In questa guida
- Costi per posa di canali senza montare impalcature
- I materiali appropriati in caso di posa dei canali di scolo senza montaggio dell'impalcatura: considerazioni utili.
- Informazione utile
- Considerazioni utili quando si installano o riparano canali di scolo evitando il montaggio di un'impalcatura.
- Valutazioni generali e regole condominiali sulla posa di canali senza montaggio di un'impalcatura.
- Normativa vigente sui lavori in quota: la tutela del lavoratore durante la posa dei canali di scolo senza montaggio di un'impalcatura.
Richiedi preventivi gratuiti e senza impegno ai professionisti della tua zona
Come funziona il servizio preventivi di habitissimo?
Costi per posa di canali senza montare impalcature
Tipo di lavoro | Prezzo | Dettagli |
Posa di canali in rame senza impalcatura | 600 € | Balcone |
Posa di canali in pvc senza impalcatura | 300 € | Terrazzo |
Posa di canali in acciaio senza impalcatura | 700 € | Giardino |
Posa di canali in alluminio senza impalcatura | 250 € | Veranda |
Posa di canali in lamiera zinzata senza impalcatura | 500 € | Cornici esterne |
Come otteniamo i prezzi?
I materiali appropriati in caso di posa dei canali di scolo senza montaggio dell'impalcatura: considerazioni utili.
Rame
I canali di scolo (le grondaie) in rame sono probabilmente quelli esteticamente più gradevoli. Posti in connubio con tetti a falde ricoperti da tegole rosse, donano all’insieme un effetto cromatico acceso e compiuto. La loro unica pecca potrebbe essere rappresentata dal peso, soprattutto se parliamo di installazione in quota e non tramite ponteggio fisso. Il rame è un materiale ottimo: resistente alle intemperie, facilmente pulibile, refrattario all’accumulo di incrostazioni.
Un indiscutibile vantaggio dei canali in rame è la facilità di lavorazione del materiale, un elemento non trascurabile se si considerano le numerose giunzioni che si dovranno realizzare tra una tubatura e l’altra.
Alluminio
Le grondaie in alluminio, come quelle in rame, hanno un aspetto estetico eccellente. L’alluminio garantisce anche la possibilità di scegliere diversi colori, adattabili agli edifici.
L’indiscutibile dote delle grondaie in alluminio, preferibili per le installazioni in quota insieme al PVC, è senz’altro il peso ridotto rispetto ad altri materiali. Se la scelta ricadrà dunque su un canale di scolo in materiale metallico, è bene ricordare i pregi dell’alluminio, per altro anche piuttosto economico rispetto ad altre scelte.
Come nel caso del rame, anche i canali in alluminio possono essere progettati a base cubica o semi sferica, quest’ultima garantisce una migliore possibilità di detersione e rimozione dei detriti.
Acciao inox
Le grondaie in acciaio inox sono in assoluto le più costose sul mercato. Va tuttavia detto che un canale di scolo in acciaio inox può non necessitare di assistenza straordinaria anche per un cinquantennio e richiedere la semplice pulizia ordinaria, fatta per permettere all’acqua di defluire nel modo corretto e dunque garantire uno smaltimento impeccabile dell’acqua piovana.
Questo risultato, ovviamente, ha un prezzo: le grondaie in acciaio inox sono le più costose in assoluto.
Dato il loro peso è sempre consigliabile montare questi canali usufruendo di ponteggi, o comunque di una base fissa cui far riferimento. Il montaggio su fune è dunque sconsigliato.
PVC
I canali di scolo in PVC sono ormai diffusissimi: il materiale è testato per lunghi anni, garantisce colorazioni e forme varie e la leggerezza del PVC rende l’installazione la più semplice in assoluto.
Nonostante la leggerezza che contraddistingue questo materiale, il PVC è ormai un prodotto altamente tecnologico: gli eccipienti miscelati ai costituenti principali rendono i canali resistenti ad agenti chimici, atmosferici e addirittura ai raggi ultravioletti.
Responsabile di tanta performabilità è senza dubbio l’ossido di titanio, inserito nella formula per respingere i raggi del sole e schermare il materiale.
Informazione utile
Prima di installare dei nuovi canali di scolo sul vostro edificio, sarà bene contattare diverse ditte della zona per richiedere preventivi e soprattutto per ricevere consigli sul tipo di grondaia da installare.
Il prezzo dei canali varia moltissimo proprio in base al materiale scelto:
Un canale in PVC può costare tra i 7 e i 10 €al metro.
Un canale in rame invece può costare da 15 a 20 € al metro.
Il prezzo di un canale in alluminio va dagli 8 ai 10 € al metro.
Il prezzo di un canale in zinco è il più alto: va dai 30 ai 40 € al metro.
- 3-4 giorni
- Dificoltà: Medio-Alta
Considerazioni utili quando si installano o riparano canali di scolo evitando il montaggio di un'impalcatura.
Lavorare in quota è una tecnica di lavoro, soprattutto edile, utilizzato come alternativa al montaggio di un’impalcatura.
