In questa guida
- Costi per la manutenzione dell'impianto elettrico
- Le parti dell’impianto elettrico oggetto di manutenzione
- Informazione utile
- I controlli da fare nel corso della manutenzione di un impianto elettrico
- Alcune domande sulla manutenzione dell’impianto elettrico
- Normativa sulla manutenzione dell’impianto elettrico
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Costi per la manutenzione dell'impianto elettrico
Tipo di lavoro | Prezzo | Dettagli |
Manutenzione impianto elettrico casa | 400 € | Manutenzione ordinaria |
Manutenzione impianto elettrico villa | 500 € | Manutenzione straordinaria |
Manutenzione impianto elettrico edificio | 350 € | Rilevazione e riparazione avaria |
Manutenzione impianto elettrico ufficio | 480 € | Miglioramento condizioni di sicurezza |
Manutenzione impianto elettrico locale commerciale | 300 € | Controllo del serraggio dei morsetti |
Come otteniamo i prezzi?
Le parti dell’impianto elettrico oggetto di manutenzione
Cavi dell'impianto elettrico
Tra le componenti dell’impianto elettrico domestico che occorre molto spesso rendere oggetto di manutenzione ovviamente si deve partire dall’analisi dei cavi dell’impianto elettrico.
Secondo quando stabilito dalla norma CEI 64-8 che è poi quella di riferimento per tutti gli addetti ai lavori quando ci si occupa di manutenzione sia ordinaria che straordinaria, i cavi devono essere sempre oggetto di test operativi per verificarne la funzionalità in sicurezza ed impedire la dispersione o il sovraccarico di corrente elettrica da cui possono ovviamente derivare shock e black out. E’ compito dello specialista analizzare la sussistenza di tutti i parametri di resistenza, sicurezza e protezione dei cavi dell’impianto in sede abitativa.
Salvavita
Quando ci si occupa della manutenzione dei vari componenti dell’impianto elettrico domestico ovviamente uno dei principali è il salvavita.
Come ricordano gli specialisti il salvavita è una sorta di interruttore di protezione per tutto l’impianto elettrico sia domestico che non, che rappresenta il principale dispositivo previsto dalla legge per la sicurezza della impiantistica.
Il principio del funzionamento del salvavita è semplice: esso interrompe il passaggio della corrente elettrica all’interno di un particolare circuito elettrico qualora ci si trovi in presenza o di un guasto legato alla messa a terra, ovvero sia dispersione elettrica, oppure una folgorazione della fase a terra.
La manutenzione di questo elemento, secondo quanto indicato dalla norma CEI 64-8 si riferisce al controllo del funzionamento affinché fornisca protezione contro il sovraccarico o per prevenire i classici ‘corti’.
Nella pratica, il salvavita deve ‘differenziare’ l’eventuale passaggio di differenti flussi di corrente in entrata e in uscita nell’impianto in situazioni di dispersione elettrica.
Interruttori differenziale
La manutenzione dell’impianto elettrico domestico passa inevitabilmente dal controllo della funzionalità dell’interruttore differenziale. Va detto che in ogni impianto bisogna che ci siano almeno due differenziali.
Secondo quanto indicato dalla disposizione della normaCEI 64-8 il compito degli specialisti che si occupano di analizzare il funzionamento dell’interruttore differenziale è relativo principalmente a stabilire il corretto apporto che, nel circuito magnetico in cui si trovano avvolti, producono i solenoidi: si tratta di elementi, uno per ogni filo da proteggere, che permettono di stabilire il livello di equilibrio tra i flussi di corrente nel flusso magnetico del passaggio.
Ogni qual volta c’è un disequilibrio di questo, il flusso magnetico fa scattare una sorta di piccola ancora che provoca lo scatto di una molla la quale apre l’interruttore. Lo sbilanciamento della corrente, cioè, viene indicato da un vero blocco, che per l’appunto impedisce alla corrente di arrivare ai contatti.
Togliendo l’alimentazione all'elettromagnete, si impediscono shock. Per verificare la continuità di funzionamento è prescritta l'effettuazione di un test con cadenza mensile.
Sistema di messa a terra
Tra le componenti da rendere costantemente oggetto di manutenzione nell’ambito di un impianto elettrico domestico e non solo, sono davvero tante e ovviamente la messa a terra è una di queste.
Così come degli altri elementi di sicurezza, anche l’impianto della messa a terra è vincolato a un numero ampio di leggi come sono il DM 22 gennaio 2008 n. 37 e legge n. 248 del 2 dicembre 2005, relative al riordino delle disposizioni in materia di attività d'installazione degli impianti all'interno degli edifici, così come anche il DPR 6 dicembre 1991 n. 447 che si riferisce al Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n. 46, in materia di sicurezza degli impianti.
Ovviamente, vanno tenute sempre al centro della questione la Legge 1º marzo 1968 n. 186 (Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazione e impianti elettrici ed elettronici) e la norma CEI 64-8, che si occupa di disciplinare il corretto funzionamento degli impianti elettrici in bassa tensione e la norma CEI 0-16 che si dedica agli impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata.
Prese elettriche
Naturalmente quando ci si occupa di manutenzione degli impianti elettrici sia domestici che non, molto importante è anche occuparsi della sussistenza di tutti i parametri di funzionamento e sicurezza delle prese elettriche.
Poiché si tratta degli elementi più a contatto con ogni singola persona e più facili ad andare incontro a problematiche relative alla quotidianità, manutenzione nell’ambito di un impianto elettrico delle prese elettriche è particolarmente veicolata, secondo quanto indica, tra gli altri dispacci, la normaCEI 64-8, alla messa in sicurezza della presa in condizioni di assenza di dispersioni, di analisi per verificare la vicinanza a pericolose fonti o sorgenti termiche oppure idriche, il rischio di penetrazioni o umidità da cui possono dipendere dispersioni e, ovviamente, se le connessioni tra gli ingranaggi sono fatte a regola d’arte.
