In questa guida
- Costi per rivestire pavimenti con cemento resina
- Il cemento resina e la resina poliuretanica come soluzione per pavimenti esterni, alcune informazioni.
- Informazione utile
- Le tipologie di resine per rivestire i pavimenti di casa.
- Le caratteristiche principali dei pavimenti in resina.
- Cosa tenere presente quando si sceglie il cemento resina per rivestire i pavimenti.
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Costi per rivestire pavimenti con cemento resina
Tipo di lavoro | Prezzo | Dettagli |
Rivestire pavimenti con cemento resina (50 mq) | 4.500 € | Resina epossidica |
Rivestire pavimenti con cemento resina (80 mq) | 7.200 € | Resina poliuretanica |
Rivestire pavimenti con cemento resina (130 mq) | 8.700 € | Resina acrilica |
Rivestire pavimenti con cemento resina (200 mq) | 18.000 € | Resina cementizia |
Rivestire pavimenti con cemento resina (400 mq) | 36.000 € | Resina colorata |
Come otteniamo i prezzi?
Il cemento resina e la resina poliuretanica come soluzione per pavimenti esterni, alcune informazioni.
Rivestimento patio semicoperto
La resina per esterni è di consueto un tipo di resina scelta per caratteristiche di robustezza e forte resistenza al calpestio, anche al passaggio di mezzi pesanti e soprattutto che sia resistente ad agenti esterni di ogni tipo.
Pensiamo alle pavimentazioni di un cortili e spazi all’aperto: una resina poliuretanica in cemento può rivelarsi la scelta giusta.
Questi ambienti costituiscono gli scenari perfetti per la pavimentazione in resina multistrato: facilità di lavaggio e pulizia, resistenza all'usura sono garanzie che questo materiale assicura, riconvertendo vecchie soluzioni in pochi giorni e soprattutto in un semplice strato sottilissimo.
Pavimentazione garage
Il pavimento di un garage o di un box auto deve avere delle caratteristiche indiscutibili: essere resistente all’usura e soprattutto essere idrorepellente e antimacchia. Le resine poliuretaniche multistrato in questo caso sono indicatissime perché garantiscono refrattarietà ad acqua, olii, grassi e idrocarburi e sostanze inquinanti.
La resina poliuretanica si potrà stendere sia su un nuovo massetto in calcestruzzo sia su un vecchio rivestimento.
La maggior parte delle resine poliuretaniche o epossidiche in commercio sono caratterizzate da una posa veloce, tanti colori ed una buona resistenza a macchie e umidità.
Rivestimento terrazzo
Per resistere agli sbalzi termici e garantire robustezza nel tempo scegliere un pavimento in resina a base di poliuretano cemento è assolutamente corretto e porterà di certo a molti vantaggi. La superficie ottenuta avrà un’elevata resistenza all’abrasione, ad ogni tipo di stress fisico e all’aggressione di agenti chimici.
La pavimentazione sarà inoltre di facile e rapida installazione, soprattutto sulle basi in calcestruzzo, molto traspirante, addirittura applicabile su fondi umidi senza pregiudicare la resa finale.
Realizzare il pavimento del terrazzo con resina poliuretanica in cemento significa anche riuscire a pulire il pavimento molto facilmente, con un semplice getto d’acqua a pressione. Il terrazzo resisterà a urti, muffe e batteri.
Rivestimento balcone
Se il pavimento da esterni non è più di nostro gusto, non è in linea con lo stile che la casa ha acquisito dopo una ristrutturazione oppure semplicemente è causa di infiltrazioni, una delle soluzioni possibili e applicare sullo strato preesistente di mattonelle uno strato di resina poliuretanica multistrato.
Questo tipo di resina è il più impiegato per lavori di questo tipo, soprattutto in caso di balconi che non rispondono più a specifiche caratteristiche.
Come è composta una resina poliuretanica multistrato? Uno spessore di materiale che può da 1 a 3mm è frutto di una verniciatura a più strati capace di resistere al calpestio e ha anche un’ottima resa estetica. Va sempre applicata su superfici ferme e coese.
Informazione utile
La scelta di una pavimentazione in resina è sempre associata a perfette condizioni di resistenza, luminosità, ariosità e performabilità.
L’utilizzo delle resine è sempre consigliato a tecnici del mestiere: una seppur piccola mancanza nella tecnica di posa causerà un risultato mediocre e pregiudicherà la buona tenuta della pavimentazione in resina nel tempo.
- 1 settimana circa
- Dificoltà: Medio-Alta
Le tipologie di resine per rivestire i pavimenti di casa.
Resina cementizia
Se abbiamo deciso di ricorrere a questo prodotto così innovativo e assolutamente performante, sarà bene conoscere le sue caratteristiche e capire quali sono le differenze tra le diverse soluzioni proposte e oggi presenti sul mercato. Il primo tipo resina da valutare è la resina cementizia.
La resina cementizia, anche nota come cemento resina, è un tipo di pavimento continuo, privo di fughe, che si stende con la spatola. In molti casi,essendo stesa da artigiani, la sua texture risulterà molto personalizzata, seppur liscia e livellata, e la spatolata lascerà segni inconfondibili sul pavimento, capaci di rendere l’ambiente unico e irripetibile.
