In questa guida
- Costi della ristrutturazione di un appartamento
- I lavori più richiesti per la ristrutturazione dell'appartamento
- Informazione utile
- Rifacimento dell’impianto idraulico: esempio di preventivo
- Consigli per chi sta per ristrutturare l’appartamento
- Aspetti da tenere a mente prima di installare un'antenna in un condominio
- La ristrutturazione dell'appartamento passo per passo
- I permessi necessari per ristrutturare l'appartamento
- Messa a norma dell’impianto elettrico: cosa sapere
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Costi della ristrutturazione di un appartamento
Tipo di ristrutturazione | Prezzo | Dettagli |
Ristrutturazione integrale appartamento | 120.000 € | 75 mq imbiancare pareti / pavimento/ impianto idraulico elettrico / solaio/ infissi / porte / bagno completo cucina |
Ristrutturazione parziale appartamento | 15.000 € | 60 mq imbiancare pareti / pavimento |
Ristrutturare impianti appartamento | 30.000 € | 80 mq impianto termico, elettrico, idrico, acustico |
Ristrutturare spazi esterni appartamento | 65.000 € | 100 mq rifacimento terrazzo |
Ristrutturare appartamento chiavi in mano | 180.000 € | 50 mq imbiancare pareti / pavimento/ impianto idraulico elettrico / solaio/ infissi / porte / bagno completo cucina mobili |
Come otteniamo i prezzi?
I lavori più richiesti per la ristrutturazione dell'appartamento
Tinteggiatura delle pareti interne
Imbiancare le pareti è un lavoro semplice che però può apportare un grande cambiamento all’interno di un appartamento. Nel risultato finale incide molto la scelta del colore o dei colori da applicare, ogni tinta influenza infatti la percezione dell’ambiente e la sua luminosità.
Rivolgersi ad un imbianchino per la tinteggiatura degli interni permetterà un’esecuzione del lavoro perfetta e la possibilità di avere anche effetti più particolari. Il costo di una tinteggiatura base è all’incirca di 8€ - 10€ per mq, mentre se si opta per pitture decorative il costo sale a 15€, per arrivare a 30€ per effetti come lo spatolato e il marmorino.
Posa di un nuovo pavimento
Nell’ambito della ristrutturazione di un appartamento il rifacimento dei pavimenti è uno dei lavori di manutenzione ordinaria più comuni. La portata dell’intervento dipende molto dallo stato della pavimentazione esistente. Demolendo il vecchio pavimento è possibile verificare se il massetto è abbastanza stabile oppure è opportuno demolire e ricostruire anche questo strato.
La posa di pavimenti ceramici, inclusa di materiali, ha un costo compreso tra 20€ e 50€ al mq. dove ad un costo più alto corrisponde un grès porcellanato di alta qualità. Se invece vorresti avere il calore di un pavimento in legno potrai farti consigliare da un parquettista la soluzione più adatta. I costi per un parquet prefinito sono di circa 35€ al mq, mentre per un parquet massello si arriva a spendere fino a 50€ al mq.
Per una ristrutturazione veloce e a basso budget si può anche decidere di posare il nuovo pavimento direttamente su quello vecchio, evitando i costi di demolizione.
Sostituzione degli infissi
La scarsa qualità di un infisso è responsabile di grosse dispersioni energetiche che si traducono in una spesa consistente in bolletta. Decidere di sostituire finestre e portefinestre optando per infissi con profilo a taglio termico e vetri bassoemissivi consente di ridurre sensibilmente le dispersioni. Si migliora inoltre l’isolamento acustico e di conseguenza il comfort abitativo generale dell’abitazione.
I costi variano in base al materiale del profilo. Si passa da circa 150€ al mq per finestre in PVC, per passare a circa 250€ per mq per le finestre in alluminio e 300€ per mq per quelle in legno.
Sostituzione vasca per piatto doccia
Nell’ambito della ristrutturazione del bagno all’interno di un appartamento è molto richiesta la rimozione della vasca da bagno per sostituirla con un piatto doccia o una doccia filopavimento. Questo intervento migliora la funzionalità del bagno oltre ad alleggerire visivamente lo spazio donando la sensazione di avere un volume più ampio. Si tratta di un lavoro che si esegue nell’arco di una settimana per un costo che parte da circa 1.200 €.
