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Costi per ispezione idraulica
Tipo di lavoro | Prezzo | Dettagli |
Ispezione installazione idraulica casa | 400 € | Verfica generale |
Ispezione installazione idraulica villa | 200 € | Verifica tubature |
Ispezione installazione idraulica condominio | 150 € | Verifica allacci |
Ispezione installazione idraulica ufficio | 100 € | Verifica pressione |
Ispezione installazione idraulica locale commerciale | 120 € | Verifica perdite |
Come otteniamo i prezzi?
Informazione utile
Per l'ispezione di un'installazione idraulica è importante rivolgersi ad un idraulico professionista che utilizzi tecniche non invasive come l'ispezione dei tubi con telecamere.
Queste tecniche non prevedono opere murarie e hanno il vantaggio di individuare eventuali perdite con estrema precisione.
- 1 o 2 giorni
- Dificoltà: Alta
Ispezione e rifacimento dell'impianto idraulico
Se, dopo aver effettuato un’ispezione idraulica, si rileva che l’impianto è da sostituire o da rifare, è necessario eseguire i lavori nel più breve tempo possibile.
Infatti un impianto mal funzionante, oltre ad essere meno efficiente, può anche essere pericoloso per l’incolumità delle persone.
Per rifare l’impianto idraulico bisogna rimuovere completamente il vecchio impianto e procedere con l’installazione di quello nuovo.
Nel caso presenti danni rilevanti, e soprattutto quando l’impianto è datato e non è a norma, è meglio procedere con l’intera sostituzione dell’impianto e non solo con quella di alcune sue parti.
Sostituire solo alcune parti dell'installazione idraulica può sembrare più economico e rapido, ma risulta meno sicuro sul lungo periodo, perché un impianto composto da tubature diverse è sicuramente meno duraturo e più difficile da gestire in fase di manutenzione.
Ci possono però essere dei casi in cui è possibile risolvere il problema con un intervento di riparazione localizzato, ma questo avviene solo se nel complesso l’impianto non è troppo vecchio e funziona correttamente.
Per rifare l’impianto idraulico bisogna solitamente procedere con la ristrutturazione del bagno, perché proprio in questo locale sono presenti quasi tutti gli elementi dell’impianto.
A volte, però, può essere necessario demolire anche in cucina.
È quindi vivamente consigliabile decidere prima come dovrà essere il nuovo bagno, ossia che tipo di sanitari utilizzare, se tradizionali, a muro o sospesi, quale pavimento e rivestimento installare, se sostituire la vasca con la doccia etc.
Per decidere come rifare il bagno, è sempre meglio contattare un architetto d’interni che possa dare i giusti consigli in merito ai materiali da utilizzare ed alla disposizione dei vari elementi.
Il contributo di un professionista specializzato è necessario soprattutto quando il bagno è piccolo, perché solo un esperto può suggerire come sfruttare al meglio tutto lo spazio disponibile.
La prima fase dei lavori prevede la demolizione del massetto, del pavimento e dei rivestimenti.
Dopo le demolizioni, vengono riaperte le tracce dei muri dove sono presenti le tubature.
Anche il passaggio delle nuove tubature dovrà essere esplicitamente delineato da un apposito progetto.
Le tubature dovranno essere compatibili con gli standard normativi.
Attualmente, i tubi più utilizzati sono quelli in polipropilene, un materiale duraturo e isolante che riduce al minimo le perdite e la propagazione del rumore.
Inoltre il polipropilene impedisce la formazione di depositi di calcare, che a lungo andare possono ostacolare il corretto flusso dell’acqua, ed è un materiale molto facile da lavorare, cosa che semplifica il procedimento di installazione.
Anche i tubi in rame hanno buone caratteristiche, ma sono un po’ più difficili da installare perché hanno bisogno di una saldatura.
Presentano però l’indubbio vantaggio di essere antibatterici, e per questo motivo vengono spesso utilizzati negli ambienti in cui è necessario raggiungere un elevato standard d’igiene, come gli ospedali.