Informazione utile
Nella manutenzione dell’impianto elettrico per la sostituzione o rifacimento di uno degli elementi si affrontano dei costi. Ad esempio il prezzo medio per sostituire o riparare un salvavita oscilla tra le 15 e le 55 euro mentre per le prese elettriche tra le 20 e le 40 euro massimo.
- 3 ore circa
- Dificoltà: alta
I controlli da fare nel corso della manutenzione di un impianto elettrico
Quando ci si dedica alla manutenzione di un impianto elettrico occorre verificare lo stato dell'impianto prima della manutenzione - che dovrà realizzarla sempre un professionista una volta al mese lo stato dell'interruttore differenziale.
Tra gli aspetti da analizzare quando occorre realizzare la manutenzione di un impianto elettrico ovviamente si ricorda poi quello relativo alla capacità, da parte del tecnico specialista a cui ci si è rivolti per questo tipo di operazione, di vedere di non avere nessun cavo dell'elettricità a vista, ovvero scoperto.
Una delle cose che lo specialista della manutenzione di un impianto elettrico deve fare ovviamente è relativa al verificare poi lo stato dei cavi degli elettrodomestici.
Tra le procedure da non trascurare quando ci si occupa di manutenzione di un impianto elettrico ci sono poi quelle relative all’analisi del fatto se ci sono antenne installate, l'impianto deve anche essere verificato in questo senso.
A proposito di manutenzione di antenne ed altri elementi dell’impianto elettrico è bene stabilire anche la necessità di produrre adeguati controlli alle prese della corrente che ovviamente devono essere adeguatamente ben fissate al muro.
Alcune domande sulla manutenzione dell’impianto elettrico
Chi può realizzare i controlli degli impianti elettrici?
I controlli di manutenzione di un impianto elettrico possono essere realizzati solo da soggetti abilitati e autorizzati per legge ad interventi di sicurezza come indicano le attuali normative vigenti.
A chi spetta in un condominio farsi carico della manutenzione dell'impianto elettrico?
La manutenzione di un impianto elettrico in sede condominiale, se riferita a componenti e beni comuni, spetta a tutti i condomini in base ai millesimi di proprietà.
Ci sono detrazioni fiscali per i lavori di manutenzione dell'impianto elettrico?
Sono previste detrazioni e reverse charge in caso di manutenzione di un impianto elettrico. Spetta al cliente e al suo tecnico informarsi al riguardo.
Quando conviene fare la manutenzione dell'impianto elettrico e quando è meglio rifarlo interamente?
Anziché una manutenzione di un impianto elettrico, se l'impianto ha più di 25 anni è conveniente puntare su un rifacimento dell'interno impianto per adattarlo alle nuove norme.
Normativa sulla manutenzione dell’impianto elettrico
Per la manutenzione dell’impianto elettrico a far particolarmente riferimento da questo punto di vista c’è il D.lgs 9 aprile 2008 n. 81 che rappresenta di fatto la vera e propria norma vincolante ed esemplare in quanto a metodologia di intervento, iter procedurale, limitazioni, prescrizioni e indicazioni in termini di sicurezza ed incolumità. Sia per persone che per cose, ovviamente.
La norma D.lgs 9 aprile 2008 n. 81 è dunque il riferimento per ogni tipo di elettricista e installatore e per tutte quelle squadre operative che nel settore effettuano installazioni e manutenzioni degli impianti elettrici dovendo rigorosamente tenere al centro della questione la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
In particolare, entrando nei meandri e nei dettagli di questo aspetto, la norma del D.lgs 9 aprile 2008 n. 81 indica, negli articoli 80 all'87 tutti gli aspetti relativi alla manutenzione dell’impianto elettrico.
Nell’indicare la ‘via’ operativa e nello stabilire cosa determina al riguardo ognuna delle prescrizioni ed obbligazioni operative, questa particolare componente del dispaccio normativo indica dettagliatamente gli obblighi del datore di lavoro in questo senso.
In pratica è lui chi deve farsi carico delle misure di manutenzione degli impianti elettrici, che in caso di rischio che possa compromettere la sicurezza dei lavoratori deve prendere le misure necessarie.
A tal fine il punto 2 dell'articolo 80, laddove si elencano le valutazioni dei rischi che deve eseguire il datore di lavoro, stabilisce che il datore di lavoro esegue una valutazione dei rischi in riferimento al precedente comma 1, tenendo in considerazione le condizioni e le caratteristiche specifiche del lavoro, ivi comprese eventuali interferenze; i rischi presenti nell'ambiente di lavoro e tutte le condizioni di esercizio prevedibili.
Quando ci si occupa di manutenzione dell’impianto elettrico come dunque si è portati facilmente ad evincere uno degli aspetti predominanti è e resta quello della sicurezza e della messa in condizioni di funzionalità senza rischi per la incolumità dei soggetti.
Per poter far questo occorre tenere a mente, quando si agisce, un po’ tutti i vincoli normativi vigenti ed uno in particolare fa riferimento al testo del D.M 37/08.
Il D.M 37/08 è, da tutti gli addetti ai lavori, ricordato come un tessuto normativo vincolante nell’ambito di tutte le operazioni elettriche di impiantistica infatti esso che regola l'installazione degli impianti elettrici a norma di legge e determina l'obbligo di manutenzione di impianti elettrici indipendentemente della finalità degli edifici in cui sono installati.