Sostituzione della caldaia
Altro lavoro che spesso si rende necessario durante la ristrutturazione di un appartamento è la sostituzione della caldaia. Si cercano quindi soluzioni innovative che permettano di ottenere un buon risparmio energetico.
Tra queste stanno prendendo piede le caldaie alimentate a biomassa che apportano diversi benefici dal punto di vista ambientale poiché sono poco inquinanti a fronte di un rendimento energetico elevato, ne sono un esempio le caldaie alimentate a pellet o a sansa. I costi per la sostituzione della caldaia dipendono molto dal modello che si sceglie. Indicativamente il costo medio è di circa 1.800 €.
Informazione utile
Le agevolazioni fiscali vigenti sono un importante strumento che può farti risparmiare sui costi necessari per ristrutturare un appartamento. Verifica di aver diritto alle detrazioni sull’IRPEF prima di avviare i lavori ed assicurati di eseguire i pagamenti in modo tracciabile per non rischiare di perdere questa opportunità. Potresti ottenere una detrazione fino al 65% usufruendo dell'Ecobonus se realizzi degli interventi per il miglioramento energetico del tuo appartamento.
- Da 2 settimane a 4 mesi
- Dificoltà: Media
Rifacimento dell’impianto idraulico: esempio di preventivo
Spesso, quando si svolge la ristrutturazione di un appartamento, è necessario effettuare il rifacimento dell’impianto idraulico, soprattutto se la casa è molto vecchia e non è mai stata rinnovata.
In molti casi, questo intervento deve essere eseguito se sono presenti perdite e rotture frequenti, erogazione di acqua sporca o contenente elevate quantità di calcare, e infine, se si è certi che le tubazioni siano realizzate in piombo o in ferro.
Il costo medio per il rifacimento di un impianto idraulico varia in funzione di numerosi elementi, come ad esempio:
- epoca di realizzazione dell’impianto;
- entità e difficoltà dei lavori di ristrutturazione;
- tariffe dei professionisti;
- eventuali costi extra per il trasporto e lo smaltimento delle macerie edili;
- urgenza dell’intervento;
- zona geografica in cui si trova l’appartamento.
In linea generale, il prezzo medio per rifare l’impianto idraulico di una casa di 100 mq è di circa 4.000€.
Consigli per chi sta per ristrutturare l’appartamento
Stabilire delle priorità
Se stai per ristrutturare per la prima volta un appartamento è probabile che ti ritrovi con le idee confuse e non sai da dove partire. Per cavarsela al meglio ed avere un buon risultato inizia con l’individuare quali sono i lavori da eseguire per primi e quali invece possono attendere.
Nella scala delle priorità i primi posti sono occupati dai lavori più tecnici e strutturali, come il rifacimento degli impianti o la riorganizzazione interna degli spazi, e successivamente aspetti secondari come la tinteggiatura delle pareti o la sostituzione dei mobili.
Stabilire un budget di spesa
L’emozione di avviare i lavori di ristrutturazione di un appartamento non deve far dimenticare l’importanza dello stabilire e rispettare un budget massimo di spesa. Il rischio di oltrepassare le proprie possibilità è concreto se non è stata definita chiaramente una cifra massima prima della stesura del progetto. Allo stesso modo, delle scelte eccessivamente costose a cantiere avviato possono comportare l'impossibilità di completare i lavori per mancanza di fondi.
Prestare attenzione al regolamento condominiale
Pur essendo un immobile di tua proprietà, trovandoti all’interno di un condominio non puoi eseguire i lavori senza aver consultato il regolamento condominiale. Non potrai ad esempio intervenire sulle parti comuni senza il consenso dell’assemblea condominiale e non potrai apportare modifiche alla facciata principale se queste vanno a modificare il decoro architettonico del condominio. Cambiare il colore delle tende da sole, sostituire le persiane oppure cambiare le ringhiere del balcone sono esempi di lavori non consentiti da molti regolamenti condominiali.