I tubi multistrato, costituiti da più strati sovrapposti, sono parimenti diffusi, e data la loro struttura sono molto duraturi e resistenti.
I tubi, inoltre, per essere a norma devono avere precise misure, che possono partire da mezzo pollice fino a raggiungere i due pollici di diametro (un pollice equivale a 2.54 cm).
Un altro elemento che deve essere sostituito è l’impianto di scarico, che è composto dall’insieme delle tubature che, sfruttando la forza di gravità, convogliano le acque nere verso la fognatura.
Per il corretto funzionamento di queste tubature, e per evitare pericolose stagnazioni d’acqua, può essere necessaria la creazione di un gradino in bagno, che consente ai tubi di scarico di posizionarsi con la giusta pendenza.
Da qui l'importanza di un progetto con schema impianti corrispondente alla situazione reale del bagno, in modo da poter valutare misure e pendenze delle tubazioni da installare.
Dopo aver installato i tubi ed aver effettuato le prove di funzionamento, si provvede a:
- richiudere le tracce nelle pareti e nella pavimentazione stuccandole;
- ad installare il massetto sulla pavimentazione se è stato rimosso per eseguire i lavori;
- a posare il nuovo pavimento solo nella parte dove sono state realizzate le opere di rifacimento dell'impianto o prendere l'occasione per posare un pavimento completamente nuovo;
- a ripristinare eventuali rivestimenti smantellati per i lavori;
- a installare i sanitari che sono stati rimossi utilizzando quelli esistenti o approfittandone per installare un modello più attuale e comodo.
L’ultima operazione è quella della verniciatura delle pareti del bagno in corrispondenza delle tracce dell'impianto.
Per un lavoro eseguito a regola d'arte l'occasione è buona per tinteggiare tutta la stanza da bagno: pareti come nuove e un aspetto omogeneo.
Bisogna inoltre ricordare che, a lavoro terminato, il tecnico dovrà rilasciare anche una dichiarazione di conformità, ossia un documento con il quale attesta che l’impianto è stato rifatto a norme di legge.
Ispezione di un’installazione idraulica con la telecamera
Capita spesso che l’impianto idraulico sia da riparare o da sostituire e in questi casi ci si può accorgere dei guasti in diversi modi.
Il primo segnale che l’impianto è difettoso è quello della perdita d’acqua, che si evidenzia anche attraverso le macchie sui muri.
Un impianto difettoso può anche causare la fuoriuscita di acqua sporca dai rubinetti oppure di acqua troppo calcarea, che lascia una patina bianca e densa sulle superfici.
Quando l’impianto idraulico non funziona correttamente, è necessario individuare il danno e la sua corretta localizzazione.
In passato si procedeva con le demolizioni, ma oggi, grazie alle nuove tecnologie, questo non è più necessario.
Attualmente, l’ispezione di un impianto idraulico viene eseguita con apposite videocamere endoscopiche che vengono poste nei punti d’accesso dell’impianto e lo controllano dettagliatamente.
L’utilizzo della telecamera offre diversi vantaggi.
Prima di tutto non si dovrà più ricorrere alle demolizioni, che possono causare molti disagi come la presenza di muratori in casa e l'aumento dei costi e del rumore. Questo fattore è molto importante soprattutto se si tratta di edifici storici, per i quali procedere con una demolizione potrebbe risultare molto dannoso.
L’ispezione con la telecamera consente di individuare con precisione le parti danneggiate e di avere un esatto riscontro sullo stato di salute generale dell’impianto.
Quando gli immobili sono molto vecchi, può capitare che non si conosca l’effettivo percorso dei tubi, perché le vecchie documentazioni tecniche sono andate perdute.
L’ispezione dell’installazione idraulica con le telecamere permette di ricostruire con precisione l’esatta localizzazione delle tubature e di ottenere una mappa dettagliata del loro percorso.
