale. Tuttavia, nel caso di dichiarazioni mendaci, rischia multe salatissime e una condanna penale per falso in atto pubblico.