Aspetti da tenere a mente prima di installare un'antenna in un condominio
Installare un’antenna tv privata in condominio è possibile, tuttavia occorre prestare attenzione a vari elementi, come ad esempio, la manutenzione del decoro architettonico dell’edificio, il quale non deve essere pregiudicato in alcun modo con il montaggio del nuovo dispositivo.
In aggiunta a ciò, dopo aver eseguito il distacco dall’antenna condominiale, è necessario verificare che la nuova installazione non crei problemi di nessun tipo al dispositivo esistente e al suo funzionamento.
Naturalmente, prima di installare una nuova antenna tv privata in condominio, è sempre opportuno visionare il regolamento condominiale.
Se, per effettuare questo intervento è necessario eseguire modifiche alle parti comuni del caseggiato, è obbligatorio discutere la fattibilità di tale lavoro nel corso di un’assemblea condominiale. In generale, però, salvo diverse disposizioni, non occorre alcun tipo di permesso.
Per ulteriori chiarimenti, è bene visionare le seguenti normative:
- Art. 1122-bis C.C. (Impianti non centralizzati di ricezione radiotelevisiva e di produzione di energia da fonti rinnovabili);
- Art. n. 209 del Decreto Legislativo n.259 del 1° agosto 2003 (Codice delle comunicazioni elettroniche - Installazione di antenne riceventi del servizio di radiodiffusione e di antenne per la fruizione di servizi di comunicazione elettronica).
La ristrutturazione dell'appartamento passo per passo
Selezionare con cura i professionisti a cui ci si affida
Se hai un appartamento da ristrutturare avrai bisogno di una serie di professionisti per l’esecuzione dei lavori. Un professionista valido ti accompagnerà durante tutto il percorso della ristrutturazione, portando a compimento le tue richieste ed esaudendo i tuoi desideri. Talvolta un buon professionista può suggerire soluzioni alternative a quelle richieste, dopo aver verificato la fattibilità dei lavori.
Quando ricevi i preventivi confrontali in maniera accurata, valutando cosa ogni professionista ti sta offrendo e non selezionando semplicemente la richiesta più economica.
Richiedere un progetto di ristrutturazione
Per eseguire brillantemente la ristrutturazione di un appartamento è necessario avere un progetto redatto da un professionista specializzato. A seconda della tipologia di lavori da fare il professionista da te incaricato potrebbe essere un geometra, un architetto o un interior designer.
Si tratta di una fase molto importante anche perché ti permetterà di visualizzare come sarà l’appartamento una volta terminati i lavori. I costi non sono eccessivi, generalmente la parcella di un progettista è del 2 o 3 % dell’importo complessivo dei lavori.
Facendo un rapido calcolo, per un appartamento di 70 mq il cui costo preventivato per la ristrutturazione è di 50.000 € i costi di progettazione saranno al massimo di 1.500 €.
Rispettare l'iter burocratico
Quando ti appresti ad eseguire dei lavori è buona norma consultare il regolamento edilizio locale per verificare quali sono i titoli abilitativi richiesti. Molte opere di ristrutturazione ordinaria e straordinaria di piccola portata possono essere effettuati in regime di edilizia libera, mentre per lavori che comportano modifiche strutturali o un cambio di destinazione d’uso sono richiesti dei permessi.
Se non hai dimestichezza con queste pratiche puoi chiedere aiuto ai professionisti che hai contattato che potranno occuparsi anche di queste procedure.
Inizio dei lavori
Una volta definiti tutti i dettagli e sbrigate le pratiche non resta che avviare i lavori. Le tempistiche dipendono naturalmente dalla tipologia di lavori da eseguire e da come sarà gestito il cantiere.
Fare gli ordini delle varie forniture in tempo utile eviterà rallentamenti nella loro posa. Affidandoti a dei buoni professionisti tutte le fasi saranno coordinate in modo da ottimizzare i tempi e la ristrutturazione sarà terminata nel minor tempo possibile.
Indicativamente i lavori per la ristrutturazione integrale di un appartamento di 100 mq hanno una durata di almeno due mesi.
