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Costi per smaltimento macerie
Tipo di lavoro | Prezzo | Dettagli |
Smaltimento macerie demolizione bagno (30 quintali) | 1.300 € | Smaltimento opere muratura |
Smaltimento macerie demolizione casa prefabbricata (40 quintali) | 1.200 € | Smaltimento legno |
Smaltimento macerie post lavori di ristrutturazione (70 quintali) | 3.100 € | Smaltimento vetro |
Smaltimento macerie demolizione e ricostruzione casa (50 quintali) | 1.200 € | Smaltimento vetroresina |
Smaltimento macerie costruzione (100 quintali) | 2.500 € | Smaltimento ferro |
Smaltimento macerie cambio canna fumaria (70 mq) | 2.100 € | Smaltimento Eternit |
Come otteniamo i prezzi?
Informazione utile
Lo smaltimento delle macerie deve essere affidato ad una ditta iscritta all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali. I tecnici specializzati, utilizzando appositi macchinari, eseguiranno il lavoro in poco tempo. Questo lavoro costa attorno ai 1.300€.
- qualche giorno
- Dificoltà: media
Metodi utilizzati per lo smaltimento delle macerie
Lo smaltimento delle macerie deve essere eseguito con macchine idonee, come quelle dotate di ragno meccanico (che ricorda un famoso gioco che si trovava alle giostre), capaci di sollevare rifiuti di elevata quantità grazie all'appendice apposita. Queste macchine possono essere movimentate solo da personale specializzato.
L’escavatore, manovrato da un addetto definito “escavatorista”, viene impiegato per sollevare notevoli quantità di rifiuti da terra in maniera da ridurre anche i tempi di lavoro per la rimozione delle macerie, rispetto a quando, anni fa, si doveva fare il tutto con la sola forza delle braccia. Queste macchine sono progettate per muoversi rapidamente anche negli spazi più angusti.
Un’altra macchina impiegata nello smaltimento delle macerie è il movimentatore telescopico, presente nel mercato in vari modelli, dotato di un braccio meccanico capace di raggiungere i rifiuti accumulatisi nelle zone più alte. Anch'esso viene guidato e manovrato da personale qualificato in merito dato che non è un compito semplice.
Smaltimento delle macerie: informazioni utili
Le macerie edili sono considerate rifiuti speciali. Prima di essere smaltiti, i rifiuti devono essere trasportati dal luogo di produzione al luogo di stoccaggio. Anche il trasporto dei rifiuti è regolamentato da norme il cui rispetto è obbligatorio, pena l’applicazione di pesanti sanzioni penali.
Il trasporto giornaliero di rifiuti superiori a 30 kg deve essere accompagnato da un formulario di identificazione che riporta alcuni dati, come:
- le generalità del produttore dei rifiuti,
- la tipologia degli stessi,
- il percorso che effettueranno per arrivare al luogo di stoccaggio e
- l’ubicazione di tale luogo.
I singoli Comuni svolgono una funzione importante nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti; infatti, per quanto riguarda le macerie derivanti dalle attività di costruzione degli edifici, la legge prevede che nel Permesso di Costruire, che deve essere presentato prima dell’inizio dei lavori, debba essere indicata anche la quantità di rifiuti che, presumibilmente, sarà prodotta. Questo permette di facilitare il controllo da parte dei Comuni.
Dopo il trasporto, i rifiuti vengono depositati nelle discariche, nelle isole ecologiche, o negli impianti di trasformazione. Anche il dettato legislativo si è adeguato alla sempre crescente sensibilità ecologica; per questo motivo, la legge impone di privilegiare tutti i metodi e le tecniche volte a recuperare i rifiuti, utilizzando la discarica sono in assenza di altre alternative.
Quando bisogna eseguire le ristrutturazioni edili delle parti esterne, solitamente si interviene anche sul giardino, potando gli alberi o i cespugli che possono ostacolare lo svolgimento dei lavori. In questi casi, è necessario lo smaltimento dei rifiuti da potatura, che permette di riutilizzare questo materiale ecologico.
Con lo smaltimento dei rifiuti di giardinaggio gli sfalci d’erba, le foglie, la terra e i fusti di piante domestiche vengono impiegati per produrre materiali come il compost, un terriccio impiegato come fertilizzante.
Nel nostro Paese sono spesso capitati, anche recentemente, episodi sismici di notevole entità. Per velocizzare le operazioni di salvataggio delle vite umane, lo smaltimento delle macerie da terremoto non può essere eseguito secondo i principi generali. Per questo motivo, il legislatore è intervenuto emanando leggi ad hoc. A questo proposito, possiamo citare il D.Lgs. n. 74 del 2012, che consente di classificare le macerie da terremoto, che si presentano come un insieme eterogeneo, con il codice generico dei rifiuti urbani (20.03.99). La classificazione delle singole macerie, che subito dopo il sisma non è praticabile, avviene quindi durante il deposito temporaneo, permettendo così di liberare in fretta le zone colpite.