La composizione della resina cementizia data dalla mescolanza di un mix assolutamente atossico di malte cementizie e di un polimero, capace di donare alla malta una flessuosità caratteristica. Un pavimento realizzato con resina cementizia sarà una superficie di grande profondità, capace di catturare la luce e restituire un ambiente luminoso e assolutamente elegante.
Resina epossidica
La resina epossidica è in grado di rivestire i pavimenti in modo rapido e con risultati particolarmente lisci e planari. Spesso, la resina epossidica per pavimenti può essere autolivellante subito dopo la colata, donando alla superficie una immediata sensazione di uniformità e completezza.
Come risultato otterremo un pavimento resistente ma anche molto stabile che sarà anche di facilissimo ripristino in caso di usura dello strato superficiale.
Per le sue caratteristiche igieniche spiccate, il materiale epossidico si adatta a pavimentare perfettamente ambienti quali ospedali, centri sanitari in genere oppure industrie alimentari o farmaceutiche.
Resina acrilica
Un’altra soluzione molto hi-tech, dai risultati veramente strabilianti, è certamente la resina acrilica.
La resina acrilica infatti, rispetto ad altre resine come quella cementizia, risulta essere davvero una scommessa con la tecnologia. Il processo di polimerizzazione che contraddistingue la sua lavorazione rende questo materiale assolutamente elastico, resistente al calore, alle fiamme, traspirabile e per questo molto efficace contro le muffe e ogni problema di condensa e umidità.
Queste sue caratteristiche rendono la resina acrilica è perfetta anche per rivestire superfici esterne.
È inoltre adatta per rivestire sia i pavimenti che le pareti.
Che differenza ci sarebbe in questo caso? La differenza è solo nella diversa posa: un pavimento necessita che le resine si ancorino al fondo per garantire solidità dato il calpestio continuo. Sulle pareti invece, una resina acrilica può essere stesa unicamente come elemento decorativo.
Resina poliuretanica
La resina in poliestere è un tipo di resina che garantisce risultati di stabilità, resistenza meccanica e chimica davvero sorprendenti. Questo è dovuto soprattutto grazie alla sua composizione: si ottiene infatti miscelando un polimero con fibre di vetro oppure di tessuto.
Quante volte abbiamo calpestato un pavimento in vetro resina salendo su un’imbarcazione? Difatti questa particolare resina costituisce soprattutto rivestimento e pavimentazione nautiche e in molte altre situazioni.
La resina poliestere può rivestire anche superfici di diversa natura: il legno, il cemento, il metallo e addirittura la plastica.
Le caratteristiche principali dei pavimenti in resina.
Il pavimento in resina rientra in quella tipologia di soluzioni che rientrano nel campo dell’edilizia ma sono a tutti gli effetti delle trovate Hi-Tech altamente performanti. Il ritrovato è stato messo a punto solo una decina di anni fa e si caratterizza soprattutto per la tecnica di stesura della pasta in resina, che avviene tramite spatola.
Già dalla prima stesura è evidente la caratteristica principale di questa soluzione: la pavimentazione risulta un blocco unico, senza fughe, senza congiunzioni, è un unicum, liscio e ininterrotto che si innalza sopra una precedente stuccatura di preparazione all’incirca di 3-4 mm, costituendo un rivestimento capace di ottima resa, funzionalità e soprattutto molto pratico e igienico.
Un pavimento in cemento resina è infatti un’ottima soluzione in caso di ambienti che tendono alle muffe, alle condense e in genere a problemi di umidità, grazie alle sue peculiarità di idrorepellenza.
Di certo vanno citati come punti a favore di questa soluzione anche la durabilità e la resistenza, caratteristiche proprie del materiale, ma soprattutto garantite dalla perfetta stesura delle resine cementizie, motivo per il quale è assolutamente consigliato di far riferimento a una ditta specializzata.
Un altro punto a favore nello scegliere questo tipo di materiali è senza dubbio lo spessore finale del pavimento: un totale di 3mm circa non influenzerà minimamente gli infissi interni della casa, cosicché non sarà il caso di rinnovare anche quelli o apportar loro modifiche.
Cosa tenere presente quando si sceglie il cemento resina per rivestire i pavimenti.
Ricordiamo innanzitutto che la base su cui verrà stesa la resina deve essere necessariamente resistente a sollecitazioni e fermo: i materiali che possono riunire queste caratteristiche sono ad esempio la pietra naturale o il calcestruzzo.
La stanza in cui dovrà essere applicato il pavimento in resina non dovrà essere molto umida. Il grado di umidità adatto e consigliabile è compreso tra il 30% e l’80%. La temperatura della stanza deve essere compresa tra i 10 e i 30 gradi.
Un pavimento in resina, che sia poliuretanico, epossidico o in cemento, non può essere posato a caso. Esiste una precisa procedura che precede la stesa che consiste nella posa di uno strato di stucco. In questa fase dei professionisti preparano la base su cui sarà versata la resina stuccando ogni imperfezione del precedente pavimento o della base che ospiterà il nuovo pavimento in resina perché sia più liscia possibile.
Quando lo stucco sarà secco e pronto, la fase successiva sarà la depolveratura, ossia l’aspirazione di ogni tipo di scoria, polvere o frammento presente sulla base stuccata.
A questo punto potrà essere colata la resina, stesa per più strati fino a raggiungere uno spessore di circa 3 mm (variabili a seconda degli utilizzi).