I permessi necessari per ristrutturare l'appartamento
I lavori di manutenzione ordinaria non richiedono titolo abilitativo, possono quindi essere eseguiti senza dare alcuna comunicazione. Rientrano in questa categoria gli interventi di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici o degli impianti esistenti. Per citarne qualcuno la sostituzione degli infissi, la sostituzione della caldaia, la sostituzione dei sanitari, il rifacimento degli impianti o ancora la demolizione ed il rifacimento di pavimenti, intonaci e rivestimenti.
Molti altri sono i lavori che rientrano tra le attività di edilizia libera e che pertanto non richiedono alcun permesso (prima era richiesto il modulo CIL). Riguarda le opere temporanee da rimuovere entro novanta giorni, la realizzazione di pavimentazioni esterne, l’installazione di pannelli solari e piccoli generatori eolici a servizio degli edifici, la creazione di aree ludiche senza fini di lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici.
Lavori di manutenzione straordinaria, quindi di portata più importante rispetto all’ordinaria, purché non apportino modifiche alla volumetria dell'edificio e non comportino un cambio di destinazione d'uso richiedono invece, a seconda dei casi, la CILA o la SCIA. Il permesso di costruire non è richiesto per la ristrutturazione di un appartamento perchè non comporta modifiche ai volumi o ai prospetti dell’immobile.
La CILA (Comunicazione inizio lavori asseverata) è la pratica da presentare quando la ristrutturazione comporta modifiche degli spazi interni con spostamento di tramezzi non portanti, la creazione di controsoffitti in cartongesso, la modifica di dimensioni o la creazione di nuove porte e finestre, il frazionamento o l'accorpamento di più unità immobiliari.
Può essere presentata dal committente oppure da un tecnico abilitato che in ogni caso è chiamato a certificare che i lavori siano eseguiti nel rispetto di tutti i regolamenti come dimostrato nel progetto allegato. Nel modulo vanno indicati i dati dell'impresa che eseguirà i lavori.
La SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività) si utilizza invece nel caso in cui vi sono interventi su elementi strutturali quali muri portanti, travi, pilastri o solai. Richiede un progetto e calcoli strutturali da parte di un ingegnere. Va presentata anche quando viene effettuato un cambio di destinazione d'uso.
Entrambe non devono essere approvate, una volta presentate si possono avviare i lavori. Se non presentate prima dell’avvio dei lavori occorrerà pagare delle sanzioni corrispondenti a 333€ se i lavori sono in corso, mentre corrispondono a 1.000€ se i lavori sono già stati completati.
Messa a norma dell’impianto elettrico: cosa sapere
Spesso, quando si acquista un appartamento da ristrutturare, occorre rivedere l’impianto elettrico e soprattutto, verificare la messa a norma dello stesso.
Per farlo, è necessario contattare un elettricista, che provvederà ad eseguire i vari controlli sull’impianto esistente e, eventualmente, a rilasciare la certificazione di conformità.
Per questo tipo di intervento, che è considerato una manutenzione ordinaria, non sempre è necessario mettere mano alla muratura, alle canaline o alle prese: a volte, un semplice controllo può essere sufficiente.
La legge che disciplina la messa a norma dell’impianto elettrico è la CEI 64/8 (Progettazione, realizzazione e verifica di un impianto elettrico utilizzatore in bassa tensione). Secondo quest’ultima, un impianto sicuro (ossia, a norma di legge) deve avere i seguenti requisiti:
- un dimensionamento corretto in relazione alla metratura della casa;
- la presenza della messa a terra, del salvavita e di protezioni e coprifili;
- una centralina con due interruttori differenziali e un interruttore generale;
- un interruttore per ogni linea elettrica e due tipi di alimentazione (per elettrodomestici e luci);
- la presenza di luci d’emergenza.
La legge in questione, naturalmente, contiene disposizioni più complete riguardo alla messa a norma degli impianti elettrici, pertanto, è bene leggerla interamente per conoscere ogni dettaglio relativo a tale intervento.
Inoltre, è opportuno considerare anche il D.M. n°37/2008, il quale obbliga la ditta o l’installatore dell’impianto elettrico a rilasciare la dichiarazione di conformità dopo l’installazione.