Spesso, difatti, un’impalcatura non si può montare per ragioni pratiche: per mancanza di spazio per esempio. In questo caso, per assolvere al suo compito, l’addetto lavora dunque in sospensione ma è tutelato da due funi.
L'attrezzatura impiegata per i lavori sospesi su fune è identica a quella che si utilizza in montagna, l'unica differenza è nella specifica omologazione, che garantisce, nel caso di utilizzo edilizio, la totale sicurezza del tecnico.
Se il lavoro da svolgere è installare, riparare o sostituire vecchie grondaie, è bene, in questo caso che l’operaio dia uno sguardo anche al sottotetto o alle pareti, per verificare che non vi siano crepe da riparare o ancora per dare uno sguardo alla copertura del tetto, per controllare se tutti i coppi sono al loro posto o qualcuno è saltato o danneggiato.
Una volta avviati i lavori in questa zona dell’edificio, difatti, è utile svolgere le operazioni nel modo più completo possibile riferendosi a un esperto.
Se si sono avviati i lavori in sospensione per semplice manutenzione dei canali di scolo è bene capire il perché di alcuni tipici intoppi cui le grondaie vanno spesso incontro: per esempio le intasature.
Un canale di scolo può intasarsi per svariate ragioni, la principale è certamente l’accumulo di materiale che non dovrebbe essere lì, materiali di risulta, scarti edili, escrementi di uccelli e via così.
Valutazioni generali e regole condominiali sulla posa di canali senza montaggio di un'impalcatura.
Quando le grondaie da riparare o installare ex novo sono quelle di un edificio condominiale è bene sapere che le spese, sia ordinarie, sia straordinarie, sia della nuova installazione sono tutte ripartibili tra i condomini.
Questo è piuttosto condivisibile, visto che i canali di scolo sono necessari alla salvaguardia della facciata dell’edificio, la cui proprietà è comune.
Le acque cadute dal cielo spesso si abbattono sugli edifici con una veemenza non indifferente. Il logorio costante delle intemperie, nel tempo danneggia l’intonaco causando danni anche all’interno, per mezzo di infiltrazioni, e non di meno rendendo la facciata dell’edificio usurata e non più presentabile.
Per elaborare senza errori un sistema di smaltimento delle acque meteoriche, la ditta costruttrice, il progettista (o l’installatore dei canali) deve fare riferimento a una norma specifica, la UNI 10724 (Sistemi di raccolta di acque meteoriche – Istruzioni per la progettazione e l’esecuzione con elementi discontinui).
Le grondaie sono per l’appunto dei canali che raccolgono le acque piovane per convogliarle in tubazioni verticali dette pluviali. Spesso però, un primo lavoro di raccolta viene effettuato involontariamente dai coppi o dalle tegole del tetto, che lasciano scorrere l’acqua fino a raggiungere la grondaia.
Nel caso di tetti a diverse falde, o con solaio pendente con quote diverse, il gioco di convogliare l’acqua non è così semplice e automatico, per cui spesso il progetto di un’opera di scolo risulta molto complesso perché deve essere adeguato alle diverse altezze.
Posizionando i pluviali ogni 10 metri circa, com’è buona norma, l’acqua viene convogliata poi nei pozzetti di collegamento con le fognature.
Anche per questo tipo di lavori è possibile applicare il “Reverse Charge”, ovvero l’inversione contabile IVA, cioè l’obbligo dell’imposizione fiscale viene traslato dal venditore all’acquirente.
Questa norma in Italia è presente nell’articolo 17, commi 5 e 6 del dpr 633/1972 (c.d. «decreto IVA»), stilato con lo scopo di eliminare l’evasione dell’IVA, una delle imposte più evase nel panorama europeo.
Normativa vigente sui lavori in quota: la tutela del lavoratore durante la posa dei canali di scolo senza montaggio di un'impalcatura.
Il Decreto Legislativo 81/08 è il primo riferimento in Italia sulla materia “Sicurezza sul Lavoro”. A questo punto fermo importantissimo che regolamenta la prevenzione, la tutela della salute fisica e mentale, in ogni ambiente di lavoro, possiamo aggiungere specifiche menzioni sul tema dei lavori in quota con il D.L. n.233 del 2003.
Con il Decreto Legislativo 8 luglio 2003, n.235: “Attuazione della direttiva 2001/45/CE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e di salute per l’uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori”, sono state regolarizzate le disposizioni relative ai requisiti minimi di sicurezza e salute per l’uso delle attrezzature di lavoro utilizzate per eseguire lavori temporanei in quota: ponteggi, scale portatili a pioli e sistemi di accesso e posizionamento mediante funi.
Ecco due punti importanti del decreto:
- I lavori temporanei in quota possono essere effettuati soltanto se le condizioni meteorologiche non mettono in pericolo la sicurezza e la salute dei lavoratori.
- I lavori devono essere programmati e sorvegliati in modo adeguato, onde poter immediatamente soccorrere il lavoratore collegato alle funi in caso di necessità.