Prezzi lo smaltimento delle macerie per città
Città | Prezzi |
Milano | da 15€ a 170€ a tonnellata |
Napoli | da 20€ a 170€ a tonnellata |
Torino | da 10€ a 150€ a tonnellata |
Lecce | da 20€ a 170€ a tonnellata |
Ferrara | da 10€ a 150€ a tonnellata |
Cagliari | da 15€ a 170€ a tonnellata |
Smaltimento delle macerie: domande frequenti
Chi si occupa dello smaltimento delle macerie edili?
Per rispondere a questa domanda, è necessario prendere in considerazione due fattori: chi produce le macerie edili e quali sono i soggetti specializzati che si occupano del loro smaltimento. Per quanto riguarda il primo aspetto, bisogna fare riferimento al D.Lgs. n. 152 del 2006, che demanda al soggetto che ha prodotto i rifiuti, cioè l’impresa o colui che ha lavorato in proprio, l’obbligo di procedere al loro corretto smaltimento. In merito ai soggetti specializzati, esistono ditte alle quali rivolgersi per smaltire i rifiuti. Infatti, questa attività non può essere svolta da chiunque, ma solo dalle imprese inscritte all’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali. Inoltre, delegando una ditta autorizzata si avrà la certezza che i rifiuti saranno trattati secondo i procedimenti legalmente previsti, evitando il rischio di incorrere in pesanti sanzioni.
Quanto costa smaltire macerie edili?
Il costo dello smaltimento delle macerie edili dipende da alcune variabili. Infatti, la procedura da seguire cambia in base al peso dei rifiuti, alla distanza che intercorre fra il luogo di produzione e il luogo di stoccaggio e alla loro caratteristica. In base alla tipologia del rifiuto viene adottata una diversa modalità di smaltimento. Ferme restando queste variabili, che influenzano notevolmente il costo, per lo smaltimento di macerie edili, i prezzi si aggirano attorno a 1.300€.
Quanto tempo è necessario per lo smaltimento delle macerie?
Se si contatta un’impresa competente, che sappia come smaltire i calcinacci e gli altri materiali provenienti dai lavori edili, il lavoro viene eseguito in un tempo relativamente breve. Per prima cosa, l’azienda effettuerà un sopralluogo per verificare la tipologia del materiale da smaltire; questo fase preliminare è necessaria anche per stabilire il prezzo. Successivamente avverrà la raccolta rifiuti edili, per la quale saranno utilizzate apposite macchine, come il ragno meccanico.
Dove vengono riposte le macerie?
Per lo smaltimento dei rifiuti di cantiere vengono utilizzati luoghi diversi, che possono essere le discariche o, se si tratta di una quantità modeste, o le “isole ecologiche”, che molti Comuni mettono a disposizione. Inoltre, la normativa vigente impone, per quanto possibile, di recuperare i rifiuti; per questo motivo possono essere anche portati presso un apposito impianto di trasformazione dove saranno sottoposti ad uno speciale trattamento che consentirà il loro riutilizzo.
Smaltimento delle macerie: cenni legali
Lo smaltimento dei rifiuti edili deve essere eseguito rispettando la normativa europea (come la Direttiva 2008/98/CE) e italiana. La disciplina nazionale è contenuta nel D.L. n. 152 del 2006; secondo questo decreto, i residuati provenienti da lavori edili sono di due tipi: materiali inerti e terre e rocce da scavo. I materiali inerti, ossia laterizi, calcinacci e similari, sono considerati “rifiuti speciali”; possono essere portati in discarica o nelle “isole ecologiche”. Le terre e rocce da scavo non sono considerate rifiuti, e sono disciplinate dalla Legge n. 2 del 2009, che permette il loro riutilizzo all’interno dello stesso cantiere.
Lo smaltimento dei rifiuti ferrosi è disciplinato dalla normativa europea, in particolare dal Regolamento del Consiglio n. 333/2011, che sancisce i criteri in basi ai quali tali rifiuti possono essere reimpiegati in altri cicli produttivi. Secondo l’art. 2, possono essere recuperati i rottami di alluminio, quelli in ferro e in acciaio. Il Regolamento disciplina in dettaglio i requisisti che devono possedere i rottami per essere trasformati, e le caratteristiche dei materiali derivati da tale trasformazione.