Per individuare il percorso dei tubi si possono utilizzare, oltre alle telecamere, anche altri strumenti.
Le ditte specializzate impiegano anche le termocamere, che sono in grado di rilevare le differenze di temperatura, e quindi di individuare il percorso dei tubi, all’interno dei quali viene fatta appositamente scorrere acqua ad una temperatura diversa rispetto al resto dell’ambiente.
Altri strumenti utilizzati sono le sonde, formate da cavi elettrici e da localizzatori: i cavi producono dei segnali attraverso i quali il localizzatore, che li capta, ricostruisce il percorso dei tubi.
Installazione dell’impianto idraulico: cos'è e come funziona
Per poter essere vivibile, un appartamento ha bisogno di una fornitura costante di acqua, sia fredda che calda.
L’acqua serve in bagno e in cucina, ma è indispensabile anche per il funzionamento dell’impianto di riscaldamento.
L’impianto idraulico è composto da una serie di elementi, il primo dei quali è il contatore, che ha la funzione di calcolare i consumi di ogni singolo utente.
Il contatore solitamente si trova all’esterno dell'edificio, ma nelle case di vecchia costruzione può essere anche all’interno dell’appartamento.
Al contatore è collegato il tubo di adduzione dell’acqua, che arriva fino al rubinetto generale della singola unità immobiliare.
Il rubinetto è chiamato anche chiave d’arresto, perché ha la funzione di bloccare l’impianto fermando il passaggio dell’acqua, e viene utilizzato solo in alcuni casi, ad esempio quando ci sono guasti.
Dal rubinetto l’impianto di scinde in due parti, dividendosi in due sotto-tubi.
Uno di questi raggiunge i vari terminali come i rubinetti, i sanitari, la vasca da bagno e la lavatrice attraverso apposite diramazioni secondarie, l’altro raggiunge la caldaia.
A seconda di come sono distribuite le diramazioni, l’impianto idraulico può essere a collettore o a derivazione.
Nel primo il rubinetto generale è collegato ad un collettore, che ha la funzione di distribuire l’acqua calda e fredda, al quale sono a loro volta collegati tutti i singoli tubi che giungono ai vari terminali.
Infatti ciascun terminale dispone di un tubo separato. Ci sarà quindi un tubo per il lavandino, uno per la lavatrice, un altro per i sanitari e così via.
L’impianto a derivazione è meno utilizzato, ed è composto da un unico tubo che serve tutte le utenze e nello stesso tempo le collega con un serie di raccordi a T.
Il tubo che raggiunge la caldaia si divide a sua volta in due parti.
Un tubo veicola l’acqua calda dalla caldaia ai termosifoni, l’altro segue il percorso opposto, ossia porta l’acqua fredda dai termosifoni alla caldaia per essere riscaldata nuovamente.
Tutti tubi sono a loro volta collegati ad un sistema di scarico che ha la funzione di smaltire l’acqua, veicolandola verso gli appositi centri di raccolta.
Ispezione e rifacimento dell'impianto idraulico: incentivi e normativa
Per rifare tutto l’impianto idraulico è necessario richiedere i permessi in Comune. Infatti, questo lavoro è considerato di manutenzione straordinaria, perché implica un cambio significativo di una parte strutturale dell’immobile. Nella maggior parte dei casi viene richiesta la CILA, (la comunicazione di inizio lavori asseverata), ma i regolamenti dei singoli comuni possono prevedere anche modalità diverse.
Per la sostituzione dell’impianto idraulico è prevista una detrazione dall’Iperf delle spese sostenute per eseguire i lavori. La percentuale di detrazione di solito è del 50%, ma può variare in base alla Legge di Stabilità vigente. La detrazione viene suddivisa in dieci quote annuali della stessa entità. L’Agenzia delle Entrate, ha specificato che sono ricompresi nella detrazione, oltre alle spese per la manodopera ed il materiale, anche quelle “per la progettazione e le altre prestazioni professionali connesse, per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti, per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi”.